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Brembio

Coordinate: 45°12′56″N 9°34′21″E
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Brembio
comune
Brembio – Stemma
Brembio – Bandiera
Brembio – Veduta
Brembio – Veduta
Piazza Matteotti, centro del paese
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Lombardia
Provincia Lodi
Amministrazione
SindacoOriana Ghidotti (PD) dal 15-5-2023
Territorio
Coordinate45°12′56″N 9°34′21″E
Altitudine67 m s.l.m.
Superficie17,08 km²
Abitanti2 806[1] (30-6-2024)
Densità164,29 ab./km²
FrazioniCà de Folli, Cà del Parto
Comuni confinantiBorghetto Lodigiano, Casalpusterlengo, Livraga, Mairago, Ospedaletto Lodigiano, Ossago Lodigiano, Secugnago
Altre informazioni
Cod. postale26822
Prefisso0377
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT098006
Cod. catastaleB141
TargaLO
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 579 GG[3]
Nome abitantibrembiesi
PatronoNatività di Maria
Giorno festivo19 marzo
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Brembio
Brembio
Brembio – Mappa
Brembio – Mappa
Posizione del comune di Brembio nella provincia di Lodi
Sito istituzionale

Brembio (Brémbi in dialetto lodigiano[4]) è un comune italiano di 2 806 abitanti della provincia di Lodi in Lombardia.

Di origine romana, appartenne al Monastero di San Pietro in Ciel d'Oro di Pavia (725), alla chiesa di Santa Maria di Lodi e, in seguito, divenne feudo di varie famiglie lodigiane.

In età napoleonica (1809-16) al comune di Brembio fu aggregata Cà del Bosco, ridivenuta autonoma con la costituzione del Regno Lombardo-Veneto e quindi aggregata definitivamente nel 1837[5].

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 27 giugno 1983.[6]

«Di azzurro, al castello di argento, murato di nero, la cortina finestrata di due dello stesso, chiusa di azzurro come le due torri, con tre porte a sesto acuto, merlato alla guelfa, fondato sulla campagna erbosa di verde attraversata dal Lambro che scorre al naturale in sbarra uscendo da dietro la torre di sinistra del castello. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo partito di bianco e di azzurro.

Monumenti e luoghi d'interesse

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A Monasterolo si trovano i resti di un monastero benedettino (972), ormai alterati da aggiunte successive. Furono eretti nel 1731, ad opera dei Gerolomini di Ospedaletto, la parrocchiale di Santa Maria Nascente e quello che sarebbe poi diventato Palazzo Andreani.

Al Seicento risale invece la Cascina Palazzo.

Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[7]

Etnie e minoranze straniere

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Al 31 dicembre 2008 gli stranieri residenti nel comune di Brembio in totale sono 324[8], pari al 12,40% della popolazione. Tra le nazionalità più rappresentate troviamo:

Paese Popolazione (2008)
Albania 53
Egitto 43
Romania 37
Marocco 35
Togo 27
India 24
Repubblica di Macedonia 19
Tunisia 16
Perù 10

Geografia antropica

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Secondo lo statuto comunale, possiedono lo status di frazione le località di Cà de Folli e Cà del Parto[9].

Secondo l'ISTAT, il territorio comunale comprende il centro abitato di Brembio e le località di Ca' de' Folli, Ca' del Bosco, Ca' del Parto, Cascina Sabbiona, Dossi, Lovera, Loverola e Monasterolo[10].

L'agricoltura è ancora attività diffusa (mais e frumento), così come l'allevamento (suini e bovini), in numerose aziende per lo più a conduzione familiare.
Non essendovi industria, è da ricordare la presenza di alcune aziende artigiane che operano nei settori meccanico ed alimentare.

Infrastrutture e trasporti

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Brembio è posta all'incrocio di alcune strade provinciali, dirette verso Ossago, Secugnago, Zorlesco e Livraga.

Verso sud-ovest, il territorio comunale è lambito dall'Autostrada del Sole.

Il territorio comunale, lambito verso nord dalla ferrovia Milano-Bologna, è servito dalla stazione di Secugnago, raggiungibile attraverso un percorso ciclabile.

A sud del centro abitato, affiancata all'Autostrada del Sole, transita la linea ad alta velocità.

Amministrazione

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Segue un elenco delle amministrazioni locali.[11]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1945 ? Alessandro Calzari Sindaco
1946 1951 Mario Baggi Democrazia Cristiana Sindaco
1951 1956 Luigi Ciofetti Democrazia Cristiana Sindaco
1956 1962 Antonio Bertoli Democrazia Cristiana Sindaco
1962 1970 Attanasio Cicognini Democrazia Cristiana Sindaco
1970 1985 Diego Casella Partito Comunista Italiano Sindaco
1985 1995 Gianbattista Cappelletti Partito Comunista Italiano (poi Democratici di Sinistra e Rifondazione Comunista) Sindaco
1995 2004 Angelo Cortesini lista civica (centro-sinistra) (Democratici di Sinistra e Rifondazione Comunista) Sindaco
2004 2014 Giuseppe Sozzi lista civica (centro-sinistra) (2004-2009 Democratici di Sinistra e Rifondazione Comunista, 2009-2014 Partito Democratico) Sindaco
2014 2019 Giancarlo Rando lista civica (centro-sinistra) (Partito Democratico) Sindaco
2019 2022 Giampietro Tonani lista civica Cittadini in comune Sindaco
2023 in carica Oriana Ghidotti lista civica Brembio unita e solidale Sindaca

Brembio è gemellata con[12]:

  1. ^ Bilancio demografico mensile anno 2024 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 98, ISBN 88-11-30500-4.
  5. ^ Decreto 19 luglio 1837
  6. ^ Brembio, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 4 novembre 2023.
  7. ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28 dicembre 2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  8. ^ Dati demografici ISTAT, su demo.istat.it. URL consultato il 15 settembre 2010 (archiviato dall'url originale il 14 giugno 2010).
  9. ^ Art. 3 comma 1 dello Statuto Comunale
  10. ^ ISTAT - Dettaglio località abitate, su dawinci.istat.it. URL consultato il 6 marzo 2012 (archiviato dall'url originale il 13 dicembre 2012).
  11. ^ Lista pubblicata in Il Lodigiano. Quarant'anni di autonomia, Provincia di Lodi, 2008, p. 267.
  12. ^ Documento pdf sul gemellaggio [1][collegamento interrotto].

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN132704696 · LCCN (ENn98004790 · J9U (ENHE987007535629105171
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