Arbutus pavarii
Arbutus pavarii | |
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Stato di conservazione | |
Prossimo alla minaccia (nt)[1] | |
Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Superasteridi |
Ordine | Ericales |
Famiglia | Ericaceae |
Sottofamiglia | Arbutoideae |
Genere | Arbutus |
Specie | A. pavarii |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Sottoregno | Tracheobionta |
Superdivisione | Spermatophyta |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Sottoclasse | Dilleniidae |
Ordine | Ericales |
Famiglia | Ericaceae |
Genere | Arbutus |
Specie | A. pavarii |
Nomenclatura binomiale | |
Arbutus pavarii Pamp., 1936 |
Arbutus pavarii Pamp., 1936 è una pianta della famiglia Ericaceae, endemica della Cirenaica[1][2].
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Arbutus pavarii è un arbusto o un piccolo albero sempreverde, che cresce fino a 1,5–3 m (a volte fino a 6 m). Il tronco e i rami possiedono una corteccia di colore rosso-marrone, a placche, che si sfalda in piccoli pezzi. I rami giovani possiedono una peluria ispida. Le foglie, coriacee e lucide sulla faccia superiore, sono di forma ovale o oblungo-lanceolata, misurano da 4 a 11 cm di lunghezza e da 1,5 a 4 cm di larghezza. Il margine della foglia è quasi intero, finemente dentato. Il picciolo è lungo 4–10 mm[3].
Le infiorescenze sono terminali, con pannocchie pendenti. I singoli fiori si trovano sotto l'attaccatura ascellare di una brattea di supporto e sono lunghi 2–3 mm. Il calice, lungo circa 1 mm[4], è nudo e ha cinque lobi triangolari-ovali. La corona capovolta è di colore da bianco crema a rosa, a forma di brocca, lunga circa 8 mm[4], con cinque lobi incurvati, lunghi solamente 0,7–1 mm. Il frutto è sferico, con un diametro da 15 a 20 mm, carnoso, dapprima di colore giallo o arancione, quindi profondo cremisi o scarlatto, di superficie irregolare e verrucosa e con molti semi in ogni scomparto. I semi misurano 3,5 × 2 mm, hanno forma di pera, con superficie marrone e scanalata[3].
Arbutus pavarii fiorisce da fine ottobre a febbraio. Il frutto giunge a maturazione dopo otto mesi[5].
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]La specie è endemica della Libia, in particolare del Gebel Akhdar, sulla costa della Cirenaica[1]. Si ritrova a quota compresa fra 150 e 550 m e nelle regioni con più di 350 mm di pioggia annuali. Come caratteristica di una propria associazione fitosociologica, la Junipero-Arbutetum pavarii, cresce con elevata continuità nella macchia assieme a Rhamnus lycioides subsp. oleoides, Juniperus phoenicea var. turbinata, Pistacia lentiscus, Olea europaea var. sylvestris, Smilax aspera, Phillyrea latifolia, Asparagus aphyllus, Ceratonia siliqua, Viola scorpiuroides, Calicotome villosa, Arum cyrenaicum, Cyclamen rohlfsianum e altre specie. Questa specie di pianta è presente anche nelle foreste di Quercus coccifera e di Cupressus sempervirens[6].
Conservazione
[modifica | modifica wikitesto]La Lista rossa IUCN classifica Arbutus pavarii come specie prossima alla minaccia di estinzione (Near Threatened)[1]. La specie è a rischio a causa della piccola area di distribuzione, della fascia climatica limitata[5] e dei fattori umani (utilizzo del legno, espansione dell'agricoltura, urbanizzazione, pascolo eccessivo)[5].
Usi
[modifica | modifica wikitesto]Arbutus pavarii fornisce un apprezzato miele, chiamato "Ashmari", utilizzato anche per scopi medicinali. I frutti sono un po' insipidi, ma sono commestibili sia freschi sia trasformati in marmellate. Il legno è usato come legna da ardere e per la produzione di carbone.[5]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d (EN) Harvey-Brown, Y. 2022, Arbutus pavarii, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato il 28 ottobre 2023.
- ^ (EN) Arbutus pavarii, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 28 ottobre 2023.
- ^ a b M. A. Siddiqi: Ericaceae. In: S. I. Ali & S. M. H. Jafri (Hrsg.): Flora of Libya 54, 1978: S. 6–8.
- ^ a b M. A. Siddiqi: Ericaceae. In: S. I. Ali & S. M. H. Jafri (Hrsg.): Flora of Libya 54, 1978: S. 7.
- ^ a b c d S. El Shatshat: Biological conservation of the endemic Arbutus pavarii Pamp.: Seed germination as attempt. In: International Journal of Human Geography and Environmental Studies 1(1), 2009: 20–22 (PDF)[collegamento interrotto].
- ^ Salvatore Brullo, Francesco Furnari: La vegetazione del Gebel el-Akhdar (Cirenaica settentrionale). In: Bollettino dell'Accademia Gioenia di Scienze Naturali. - Catania 27(347), 1994: 197–412.
Altri progetti
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