Albona
Albona città | |
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(HR) Labin | |
Veduta della città vecchia | |
Localizzazione | |
Stato | Croazia |
Regione | Istria |
Amministrazione | |
Sindaco | Tulio Demetlika |
Territorio | |
Coordinate | 45°05′N 14°07′E |
Altitudine | 320 m s.l.m. |
Superficie | 72,81 km² |
Abitanti | 11 703 (31-03-2011, Censimento 2011) |
Densità | 160,73 ab./km² |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 52220 |
Prefisso | 052 |
Fuso orario | UTC+1 |
Nome abitanti | Albonesi |
Cartografia | |
Sito istituzionale | |
Albona[1] (in croato Labin) è una città dell'Istria, in Croazia, di circa 11.703 abitanti (di cui 6.884 residenti nel centro storico e nella frazione di Piedalbona).
Situata sulla costa sud-orientale dell'Istria a circa 3 km dal mare ad un'altitudine di 320 m s.l.m., Albona si trova tra la valle del Carpano e la valle degli Olivi, che scende verso il porto.
Albona è il modello meglio conservato in Istria degli antichi abitati formatisi nei molti secoli di vita.
La città attuale è costituita da tre parti, la città vecchia o alta (Stari Grad), la città bassa o Piedalbona (Podlabin), già Pozzo Littòrio d'Arsia, e la località balneare di Portalbona o Porto di Albona (Rabac) situata a circa 5 km dal centro.
Fino al 1947 era parte integrante della provincia di Pola. Albona con Arsia è gemellata, ufficialmente dal 2 marzo 2010, con il comune sardo, già carbonifero del bacino minerario del Sulcis: Carbonia[2].
Storia
Come attestano molte iscrizioni rinvenute, fu importante municipio romano sotto l'Impero, assegnato alla gens Claudia. Numerose testimonianze del periodo romano si conservano nell'atrio del palazzo del Comune.
Unitasi nel 1420 alla Serenissima, costituì un forte baluardo contro l'avanzare delle popolazioni slave e nel 1599 riuscì a ributtare un'invasione degli Uscocchi. Nel 1797 fu assoggettata all'Impero Austro-Ungarico fino al 1918 quando fu annessa al Regno d'Italia. Nel 1945 fu invasa dalle truppe jugoslave che, dopo l'immediata annessione alla Federativa, forzarono l'esodo degli autoctoni italiani. Con la disgregazione della Jugoslavia, nel 1991 fu annessa alla Repubblica di Croazia.
Arte
Cittadina di carattere veneto, possiede vari ricordi del dominio veneziano; fra questi il Duomo, che restaurato nei secoli XVI e XIX, reca sulla facciata un Leone di San Marco del XV secolo, la loggia di stile veneziano, il palazzo Lazzarini ed altri edifici religiosi e civili.
Economia
La città è famosa per i suoi giacimenti di bauxite, marna di cemento e carbon fossile.
% | Ripartizione linguistica (gruppi principali)[3] |
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1,59% | madrelingua bosniaca |
92,62% | madrelingua croata |
3,09% | madrelingua italiana |
Località
Il comune di Albona è diviso in 26 insediamenti (naselja):
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Albonesi celebri
- Mattia Flacio Illirico (Albona 1520 - Francoforte 1575) teologo
- Matteo Giulio Bartoli (Albona 1873 - Torino 1946), linguista e glottologo italiano
- Tomaso Luciani (Albona 1818 - Venezia 1894), patriota risorgimentale italiano
- Giuseppina Martinuzzi (Albona 14 febbraio 1844 - 25 novembre 1925) insegnante, giornalista, agitatrice politica, rivoluzionaria
- Carlo Ravnich (Albona, 31 marzo 1903 – Bordighera, 2 marzo 1996) è stato un generale italiano medaglia d'argento al valor militare.
- Aldo Negri (Albona, 1914 - Rovigno 1944), partigiano
Immagini
Gemellaggi
Note
- ^ Ufficio turistico di Dernis
- ^ Gianfranco Nurra, Arsia, sorella del carbone, in La Nuova Sardegna, 23-02-2010. URL consultato il 04-03-2010.
- ^ Censimento Croazia 2001
- ^ sito del Comune di Manzano
Bibliografia
- Dario Alberi, Istria - storia, arte, cultura, Edizioni LINT, Trieste, 1997 ristampa 2006.
- Mauro Pistis (Luglio - Dicembre 2007). Lettera al Sindaco di Arsia. Il Gazzettino della "Dante" Albonese XII (34): 16.
- Fabio Amodeo, TuttoIstria, Edizioni LINT, Trieste, 1998
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