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Cansano

Coordinate: 42°00′19″N 14°00′46″E
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Versione del 16 mar 2023 alle 15:47 di Davipar (discussione | contributi) (aggiungo anche alle altre liste civiche)
Cansano
comune
Cansano – Veduta
Cansano – Veduta
Uno scorcio di Cansano
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Abruzzo
Provincia L'Aquila
Amministrazione
SindacoLuca Malvestuto (lista civica di centro-sinistra Tutti per Cansano) dal 22-09-2020
Territorio
Coordinate42°00′19″N 14°00′46″E
Altitudine835 m s.l.m.
Superficie37,7 km²
Abitanti205[2] (31-12-2021)
Densità5,44 ab./km²
Comuni confinantiCampo di Giove, Pacentro, Palena (CH), Pescocostanzo, Pettorano sul Gizio, Sulmona
Altre informazioni
Cod. postale67030
Prefisso0864
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT066018
Cod. catastaleB624
TargaAQ
Cl. sismicazona 1 (sismicità alta)[3]
Cl. climaticazona E, 2 783 GG[4]
Nome abitanticansanesi
Patronosan Giovanni Battista
Giorno festivo24 giugno
PIL(nominale) 2,6 mln [1]
PIL procapite(nominale) 13 169 [1]
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Cansano
Cansano
Cansano – Mappa
Cansano – Mappa
Posizione del comune di Cansano all'interno della provincia dell'Aquila
Sito istituzionale

Cansano (Canẓánə in dialetto abruzzese[5]) è un comune italiano di 205 abitanti[2] della provincia dell'Aquila in Abruzzo[6], facente parte del parco nazionale della Maiella[7] e della comunità montana Peligna[8]. Sorto come feudo e torre d'avvistamento nell'Alto Medioevo, si è esteso prevalentemente tra il XIX e il XX secolo, a seguito del sisma del 1706. È noto per la scoperta archeologica del villaggio romano di Ocriticum, divenuto parco archeologico[9].

Geografia fisica

La Maiella e le campagne circostanti Cansano nei pressi del colle della stazione ferroviaria

Cansano è situato a 12 km da Sulmona, su un colle in prossimità della Valle Peligna, a 835 m s.l.m..

Il paese si inserisce in un paesaggio naturale pressoché intatto: da Cansano si può raggiungere il parco nazionale della Maiella e, in particolar modo, il bosco di Sant'Antonio e il passo San Leonardo. La posizione inoltre favorisce gli spostamenti anche verso i centri turistici più attivi della zona: Campo di Giove, Pacentro, Pescocostanzo e Sulmona.

Il paese presenta un clima montano, con estati calde ed asciutte ed inverni rigidi e ricchi di precipitazioni. Tuttavia nel corso del tempo ci sono state variazioni nel clima, che ora è poco più umido in estate e meno nevoso d'inverno.

Storia

Il territorio venne popolato durante gli Italici da parte dei Peligni, che in località Zeppe-Pandaro, fondarono la città di Ocriticum, di cui permangono i resti. Dopo la caduta dell'Impero romano d'Occidente, che aveva conquistato anche il villaggio, mettendolo sotto la municipalità di Sulmona, nel Basso Medioevo, a causa delle invasioni saracene ed ungare, Ocriticum si spopolò e gli abitanti fondarono intorno al IX secolo una rocca presso un promontorio montuoso più ad est. Si sviluppò così il nuovo feudo, che fu oggetto di varie contese nel XIV secolo da parte della famiglia Cantelmo, che governava Popoli, e di Giacomo Caldora, che ambiva a governare anche Campo di Giove e Pacentro. Nel 1421 il capitano di ventura Braccio da Montone occupò il paese per ridurlo all'obbedienza verso la regina del Regno di Napoli Giovanna II d'Angiò-Durazzo e successivamente il re Alfonso V d'Aragona la riassegnò ai Cantelmo.

Nel XV-XVI secolo Cansano fu feudo degli Acquaviva di Atri, che lo ebbero fino al XVIII secolo, quando passò ad altre famiglie, sino ai rivolgimenti politici di fine secolo. Anche Cansano, come i borghi circostanti e in particolare Sulmona, verso la fine del 1706 fu sconquassata dal terremoto della Maiella, che provocò distruzione e morti. Nel 1904[10] fu creato comune autonomo[11], dipendendo da Campo di Giove dal 1855[12]. Precedentemente, il paese dal 1807 al 1811 fu frazione di Introdacqua, poi da tale anno fino al 1829 fu frazione di Pacentro, godendo quindi di autonomia fino al 1846, quando fu riaggregato a quest'ultimo fino al 1855[12]. Nel 1933 fu colpito da un altro terremoto, che fece sparire ciò che rimaneva dell'antico castello (alcune mura e qualche torre) e franare a valle la parte più alta del cocuzzolo montuoso, ragion per cui l'abitato si è spostato più a valle, intorno a piazza XX Settembre.

Il terremoto del 2009

Il territorio di Cansano è stato sempre interessato da un'intensa attività sismica, come è possibile rilevare dalle testimonianze d'archivio e dall'analisi delle architetture. I principali sismi che hanno colpito l'area in età storica sono databili II secolo, 1349, 1456, 1706 (questo l'evento sismico di maggiore intensità, 6.6 di magnitudo momento) e 1933.

Nel corso dello sciame sismico aquilano del 2009, un certo numero di scosse si è registrato pure nel distretto sismico di Sulmona e in particolar modo con epicentro a pochi chilometri da Cansano, in località Malepiana: le prime due si sono verificate il 17 marzo, alle 2:12 e alle 2:26 (ora italiana), rispettivamente di 3.6 Ml e 2.5 Ml di intensità; la terza, la più forte, pari a 3.8 Ml, è stata avvertita dalla popolazione dell'area peligna alle 10:43 (ora italiana) del 29 marzo; l'ultima scossa della sequenza è avvenuta il 22 aprile, alle 00:32 (ora italiana), ed è stata di intensità pari a 3.2 Ml. Pleonastico è aggiungere che l'evento principale e le numerose scosse collaterali dello sciame sismico aquilano sono stati avvertiti anche a Cansano, arrecando non pochi danni alle strutture.

La microsequenza sismica di Cansano non pare correlata a quella aquilana, il che lascia supporre l'attivarsi di faglie in zona che prima non avevano rilasciato energia; ad ogni modo, non sono sorte poche questioni a livello burocratico nella classificazione dei danni (e dunque nell'elargizione dei fondi per la messa in sicurezza) arrecati dai vari sismi al paese poiché quello di Cansano risulta, a suo modo, «un terremoto a sé stante». Salvo alcuni edifici nel centro storico (alcuni dei quali abitati), risultati inagibili e talora immediatamente puntellati, non si registrano ad ogni modo danni di grande rilevanza né crolli. Forte, tuttavia, è stato il disagio e cospicuo il numero di sfollati a seguito delle scosse della primavera del 2009.

Monumenti e luoghi d'interesse

Architetture religiose

Chiesa madre di San Salvatore

Nei pressi del castello si trova la chiesa madre di San Salvatore, la più importante del paese fino a pochi anni fa, oltre che la più antica: edificata subito dopo il castello, subì gravi danni per il terremoto del 1706 e fu dunque ricostruita – come recita un'iscrizione sulla facciata – "a planta", ossia "di sana pianta", nel 1739; recentemente sottoposta ad un restauro, della chiesa preesistente non resta nulla salvo il battistero quattrocentesco.

Chiesa di San Nicola di Bari

Un'altra chiesa particolarmente importante per gli abitanti è quella di San Nicola di Bari, in cui la messa si celebra due volte l'anno: il 6 dicembre, in occasione della festività di San Nicola stesso, ed il 26 giugno, quando la statua del santo viene portata in processione. In entrambe le occasioni c'è la consegna del pane benedetto, rito molto diffuso in Abruzzo.

Altre chiese
Ex chiesa di San Rocco, convertita nel centro di documentazione Ocriticum

Allo stesso modo, la settecentesca chiesa rurale di San Donato, situata vicino al cimitero del paese, sulla strada per Pescocostanzo, viene aperta solo il giorno della processione del santo, a metà agosto. Numerose le chiese ormai scomparse o sconsacrate: ad esempio in Via Umberto I si trova la vecchia chiesa di San Rocco, ora ristrutturata ed adibita a museo. Sono ancora visibili, poi, i resti della tardo-cinquecentesca chiesa della Madonna della Neve, situata nella parte vecchia del paese. La chiesa, di piccole dimensioni, ora quasi completamente crollata (restano solo i muri perimetrali) ed invasa dalla vegetazione, accoglieva un'interessante statua quattrocentesca della Madonna col Bambino, conservata presso la chiesa di San Rocco, che veniva portata in processione il 5 agosto.

Architetture civili

Castello
Piazza XX Settembre

Da piazza XX Settembre, in cui è possibile osservare il monumento ai caduti e la recentissima chiesa di San Rocco, si può scendere lungo Via Umberto I fino al cortile interno del Castrum Cansani, il castello medievale, a cui si accedeva tramite Porta da Capo (non più presente) e di cui è possibile ancora osservare la struttura del mastio. Le ali del castello nel corso del tempo hanno subito numerosi rimaneggiamenti poiché, non più funzionali dal Settecento, sono divenute abitazioni di alcuni abitanti del paese. Tra costoro si ricorda Chiara Villani, autrice di raffinate decorazioni pittoriche che ricoprono le pareti interne della sua abitazione, realizzati con la tecnica del punto croce. Del castello rimaneva il torrione, crollato poi col sisma del 1933.

Altro

Si è perso questo culto con il graduale abbandono delle abitazioni della parte vecchia del paese, costituita da una lunga gradinata, che, dalla chiesa madre, attraversa un quartiere definito Partajova dai cansanesi. Il termine probabilmente deriva dal nome latino della Porta di Giove (Porta JovisPartajova), una volta presente, ma demolita perché pericolante dopo il terremoto del 1933. Il paese era ricco di fontane con abbeveratoi, delle quali si conservano ancora, più o meno interamente, la fonte La Mandra, posta nell'omonima piazza, e quella detta de gliu Vuntnare, situata in Via Intera. A tal proposito, nelle canzoni di Cansano è possibile trovare citazioni e riferimenti ad un'altra fontana, forse la più importante, ma non più presente: la Canala, fino agli anni cinquanta provvista di un mascherone in pietra, poi distrutto perché cementificato. Era situata alla base del colle su cui sorge Cansano, nei pressi dell'omonima grotta, spunto di miti e leggende popolari, e del corso d'acqua, chiamato anch'esso Canala, ove le donne si recavano a lavare i panni e a lucidare pentole e conche.

Siti archeologici

Ocriticum
Tempio romano di Ocriticum consacrato a Giove

Collocato appena fuori dal paese[9], in zona Tavuto-Pantano, il parco archeologico è stato inaugurato nel 2004[13]. I primi scavi, effettuati nel 1992, hanno portato alla luce i resti di un antico centro romano, soprattutto in ambito religioso[14]. L'area archeologica comprende due templi, consacrati l'uno a Giove e l'altro ad Ercole, il primo romano ed il secondo italico, ed un sacello delle divinità femminili Cerere e Venere[9]. Inoltre nell'area sono presenti anche le rimanenze di un centro abitato e di un impianto per la produzione della calce[14]. Si è risaliti al nome Ocriticum mediante una stele funeraria ritrovata nei pressi della zona templare, sulla quale si legge "sex(to) paccio argynno cultores jovis ocriticani p(osuerunt)" ("i sacerdoti ocriticani di Giove posero a Sesto Paccio Arginno")[14]. Numerosi gli oggetti ex voto rinvenuti, conservati in paese nel centro di documentazione Ocriticum e presso i musei archeologici di Chieti e Sulmona[9].

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[15]

Cultura

Musei

In piazza XX Settembre vi è il centro di documentazione Ocriticum, inaugurato nel 2004[13], che contiene una mostra permanente sull'emigrazione[16], oltre a oggetti ex voto rinvenuti nel parco archeologico di Ocriticum[9].

Cucina

La cucina cansanese fa uso di prodotti dell'agricoltura e dell'allevamento locali, quali legumi vari, carni di agnello e capretto, pecorini, prosciutti affumicati[17] e ricotte di capra, e del territorio circostante, come funghi, orapi e tartufi[18]. Dei legumi, i ceci vengono impiegati come condimento nella pasta o nella zuppa alla pastora; altri primi piatti sono gli gnocchi col ragù di castrato, i maccheroni alla chitarra, la polenta allo spianaturo, cucinata nel periodo invernale, e i ravioli con la ricotta[18]. Le verdure selvatiche del territorio sono utilizzate come ingrediente in ricette come la pizza e fuij e il pan cotto[18]. Tra i dolci, vi sono la pizza dolce e le pizzelle[18].

Infrastrutture e trasporti

Ferrovie

Stazione di Cansano

La stazione di Cansano insiste sulla ferrovia Sulmona-Isernia, attualmente in uso unicamente come ferrovia turistica.[19] In passato, la linea garantiva collegamenti regolari con Sulmona, Isernia, L'Aquila, Roma, Pescara e Napoli[20], ma il servizio ordinario è stato sospeso l'11 dicembre 2011[21]. La riapertura come ferrovia turistica è avvenuta il 17 maggio 2014[22], ma la stazione di Cansano, soppressa nel dicembre 2002[23], ha dovuto attendere il 16 luglio 2017 per il suo ripristino[24]. Lungo la stessa linea, al 2023, è in costruzione, nel territorio comunale, una seconda stazione ferroviaria, la stazione di Ocriticum, a servizio del parco archeologico di Ocriticum[25].

Amministrazione

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1904 1908 Samuele Pugliese Commissario prefettizio [26]
1908 1912 Salvatore Di Gregorio Sindaco [27]
1912 1914 Panfilo D'Orazio Sindaco [27]
1914 1920 Giacomantonio Di Giallonardo Sindaco [27]
1920 1922 Lorenzo Colecchia Sindaco [27]
1922 1924 Giambattista Di Giallonardo Sindaco [27]
1924 1926 Gregorio Ruscitti Sindaco [27]
1926 1943 Francesco Trasmondi
Domenico De Santis
Ettore Santelli
Panfilo D'Orazio
Mario Maiello
Silvano Battistella
Beniamino Colecchia
Partito Nazionale Fascista Podestà [27]
1943 1946 Sante Di Giannantonio
Leonardo Tarulli
Commissari prefettizi [27]
1946 1951 Filippo Di Gregorio Democrazia Cristiana Sindaco [27][26]
1951 1952 Edoardo Mariani Democrazia Cristiana Sindaco [27][26]
1952 1956 Rocco Chioda Partito Liberale Italiano Sindaco [27][26]
1956 1964 Eduardo Genitti Democrazia Cristiana Sindaco [27][26]
1964 1980 Sante Di Giannantonio Democrazia Cristiana Sindaco [27][26]
1980 28 maggio 1990 Sandro Cercone Democrazia Cristiana Sindaco [27][28]
28 maggio 1990 24 aprile 1995 Geppino Madrigale Partito Repubblicano Italiano Sindaco [28]
24 aprile 1995 15 giugno 2004 Rocco Ciampaglione Lista civica di centro-destra Il Campanile[29] Sindaco [30][31][28]
15 giugno 2004 5 aprile 2005 Maura Perrotta Commissario prefettizio [28]
5 aprile 2005 22 settembre 2020 Mario Ciampaglione Lista civica di centro-sinistra Insieme per Cansano (2005-2015)
Lista civica di centro-sinistra Sempre insieme per Cansano (2015-2020)
Sindaco [32][33][34][28]
22 settembre 2020 in carica Luca Malvestuto Lista civica di centro-sinistra Tutti per Cansano Sindaco [28]

Sport

L'unica associazione sportiva presente è la squadra di calcio dell'ASD Majella United, che ha disputato campionati dilettantistici regionali, nata nel 2018 dalla fusione della precedente società ASD Cansano con quella dell'ASD Campo di Giove, dell'omonima cittadina alle pendici della Maiella confinante con il borgo cansanese[35].

Note

  1. ^ a b Italia, la maggior parte della ricchezza è concentrata nelle mani di pochi. I redditi del 2020, in Il Sole 24 Ore, 26 luglio 2022.
  2. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2021 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ Giammarco (1990), p. 66.
  6. ^ Comune di Cansano (AQ), su comuni-italiani.it.
  7. ^ Cansano, su parcomajella.it.
  8. ^ Quando è stata istituita la comunità montana Peligna?, su comunitamontanapeligna.it.
  9. ^ a b c d e Parco archeologico "Ocriticum", su abruzzoturismo.it.
  10. ^ Storia di Cansano, su comune.cansano.aq.it.
  11. ^ Camera dei deputati (1904), atto n. 489.
  12. ^ a b Geo-storia amministrativa d'Abruzzo: provincia di Abruzzo Ulteriore II o dell'Aquila, su asciatopo.xoom.it.
  13. ^ a b Centro di documentazione Ocriticum, su culturaitalia.it.
  14. ^ a b c Cansano: il parco archeologico, su museocansano.it. URL consultato il 21 gennaio 2023 (archiviato dall'url originale il 30 aprile 2011).
  15. ^ Statistiche I.Stat, su dati.istat.it, ISTAT. URL consultato il 28 dicembre 2012.
  16. ^ Latini (2020), p. 125.
  17. ^ TCI (1979), p. 86.
  18. ^ a b c d Cansano, su abruzzoturismo.it.
  19. ^ Giancarlo Scolari e David Campione, Cala il sipario sulla Sulmona-Castel di Sangro, in ferrovie.it, 11 dicembre 2011.
  20. ^ D'Amico (1997), p. 20.
  21. ^ Sulmona-Carpinone: come si uccide una ferrovia, su stagniweb.it.
  22. ^ Binari senza tempo, su fondazionefs.it.
  23. ^ Di Iorio (2006), p. 40.
  24. ^ Riattivata la fermata di Cansano tra Sulmona e Carpinone, su ferrovie.it.
  25. ^ tuttoTRENO, n. 378 p. 10 e n. 380 p. 8.
  26. ^ a b c d e f Archivio comunale.
  27. ^ a b c d e f g h i j k l m n Cronologia dei sindaci, podestà, commissari: Cansano (AQ), su portalestoria.net. URL consultato il 7 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2018).
  28. ^ a b c d e f Dipartimento per gli affari interni e territoriali del Ministero dell'interno, Anagrafe degli amministratori locali e regionali: storia amministrativa dell'ente – Comune di Cansano (AQ), su amministratori.interno.gov.it.
  29. ^ Ecco i sindaci e i consigli comunali eletti, in il Centro, Teramo, 25 aprile 1995, p. 23.
  30. ^ Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'interno, Risultato delle elezioni amministrative del 23 aprile 1995, su elezionistorico.interno.gov.it.
  31. ^ Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'interno, Risultato delle elezioni amministrative del 13 giugno 1999, su elezionistorico.interno.gov.it.
  32. ^ Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'interno, Risultato delle elezioni amministrative del 3 aprile 2005, su elezionistorico.interno.gov.it.
  33. ^ Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'interno, Risultato delle elezioni amministrative del 28 marzo 2010, su elezionistorico.interno.gov.it.
  34. ^ Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'interno, Risultato delle elezioni amministrative del 31 maggio 2015, su elezionistorico.interno.gov.it.
  35. ^ Nasce "Majella United", la nuova squadra di calcio di Campo di Giove e Cansano, su campodigiove.org (archiviato dall'url originale il 4 aprile 2022).

Bibliografia

  • Camera dei deputati, Raccolta degli atti stampati per ordine della Camera, vol. 11, Roma, Tipografia della Camera dei deputati, 1904, ISBN non esistente.
  • Franco Cercone, Cansano. I 38 Paesi del Parco Nazionale della Majella, Pescara, Multimedia Edizioni, 1997, ISBN non esistente.
  • Mauro D'Amico, Campo di Giove. I 38 Paesi del Parco Nazionale della Majella, Pescara, Multimedia Edizioni, 1997, ISBN non esistente.
  • Attilio Di Iorio, La ferrovia Sulmona-Isernia, in I Treni, n. 284, Salò, ETR, 2006, ISBN non esistente.
  • Ernesto Giammarco, Toponomastica abruzzese e molisana, vol. 6 del Dizionario abruzzese e molisano, Roma, Edizioni dell'Ateneo, 1990, ISBN non esistente.
  • Marialuce Latini (a cura di), Guida storico-artistica d'Abruzzo, Pescara, Carsa Edizioni, 2020, ISBN 978-88-501-0389-8.
  • Touring Club Italiano, Guida d'Italia. Abruzzo, Molise, 4ª ed., Milano, Touring Editore, 1979, ISBN 88-365-0017-X.

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