[go: up one dir, main page]
More Web Proxy on the site http://driver.im/Vai al contenuto

Campovalano

Coordinate: 42°43′43″N 13°39′46″E
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Campovalano
frazione
Campovalano – Veduta
Campovalano – Veduta
Ingresso a Campovalano lungo la Statale 81
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Abruzzo
Provincia Teramo
ComuneCampli
Territorio
Coordinate42°43′43″N 13°39′46″E
Abitanti
Altre informazioni
Cod. postale64012
Prefisso0861
Fuso orarioUTC+1
Nome abitantiCampovalanesi
Patronosan Pietro
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Campovalano
Campovalano

Campovalano è una frazione del comune di Campli, in provincia di Teramo, di circa 600 abitanti.

Geografia fisica

[modifica | modifica wikitesto]

Il paese si trova lungo la SS 81 Piceno-Aprutina, strada che collega le città di Ascoli Piceno e Teramo, a circa 10 km dal capoluogo della provincia abruzzese. Situato ad un'altitudine di 464 metri sul livello del mare in una piana di circa 3 km quadrati ai piedi del monte Foltrone, il centro è noto per avere nel suo territorio la chiesa altomedievale dedicata a san Pietro e per la presenza della vasta necropoli.

Monumenti e luoghi d'interesse

[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose

[modifica | modifica wikitesto]
Chiesa di San Pietro in Campovalano, fianco

Architetture civili

[modifica | modifica wikitesto]
  • Torrione di avvistamento - Nei pressi della località di Piane di Campovalano si trovano i ruderi di un possente torrione utilizzato per l'avvistamento. Il fabbricato si eleva da una base circolare di circa 5 metri di diametro ed ha mura spesse circa 60 centimetri costituite da pietre non lavorate legate da malta.

Siti archeologici

[modifica | modifica wikitesto]

Necropoli di Campovalano

[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Necropoli di Campovalano.
Sala del Museo archeologico Francesco Savini dedicata all'esposizione dei reperti e del corrdeo funerario di una tomba rinvenuta presso la necropoli

L'area archeologica di Campovalano[2] è stata un cimitero di popoli Italici per circa mille anni. Si caratterizza per la densa presenza di tombe a tumulo. Le tracce più antiche risalgono all'Età del bronzo quando in questo lembo di terra si insediò una comunità di agricoltori ed allevatori. Fra i ritrovamenti, infatti, vi sono bollitori, colini ed altri utensili idonei alla trasformazione del latte in formaggio e ricotta.[3]

  1. ^ L. Braccilli, op. cit., p. 14.
  2. ^ Il Museo di Campli - sito ufficiale del Comune di Campli URL consultato il 13 ottobre 2012.
  3. ^ AA VV, Quando la vacanza diventa un bagaglio culturale, Campli, Comune di Campli.
  • Vincenzo D'Ercole, La necropoli di Campovalano in Le valli della Vibrata e del Salinello, (Documenti dell'Abruzzo Teramano, IV, Tomo 1), Fondazione della Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo, Edigrafital per conto di Carsa Edizioni, Sant'Atto di Teramo, aprile 1996, pp. 165–192;
  • Luisa Franchi Dell'Orto e Claudia Vultaggio, Dizionario Topografico e Storico in Le valli della Vibrata e del Salinello, (Documenti dell'Abruzzo Teramano, IV, Tomo 3), Fondazione della Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo, Edigrafital per conto di Carsa Edizioni, in Sant'Atto di Teramo, novembre 2006, pp. 702–703;
  • Luigi Braccilli, Città, paesi e chiese d'Abruzzo, Edigrafital S.p.A., Sant'Atto (Teramo), novembre, 2000, p. 14;
  • Giammario Sgattoni, Lo scopritore di Campovalano, in "Campli Nostra Notizie", Campli, a. V, n. 20, luglio-settembre 2007, p. 5 (L'articolo è stato scritto nel giugno 1978 e nello stesso periodo letto alla radio di Rai Abruzzo. È stato poi pubblicato sul volume Abruzzo antico dello stesso autore e ripubblicato in Teramani, Teramo, n. 30, dicembre 2006, pp. 16–17. Sgattoni ha inteso onorare e ricordare Luigi Cellini scomparso il 31 maggio 1978, scopritore della necropoli italica di Campovalano);

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN239694961 · LCCN (ENno2012048288 · GND (DE4777124-0 · BNF (FRcb14645448w (data)
  Portale Abruzzo: accedi alle voci di Wikipedia che parlano dell'Abruzzo