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Calogero Tumminelli

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Calogero Francesco Enrico Tumminelli (Caltanissetta, 2 febbraio 1886Roma, 1945) è stato un editore e tipografo italiano.

Figlio di Calogero Tumminelli (1832) e di Alfonsa Chiarenza (1846)[1][2], intraprese gli studi universitari presso l'Università Bocconi, dove si laureò. Sempre nel capoluogo lombardo, nel 1910 aderì alla loggia massonica "Carlo Cattaneo".

Nel 1906, ancor prima di laurearsi in scienze economiche, fondò insieme ad Emilio Bestetti, la «Casa editrice d'arte Bestetti e Tumminelli», la prima in Italia specializzata per pubblicazioni d'arte[3].

La società si avvalse della collaborazione di importanti personalità, come il giornalista Ugo Ojetti, cui venne affidata la direzione della rivista Dedalo, e l'architetto Marcello Piacentini, che diresse la rivista Architettura e arti decorative[4]. La collaborazione con Bestetti continuò fino al 1931[5].

Nel 1916, intanto, Tumminelli aveva creato una nuova casa editrice a Roma, l'«Istituto Romano di Arti Grafiche di Tumminelli & C». Nel 1924 Tumminelli entrò nel consiglio d'amministrazione dell'Istituto Giovanni Treccani[6] che l'anno seguente diede avvio alla realizzazione dell'Enciclopedia Italiana. Tumminelli fu nominato direttore editoriale e tipografico dell'opera; collaborò alla realizzazione dei primi XVIII volumi con altri due conterranei: il filosofo Giovanni Gentile, nel ruolo di direttore scientifico, e il linguista Antonino Pagliaro come redattore capo dell'opera[7].

Nel 1926 fu chiamato a dirigere la casa editrice Treves. Fondò nuove collane[3]: "Musicale", "Memorie e documenti", "Nuova biblioteca amena", "Thesaurus Artium", "Biblioteca di cultura politica", "Scrittori stranieri moderni" e il periodico «Scenario» (1932-1941)[8]. Assunse anche la carica di condirettore - con Guido Treves - della prestigiosa rivista L'Illustrazione Italiana (1926-33)[9].

Nel 1931 la casa editrice di Tumminelli si fuse con la Treves e la Treccani, costituendo la «S.A. Treves-Treccani-Tumminelli», che venne diretta dallo stesso Tumminelli e continuò a pubblicare Dedalo[10] e soprattutto l'Enciclopedia Italiana. Nel 1933 la società si sciolse perché acquisita dallo Stato, e Tumminelli costituì una nuova casa editrice tra Milano e Roma, «Tumminelli editore», e riprese l'«Istituto Romano di Arti Grafiche di Tumminelli & C.», con cui fu attivo nel settore dei libri d'arte[11] e di periodici in rotocalco (sia in bianco e nero che a colori). Tra essi il quindicinale «Storia» (1937-1942, una copertina), che fu la prima rivista italiana dedicata interamente alla storia[12][13]. La difesa della razza, rivista diretta da Telesio Interlandi, vide il suo primo numero il 5 agosto 1938 e venne stampata, con cadenza quindicinale, fino al 1943 (l'ultimo numero, il 117 risulta uscito il 20 giugno 1943) dalla casa editrice Tumminelli di Roma [14].

Morì nel 1945 a Roma.

Il figlio Roberto (1913 - 1982) gli successe alla guida della casa editrice, fino alla sua chiusura avvenuta nel 1973. Roberto Tumminelli fu, oltre che editore di libri, anche editore di riviste (pubblicò «La Settimana Incom illustrata» di Sandro Pallavicini e «Cronache» di Gualtiero Jacopetti); fu socio di minoranza delle "Nuove Edizioni Romane", società editrice del settimanale L'Espresso e fu anche consigliere delegato dell'Università commerciale Luigi Bocconi di Milano[15].

  1. ^ Atto di nascita, su dl.antenati.san.beniculturali.it.
  2. ^ Albero Genealogico Tumminelli, su familysearch.org.
  3. ^ a b TUMMINELLI, Calogero, in Enciclopedia Italiana, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1937. URL consultato il 20 dicembre 2016.
  4. ^ Le riviste di architettura in Italia: anni Venti-Trenta (PDF), su angeloferretti.com. URL consultato il 14 aprile 2017.
  5. ^ «Dedalo», edito da Bestetti e Tumminelli, su periodici.librari.beniculturali.it. URL consultato il 14 aprile 2017 (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2014).
  6. ^ “Giorgio Scerbanenco e il cuore nero del giallo di casa nostra. Viaggio al termine dell’ossessione di una vita” (tesi di dottorato) (PDF), su paduaresearch.cab.unipd.it. URL consultato il 24 maggio 2017.
  7. ^ Santi Correnti, “Breve Storia della Sicilia, dalle origini ai nostri giorni”, Tascabili Economici Newton, Milano, 1987
  8. ^ Rivista "Scenario", su culturaitalia.it. URL consultato il 20 dicembre 2016.
  9. ^ Calogero Tumminelli, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. Modifica su Wikidata
  10. ^ «Dedalo», edito da Treves-Treccani-Tumminelli, su periodici.librari.beniculturali.it. URL consultato il 14 aprile 2017 (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2014).
  11. ^ Tumminèlli, Calògero - Sapere.it
  12. ^ Silvia Pizzetti, I rotocalchi e la storia, Bulzoni, Roma 1982, p. 191.
  13. ^ Dal luglio 1939 il direttore de facto della rivista fu Leo Longanesi.
  14. ^ Scheda SBN
  15. ^ Enciclopedia Italiana
  • M. Bonetti, L. Balestreri - Storia dell'editoria italiana, Volume 2 - Roma, Gazzetta del libro, 1960.

Collegamenti esterni

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Predecessore Condirettore dell'Illustrazione italiana
Direttore Guido Treves
Successore
Guido Treves 1926 - 12 maggio 1932 se stesso come direttore

Predecessore Direttore dell'Illustrazione italiana Successore
Guido Treves maggio 1932 - giugno 1933 Gian Capo
Controllo di autoritàVIAF (EN88885340 · ISNI (EN0000 0000 6203 1188 · SBN RLZV064898 · BAV 495/189448