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Cyril Ramaphosa

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Cyril Ramaphosa

Presidente del Sudafrica
In carica
Inizio mandato15 febbraio 2018[1]
Vice presidenteDavid Mabuza (2018-2023)
Paul Mashatile (2023-)
PredecessoreJacob Zuma

Presidente dell'Unione Africana
Durata mandato10 febbraio 2020 –
6 febbraio 2021
PredecessoreAbdel Fattah al-Sisi
SuccessoreFélix Tshisekedi

Presidente del Congresso Nazionale Africano
In carica
Inizio mandato18 dicembre 2017
ViceDavid Mabuza (2017-2022)
Paul Mashatile (2022-)
PredecessoreJacob Zuma

Vicepresidente del Sudafrica
Durata mandato26 maggio 2014 –
15 febbraio 2018
PresidenteJacob Zuma
PredecessoreKgalema Motlanthe
SuccessoreDavid Mabuza

Vicepresidente del Congresso Nazionale Africano
Durata mandato18 dicembre 2012 –
18 dicembre 2017
PresidenteJacob Zuma
PredecessoreKgalema Motlanthe
SuccessoreDavid Mabuza

Segretario generale del Congresso Nazionale Africano
Durata mandato1º marzo 1991 –
18 dicembre 1997
PresidenteNelson Mandela
PredecessoreAlfred Baphethuxolo Nzo
SuccessoreKgalema Motlanthe

Dati generali
Partito politicoCongresso Nazionale Africano
Titolo di studioBachelor of Laws e psicologo clinico
UniversitàUniversità di Limpopo
Università del Sud Africa

Matamela Cyril Ramaphosa (Soweto, 17 novembre 1952) è un avvocato, politico e sindacalista sudafricano, in carica come capo di Stato dal 15 febbraio 2018.

Riconosciuto come un formidabile negoziatore e stratega[2], contribuì a rendere l'Unione Nazionale dei Minatori il più grande e importante sindacato sudafricano.

"C'è una foto che mostra Ramaphosa al primo discorso di Mandela il giorno della liberazione, la grande festa a Città del Capo. In giacca e cravatta, il sindacalista dei minatori tiene il microfono al leader, mentre accanto un gruppo di ragazzi neri in maglietta bianca si allungano verso di loro speranzosi e incuriositi. Da lì in poi per alcuni anni Cyril, appena quarantenne, fu l'ombra del Vecchio. Aveva la sua agenda. Era il suo capo negoziatore con i bianchi"[3]. Giocò un ruolo fondamentale, assieme a Roelf Meyer del National Party, nei negoziati che posero fine al regime di apartheid e che portarono alle prime elezioni democratiche del 1994.

Dopo la mancata successione a Mandela, si era ritirato dalla politica[4], per poi rientrarvi nel 2012 accettando la carica di vice segretario dell'ANC[5]: del partito sarebbe poi divenuto segretario generale nel 2017, ottenendo al congresso nazionale "2.440 voti contro i 2.261 della sfidante Nkosazana Dlamini-Zuma, ex moglie di Jacob Zuma"[6].

Il 10 febbraio 2020 Cyril Ramaphosa ha assunto la presidenza dell'Unione Africana, succedendo a Abdel Fattah al-Sisi. Il 12 dicembre 2021 Ramaphosa è risultato positivo al test per il COVID-19 e ha delegato le funzioni al suo vice David Mabuza.[7]

Il 22-24 agosto 2023 Ramaphosa ha presieduto il XV vertice BRICS che si è tenuto a Johannesburg.

Sotto la sua guida, in seguito alle elezioni parlamentari del 2024, il Congresso Nazionale Africano (ANC), nonostante il suo ruolo fondamentale sia nel porre fine all’apartheid che a guidare successivamente il paese, ha perso per la prima volta la maggioranza assoluta dei seggi in Assemblea nazionale[8][9]. Ciononostante, il 14 giugno 2024, grazie all’appoggio di altri partiti, tra cui Alleanza Democratica (DA) e Partito della Libertà Inkata (IFP), viene rieletto a capo del paese.[10]

Nell'ottobre 2024, la Corte costituzionale del Sud Africa ha annunciato che avrebbe preso una decisione a novembre, in merito a una denuncia presentata da due partiti di opposizione per riavviare la procedura di impeachment contro Cyril Ramaphosa, Cyril Ramaphosa, per un importo di oltre 500.000 dollari USA, in contanti che erano stati nascosto in un divano nel suo ranch e poi rubato.[11]

Onorificenze sudafricane

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Gran Consigliere dell'Ordine del Baobab - nastrino per uniforme ordinaria
«Per il suo prezioso contributo ai negoziati multipartitici e alla convocazione dell'Assemblea Costituzionale nel redigere la nuova Costituzione durante la transizione dall'apartheid a un Sudafrica democratico.»
— 27 marzo 2009[12]

Onorificenze straniere

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  1. ^ Aveva assunto la carica ad interim dal 14 febbraio 2018 al 15 febbraio 2018.
  2. ^ Formidabile negoziatore, Repubblica, 15 febbraio 2018
  3. ^ MICHELE FARINA, Mito dei «black diamonds» chiamato a salvare la patria; «Rama», il figliol prodigo che si riprende il Sudafrica, Corriere della Sera, 30 dicembre 2012, secondo cui Ramaphosa "non aveva mai considerato Mandela, ai tempi della prigionia, un leader credibile per il futuro. (...) Fu durante un incontro in carcere poco prima della liberazione, che Madiba lo conquistò. «Mi chiese come stavano mia moglie e mio figlio, sapeva tutto di me», disse Cyril in una delle rare interviste.
  4. ^ MASTROLILLI PAOLO, VIAGGIO NELLA CITTA' DOVE È NATA LA RESISTENZA NERA SOWETO il colore dei soldi è corruzione, La Stampa, 31 agosto 2002: «"I leader migliori - spiega l'amico Mothobi - sono morti o si sono ritirati dalla politica. Steve Biko e Chris Hani sarebbero stati dei buoni presidenti, ma li hanno ammazzati. Cyril Ramaphosa, invece, si è dimesso per diventare uomo d'affari"". Era nato e cresciuto tra queste strade, Ramaphosa, e nel 1994 aveva preso meno voti solo di Mandela. Però Mbeki, che da ragazzo aveva vissuto in esilio invece di fare le rivolte, lo ha scavalcato nella corsa alla successione. (...) Come risposta, nell'aprile dell'anno scorso il ministro della Sicurezza Steve Tshwete ha accusato Ramaphosa di essersi alleato con altri due uomini d'affari, Tokyo Setwale e Mattheus Phosa, per rovesciare Mbeki».
  5. ^ Jacob Zuma guiderà per altri 5 anni il partito di Mandela, l'Anc, Il Giorno, 19 dicembre 2012.
  6. ^ Sudafrica; Ramaphosa mette fine al regno di Zuma, Corriere della Sera, 19 dicembre 2017.
  7. ^ Prende il virus, CNN, 12 dicembre 2021
  8. ^ Alle elezioni in Sudafrica il partito che fu di Nelson Mandela ha perso la maggioranza assoluta, Il Post, 1º giugno 2024.
  9. ^ Elezioni Sudafrica, Anc ottiene il 40% dei voti ma perde la maggioranza assoluta, SkyTG24, 1º giugno 2024.
  10. ^ Cyril Ramaphosa è stato rieletto presidente del Sudafrica, Il Post, 15 giugno 2024.
  11. ^ South Africa's top court to rule on reviving President Ramaphosa's impeachment, Africanews, 4 ottobre 2024.
  12. ^ (EN) Cyril Ramaphosa (1952 - ), su thepresidency.gov.za. URL consultato il 29 dicembre 2017 (archiviato dall'url originale il 16 maggio 2021).
  13. ^ Twitter
  14. ^ Cyril Ramaphosa awarded Grand Croix de la l'Orde National du Merite by President of Guinea, su twitter.com, 4 novembre 2019.
  15. ^ South African President visits Senegal, thediplomaticinsight.com, 8 dicembre 2021.
  16. ^ (EN) Honorary awards to foreign nationals in 2022, su gov.uk, 12 aprile 2023. URL consultato il 30 dicembre 2023.
  17. ^ (EN) Chris Giles e Sean Coughlan, King hails Mandela friendship on South Africa state visit, su bbc.com, 22 novembre 2022. URL consultato il 30 dicembre 2023.
  18. ^ (EN) Royal Tiaras Galores—Including a Sapphire Debut!—At Tonight's Buckingham Palace State Banquet, su thecourtjeweller.com, 22 novembre 2022. URL consultato il 30 dicembre 2023.
  19. ^ Premio Colombe d'oro per la Pace, su www.archiviodisarmo.it. URL consultato il 17 settembre 2024.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Predecessore Presidente della Repubblica Sudafricana Successore
Jacob Zuma dal 15 febbraio 2018 in carica
Controllo di autoritàVIAF (EN43060849 · ISNI (EN0000 0001 1461 7798 · LCCN (ENn85261750 · GND (DE135695104 · BNF (FRcb157837560 (data) · J9U (ENHE987007423908905171