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Gianni Barbacetto

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Gianni Barbacetto al Festival internazionale del giornalismo di Perugia nel 2010.

Gian Battista Barbacetto, detto Gianni (Milano, 21 marzo 1952), è un giornalista, scrittore e opinionista italiano.

Nato a Milano da genitori friulani provenienti dalla Carnia[1], è laureato in Filosofia all'Università degli Studi di Milano[2]. Ha cominciato a lavorare negli anni Settanta in radio (Radio Milano Libera[3], Radio Città, Radio Rai), poi ha collaborato al quotidiano Bresciaoggi, a Linus e a tante altre testate. Nel pieno degli anni Ottanta, nella Milano da bere, ha contribuito a fondare, con Nando dalla Chiesa, il mensile Società civile[4], che ha diretto per una decina d'anni. In tv ha condotto un programma televisivo di economia e finanza su Rete A.

Ha lavorato nelle redazioni dei settimanali Il Mondo, L'Europeo e Diario[5]. È una delle principali firme de Il Fatto Quotidiano e collabora anche con il periodico MicroMega. Ha diretto Omicron (l'Osservatorio Milanese sulla Criminalità Organizzata al Nord)[6].

Ha collaborato con la regista Francesca Comencini per il soggetto del film A casa nostra[7]. Per la rete televisiva franco-tedesca arte ha realizzato, con Mosco Boucault, un documentario sul Lodo Mondadori; per la televisione italiana ha coordinato la redazione del programma di Michele Santoro, AnnoZero (Rai 2)[8] e ha collaborato con Carlo Lucarelli per la realizzazione di Blu notte - Misteri italiani (Rai 3)[9]. Ha collaborato alla miniserie Netflix Il Principe, di Beatrice Borromeo. Da qualche anno è opinionista ricorrente nei talk show su Rai e LA7.

Ha due figlie, Olga e Nora, avute con Cristina Battocletti[senza fonte]. Nel suo sito, riferisce che "appena può, suona la batteria con gli amici"[10].

Nel 2010 l'allora Sottosegretario di Stato all´Attuazione del Programma di Governo Daniela Santanchè ha annunciato l'intenzione di procedere con una querela nei confronti del Fatto Quotidiano, testata per la quale Barbacetto lavorava al tempo, a causa di un articolo da lui firmato apparso sul giornale[11].

Nel 2024 il Comune di Milano ha annunciato di aver intrapreso un'azione legale civile per diffamazione nei confronti di Barbacetto, a seguito di alcuni post pubblicati dal giornalista in merito ad alcune concessioni urbanistiche rilasciate dall'amministrazione del capoluogo lombardo[12].

  1. ^ L’esordio narrativo di Barbacetto scava nella sua infanzia in Carnia, in Messaggero Veneto - Giornale del Friuli, 29 novembre 2020. URL consultato il 29 maggio 2024.
  2. ^ C. Stajano, Hitler reclutò i cosacchi che uccisero il partigiano Cruchi, in Corriere della Sera, 19 settembre 2018. URL consultato il 29 maggio 2024.
  3. ^ Radio Milano Libera, su mi-radio.it. URL consultato il 29 maggio 2024.
  4. ^ Nando Dalla Chiesa, su ilfattoquotidiano.it. URL consultato il 29 maggio 2024.
  5. ^ Gianni Barbacetto, su rai.it. URL consultato il 29 maggio 2024.
  6. ^ ncontro a Ferrara con il giornalista Gianni Barbacetto, direttore dell’Osservatorio milanese sulla criminalità organizzata al Nord. «Cortocircuito si occupa di mafia con grande capacità e risultati», su cortocircuito.re.it, 23 luglio 2015. URL consultato il 29 maggio 2024.
  7. ^ A casa nostra, su cnvf.it. URL consultato il 29 maggio 2024.
  8. ^ Mani Pulite. La vera storia., su chiarelettere.it. URL consultato il 29 maggio 2024.
  9. ^ Gianni Barbacetto, su m.imdb.com. URL consultato il 29 maggio 2024.
  10. ^ Biografia, su giannibarbacetto.it. URL consultato il 29 maggio 2024.
  11. ^ Libertà di informazione: Santanchè querela Il Fatto Quotidiano per articolo di Barbacetto, su stamparomana.it, 12 ottobre 2010. URL consultato il 29 maggio 2024.
  12. ^ E. Spaccini, Il Comune di Milano querela per diffamazione il giornalista Gianni Barbacetto per alcuni post sui social, in Fanpage.it, 13 giugno 2024. URL consultato il 16 giugno 2024.

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