Adenophora liliifolia
Campanella odorosa | |
---|---|
Adenophora liliifolia | |
Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Superasteridi |
(clade) | Asteridi |
(clade) | Euasteridi |
(clade) | Campanulidi |
Ordine | Asterales |
Famiglia | Campanulaceae |
Sottofamiglia | Campanuloideae |
Genere | Adenophora |
Specie | A. liliifolia |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Sottoregno | Tracheobionta |
Superdivisione | Spermatophyta |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Sottoclasse | Asteridae |
Ordine | Campanulales |
Famiglia | Campanulaceae |
Sottofamiglia | Campanuloideae |
Genere | Adenophora |
Specie | ''A. liliifolia'' |
Nomenclatura binomiale | |
Adenophora liliifolia (L.) A.DC., 1830 | |
Nomi comuni | |
Adenofora con foglie di giglio |
La campanella odorosa (nome scientifico Adenophora liliifolia (L.) A.DC., 1830) è una pianta erbacea perenne dai fiori a forma di campana, appartenente alla famiglia delle Campanulaceae.[1][2]
Etimologia
[modifica | modifica wikitesto]Il nome generico (adenophora) deriva dal latino (adenophorus-a-um) e indica una ghiandola nettaria a forma di anello tubuloso (o cuscinetto) che circonda l'ovario alla base dello stilo.[3][4] L'epiteto specifico (liliifolia) deriva dal "lilii" (= giglio), quindi significa "foglie simili al giglio".[5][6]
Il binomio scientifico della pianta di questa voce inizialmente era Campanula liliifolia proposto da Carl von Linné (1707 – 1778) biologo e scrittore svedese, considerato il padre della moderna classificazione scientifica degli organismi viventi, nella pubblicazione "Species Plantarum - 1:. 165 1753"[7] del 1753[8], modificato successivamente in quello attualmente accettato Adenophora liliifolia proposto dal botanico svizzero Alphonse Louis Pierre Piramo de Candolle (1806-1893) nella pubblicazione "Monographie des Campanulees avec Vingt Planches - 358. 1830 " del 1830.[9]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Queste piante raggiungono una altezza compresa tra 3 e 10 dm (massimo 15 dm). La forma biologica è definita come emicriptofita scaposa (H scap); quindi sono delle piante perennanti per mezzo di gemme messe sul terreno; mentre il portamento consiste in un asse fiorale allungato con poche foglie. Queste piante contengono dei succhi lattiginosi.[5][10][11][12]
Radici
[modifica | modifica wikitesto]Le radici sono a forma di "carota". Larghezza 1 – 2 cm; lunghezza 8 – 10 cm.
Fusto
[modifica | modifica wikitesto]La parte aerea del fusto è eretta con sezione cilindrica; può essere semplice o ramificata. Nella parte apicale ha un portamento un po' angoloso e la superficie è ruvida.
Foglie
[modifica | modifica wikitesto]Le foglie inferiori sono subglabre, sessili (o picciolate molto brevemente); la forma è da lanceolata a ovale; il portamento è patente o più o meno pendulo; i bordi sono acutamente seghettati; lungo il fusto le foglie sono disposte a spirale. Le foglie superiori hanno delle forme lineari e sono progressivamente più ridotte. Dimensione delle foglie inferiori: larghezza 1 – 2 cm; lunghezza 5 – 10 cm. Lunghezza del picciolo: 6 mm.
Infiorescenza
[modifica | modifica wikitesto]Le infiorescenze sono delle ampie pannocchie a forma piramidale con rami patenti; al massimo sono presenti una dozzina di fiori. I peduncoli sono lunghi 6 – 8 mm e sono accompagnati da due (o più) squamule lineari.
Fiore
[modifica | modifica wikitesto]I fiori sono tetra-ciclici, ossia sono presenti 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo (in questo caso il perianzio è ben distinto tra calice e corolla) e pentameri (ogni verticillo ha 5 elementi). I fiori sono gamopetali, ermafroditi e attinomorfi.
- Formula fiorale: per questa pianta viene indicata la seguente formula fiorale:
- K (5), C (5), A (5), G (3), infero, capsula
- Calice: il calice è formato da 5 denti lineari; dentellati sui bordi, con portamento da patente a riflesso. Lunghezza del tubo: 2 mm. Lunghezza dei denti: 4 mm.
- Corolla: la corolla campanulata è gamopetala a 5 divisioni o lobi triangolari; la divisione è a circa 1/5 dal bordo. Il colore è azzurro – lillacino (o anche biancastro). Lunghezza della corolla: 12 – 18 mm. Diametro massimo: 7 – 8 mm.
- Androceo: gli stami sono 5 con antere libere (ossia saldate solamente alla base); i filamenti sono dilatati alla base. Il polline è 3-5-porato ed è echinato (con spine).
- Gineceo: lo stilo, molto sporgente e pendulo, è unico con uno stigma violaceo (lo stigma sporge di 10 – 15 mm). L'ovario è infero, 3-loculare con placentazione assile (centrale), formato da 3 carpelli (ovario sincarpico). L'ovario è sormontato da un disco tubuloso nettarifero.
- Fioritura: da (giugno) luglio a agosto (settembre).
Frutti
[modifica | modifica wikitesto]Il frutto consiste in una capsula triloculare deiscente con molti semi; i pori di deiscenza (la capsula è quindi poricida) sono posti alla base della capsula e si aprono inferiormente ai denti calicini
Riproduzione
[modifica | modifica wikitesto]- Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama).
- Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
- Dispersione: i semi cadendo a terra (dopo essere stati trasportati per alcuni metri dal vento per merito del pappo – disseminazione anemocora) sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria).
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]- Geoelemento: il tipo corologico (area di origine) è Eurasiatico.
- Distribuzione: in Italia è una pianta rara e si trova al Nord, sui bordi meridionali delle Alpi. Fuori dall'Italia, sempre nelle Alpi, questa specie si trova in Svizzera (cantone Ticino) e in Austria (Länder della Stiria). Sugli altri rilievi europei collegati alle Alpi si trova nelle Alpi Dinariche e Carpazi.[14] Nel resto dell'Europa è presente soprattutto nella parte centro-orientale.[15]
- Habitat: l'habitat tipico per questa specie sono i prati e i pascoli igrofili, i margini erbacei meso-termofili dei boschi, gli arbusteti e le siepi. Il substrato preferito è calcareo con pH basico, alti valori nutrizionali del terreno che deve essere mediamente umido.[14]
- Distribuzione altitudinale: sui rilievi queste piante si possono trovare da 300 fino a 800 m s.l.m.; frequentano quindi i seguenti piani vegetazionali: collinare e montano e in parte quello subalpino.
Fitosociologia
[modifica | modifica wikitesto]Dal punto di vista fitosociologico Adenophora liliifolia appartiene alla seguente comunità vegetale:[14]
- Formazione: delle comunità delle macro- e megaforbie terrestri
- Classe: Molinio- Arrhenatheretea
- Ordine: Molinietalia caeruleae
- Alleanza: Molinion
- Ordine: Molinietalia caeruleae
- Classe: Molinio- Arrhenatheretea
- Formazione: delle comunità delle macro- e megaforbie terrestri
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]La famiglia di appartenenza della Adenophora liliifolia (Campanulaceae) è relativamente numerosa con 84 generi per oltre 2000 specie (sul territorio italiano si contano una dozzina di generi per un totale di circa 100 specie); comprende erbacee ma anche arbusti, distribuiti in tutto il mondo, ma soprattutto nelle zone temperate. Il genere di questa voce appartiene alla sottofamiglia Campanuloideae (una delle cinque sottofamiglie nella quale è stata suddivisa la famiglia Campanulaceae) comprendente circa 50 generi (Adenophora è uno di questi). Il genere Adenophora a sua volta comprende oltre 65 specie (una sola nella flora italiana) a distribuzione soprattutto Eurasiatica.[10][11][13]
l numero cromosomico di Adenophora liliifolia è: 2n = 34, 102.[12]
Il basionimo per questa specie è: Campanula liliifolia L., 1753.[8]
Sinonimi
[modifica | modifica wikitesto]Questa entità ha avuto nel tempo diverse nomenclature. L'elenco seguente indica alcuni tra i sinonimi più frequenti:[16]
- Adenophora alpini (L.) Borbás ex Prain
- Adenophora communis Fisch.
- Adenophora communis var. integerrima (Trautv.) Trautv.
- Adenophora cordata Tausch ex B.D.Jacks.
- Adenophora fischeri (Schult.) G.Don
- Adenophora intermedia (Schult.) Sweet
- Adenophora liliifolia (L.) Besser
- Adenophora liliifolia var. alba Nakai
- Adenophora liliifolia var. angustata Nakai
- Adenophora liliifolia var. infundibuliformis A.DC.
- Adenophora liliifolia var. integerrima (Trautv.) Korsh.
- Adenophora liliifolia var. pocsii Soó
- Adenophora liliifolia var. spreta (Schult.) A.DC.
- Adenophora liliifolia var. stylosa (Lam.) Korsh.
- Adenophora liliifolia var. stylosa (Lam.) Hayek
- Adenophora liliifolia var. suaveolens (Schrad. ex Hornem.) Steud.
- Adenophora liliifolia f. alba (Nakai) Nakai
- Adenophora liliifolia f. infundibuliformis (A.DC.) Voss
- Adenophora liliifolia f. stylosa (Lam.) Korsh.
- Adenophora liliifolia f. villosula (Borbás) Hayek
- Adenophora marsupiiflora var. pilosa Korsh.
- Adenophora mikoi (Borbás) Borbás ex Prain
- Adenophora periplocifolia (Lam.) A.DC.
- Adenophora perpallens (Borbás) Prain
- Adenophora polymorpha Ledeb.
- Adenophora polymorpha var. integerrima Trautv.
- Adenophora polymorpha f. integrisepala Herder
- Adenophora polymorpha f. raddeana Herder
- Adenophora rhomboidea Prain
- Adenophora setulosa Borbás
- Adenophora stylosa (Lam.) Fisch.
- Adenophora suaveolens (Schrad. ex Hornem.) Rchb.
- Adenophora suaveolens (Gilib.) Mey.
- Adenophora suaveolens var. latifolia Schur
- Campanula alpini L.
- Campanula alpini var. asperula Borbás
- Campanula alpini var. botryantha Borbás
- Campanula alpini var. hirtula Borbás
- Campanula alpini var. hungarica Borbás
- Campanula alpini var. polyadenia Borbás
- Campanula alpini var. setulosa Borbás
- Campanula alpini var. villosula Borbás
- Campanula cordata Tausch [Illegitimate]
- Campanula fischeri Schult.
- Campanula intermedia Schult.
- Campanula liliflora Roth
- Campanula liliifolia L.
- Campanula liliifolia var. hirta Borbás
- Campanula liliifolia var. polyadenia Borbás
- Campanula liliifolia var. setulosa Borbás
- Campanula mikoi Borbás
- Campanula periplocifolia Lam.
- Campanula perpallens Borbás
- Campanula rhomboidea Borbás
- Campanula spreta Schult.
- Campanula stylosa Lam.
- Campanula suaveolens Gilib.
- Campanula suaveolens Schrad. ex Hornem.
- Campanula subuniflora Lam.
- Campanula umbrosa F.Dietr.
Specie simili
[modifica | modifica wikitesto]In generale queste piante si distinguono dalle "campanule" in quanto lo stilo sporge notevolmente dalla corolla e alla base dello stilo è presente un disco tubuloso.
Usi
[modifica | modifica wikitesto]Cucina
[modifica | modifica wikitesto]In alcune zone si mangiano le radici cotte (hanno un sapore dolce).[17]
Giardinaggio
[modifica | modifica wikitesto]Per questa pianta sono richieste posizioni semi-ombreggiate, mentre il terreno deve essere leggero, sabbioso e fresco (è consigliato mescolare il terriccio con abbondante "terra d'erica"). La propagazione può essere fatta in primavera sia per seme che per talea. La semina deve essere fatta in vasi e quindi trapiantata a dimora in settembre-ottobre (o anche febbraio-marzo) per avere la fioritura estiva.[5]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
- ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 17 gennaio 2021.
- ^ David Gledhill 2008, pag. 36.
- ^ Botanical names, su calflora.net. URL consultato il 27 luglio 2014.
- ^ a b c David Gledhill 2008, pag. 237.
- ^ Motta 1960, Vol. 1 - pag. 39.
- ^ BHL - Biodiversity Heritage Library, su biodiversitylibrary.org. URL consultato il 27 luglio 2014.
- ^ a b The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 27 luglio 2014.
- ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 27 luglio 2014.
- ^ a b Pignatti 1982, Vol. 2 - pag. 680.
- ^ a b Kadereit & Jeffrey 2007, pag. 43.
- ^ a b eFloras - Flora of China, su efloras.org. URL consultato il 27 luglio 2014.
- ^ a b Conti et al. 2005, pag. 46.
- ^ a b c d Aeschimann et al. 2004, Vol. 2 - pag. 330.
- ^ EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato il 27 luglio 2014.
- ^ Campanula alpestris, su The Plant List. URL consultato il 27 luglio 2014.
- ^ Plants For A Future, su pfaf.org. URL consultato il 27 luglio 2014.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- David Gledhill, The name of plants (PDF), Cambridge, Cambridge University Press, 2008. URL consultato il 27 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- Giacomo Nicolini, Enciclopedia Botanica Motta. Volume primo, Milano, Federico Motta Editore, 1960, p. 39.
- Sandro Pignatti, Flora d'Italia. Volume secondo, Bologna, Edagricole, 1982, p. 680, ISBN 88-506-2449-2.
- 1996 Alfio Musmarra, Dizionario di botanica, Bologna, Edagricole.
- Kadereit J.W. & Jeffrey C., The Families and Genera of Vascular Plants, Volume VIII. Asterales. Pag 43, Berlin, Heidelberg, 2007.
- Judd S.W. et al, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, ISBN 978-88-299-1824-9.
- Strasburger E, Trattato di Botanica. Volume secondo, Roma, Antonio Delfino Editore, 2007, ISBN 88-7287-344-4.
- D.Aeschimann, K.Lauber, D.M.Moser, J-P. Theurillat, Flora Alpina. Volume 2, Bologna, Zanichelli, 2004, p. 330.
- David Gledhill, The name of plants (PDF), Cambridge, Cambridge University Press, 2008. URL consultato il 27 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
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Collegamenti esterni
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