[go: up one dir, main page]
More Web Proxy on the site http://driver.im/

ITTO20121114A1 - Serratura elettromeccanica anti-shock - Google Patents

Serratura elettromeccanica anti-shock Download PDF

Info

Publication number
ITTO20121114A1
ITTO20121114A1 IT001114A ITTO20121114A ITTO20121114A1 IT TO20121114 A1 ITTO20121114 A1 IT TO20121114A1 IT 001114 A IT001114 A IT 001114A IT TO20121114 A ITTO20121114 A IT TO20121114A IT TO20121114 A1 ITTO20121114 A1 IT TO20121114A1
Authority
IT
Italy
Prior art keywords
solenoid
lock
shock
movable
shaped portion
Prior art date
Application number
IT001114A
Other languages
English (en)
Inventor
Alberto Loreti
Original Assignee
Rielda Serrature Srl
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
Filing date
Publication date
Application filed by Rielda Serrature Srl filed Critical Rielda Serrature Srl
Priority to IT001114A priority Critical patent/ITTO20121114A1/it
Priority to EP13196275.5A priority patent/EP2746502B1/en
Priority to ES13196275.5T priority patent/ES2576488T3/es
Priority to IT000174U priority patent/ITTO20130174U1/it
Priority to CA2836690A priority patent/CA2836690C/en
Priority to US14/135,303 priority patent/US9482033B2/en
Publication of ITTO20121114A1 publication Critical patent/ITTO20121114A1/it

Links

Classifications

    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E05LOCKS; KEYS; WINDOW OR DOOR FITTINGS; SAFES
    • E05BLOCKS; ACCESSORIES THEREFOR; HANDCUFFS
    • E05B47/00Operating or controlling locks or other fastening devices by electric or magnetic means
    • E05B47/0001Operating or controlling locks or other fastening devices by electric or magnetic means with electric actuators; Constructional features thereof
    • E05B47/0002Operating or controlling locks or other fastening devices by electric or magnetic means with electric actuators; Constructional features thereof with electromagnets
    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E05LOCKS; KEYS; WINDOW OR DOOR FITTINGS; SAFES
    • E05BLOCKS; ACCESSORIES THEREFOR; HANDCUFFS
    • E05B47/00Operating or controlling locks or other fastening devices by electric or magnetic means
    • E05B47/06Controlling mechanically-operated bolts by electro-magnetically-operated detents
    • E05B47/0611Cylinder locks with electromagnetic control
    • E05B47/0619Cylinder locks with electromagnetic control by blocking the rotor
    • E05B47/0626Cylinder locks with electromagnetic control by blocking the rotor radially
    • E05B47/063Cylinder locks with electromagnetic control by blocking the rotor radially with a rectilinearly moveable blocking element
    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E05LOCKS; KEYS; WINDOW OR DOOR FITTINGS; SAFES
    • E05BLOCKS; ACCESSORIES THEREFOR; HANDCUFFS
    • E05B47/00Operating or controlling locks or other fastening devices by electric or magnetic means
    • E05B2047/0093Operating or controlling locks or other fastening devices by electric or magnetic means including means for preventing manipulation by external shocks, blows or the like
    • YGENERAL TAGGING OF NEW TECHNOLOGICAL DEVELOPMENTS; GENERAL TAGGING OF CROSS-SECTIONAL TECHNOLOGIES SPANNING OVER SEVERAL SECTIONS OF THE IPC; TECHNICAL SUBJECTS COVERED BY FORMER USPC CROSS-REFERENCE ART COLLECTIONS [XRACs] AND DIGESTS
    • Y10TECHNICAL SUBJECTS COVERED BY FORMER USPC
    • Y10TTECHNICAL SUBJECTS COVERED BY FORMER US CLASSIFICATION
    • Y10T292/00Closure fasteners
    • Y10T292/08Bolts
    • Y10T292/096Sliding
    • Y10T292/1014Operating means
    • Y10T292/1021Motor

Landscapes

  • Physics & Mathematics (AREA)
  • Electromagnetism (AREA)
  • Lock And Its Accessories (AREA)
  • Braking Arrangements (AREA)
  • Surgical Instruments (AREA)
  • Fluid-Damping Devices (AREA)
  • Electromagnets (AREA)

Description

Serratura elettromeccanica anti-shock
DESCRIZIONE
CAMPO TECNICO
La presente invenzione si riferisce al settore delle serrature elettromeccaniche; con questo termine si intendono indicare quelle serrature provviste di un elemento mobile di bloccaggio mosso da un solenoide, a sua volta attivato da un segnale elettrico di sblocco.
STATO DELL'ARTE
Nelle serrature elettromeccaniche l'elemento mobile coopera con elementi operativi della serratura che comandano il chiavistello e che variano a seconda delle tipologie di serrature.
In generale, in queste serrature l'elemento mobile è mantenuto stabilmente in condizione di blocco della serratura grazie ad una molla.
Quando viene impartito il segnale elettrico di sblocco (che può essere generato da una chiave munita di una batteria elettrica o da un circuito elettrico collegato ad un pulsante di comando) al solenoide quest'ultimo agisce sull'elemento mobile portandolo il condizione di sblocco della serratura.
Questa condizione viene mantenuta sino a quando perdura il segnale elettrico che eccita il solenoide; al cessare del segnale elettrico l'elemento mobile viene riportato in condizione di blocco della serratura grazie appunto alla molla ed ivi permane sino ad un nuovo segnale di sblocco.
Il principale obiettivo in questo campo della tecnica è ovviamente quello di realizzare dei dispositivi che siano resistenti ai tentavi di apertura con destrezza mediante shock.
Purtroppo, per via della loro peculiarità, le serrature elettromeccaniche si dimostrano facilmente soggette ad apertura con destrezza mediante shock.
Questa apertura si realizza in diversi casi, quando ad esempio viene applicata una forza impulsiva (colpo con martello o simili o una serie di colpi ravvicinati nel tempo) diretti lungo l'asse dell'elemento mobile comandato dal solenoide che riesce a spostarsi gradualmente con micro movimenti vincendo la forza della sua molla grazie all'attrito del chiavistello perennemente in trazione sull'elemento mobile fino a causare la condizione di apertura o sblocco; oppure quando ad esempio viene applicata una forza impulsiva (colpo con martello o simili o una serie di colpi ravvicinati nel tempo) diretta lungo l'asse dell'elemento mobile comandato dal solenoide e contemporaneamente viene applicata una forza rotativa che grazie all'attrito creato riesce a far spostare gradualmente con micro movimenti l'elemento mobile fino a creare la condizione di apertura o sblocco.
Questi tipi di aperture consentono di richiudere poi le serrature elettromeccaniche senza procurare alcun danno al loro funzionamento ne lasciare segni dell' avvenuta apertura rendendo quindi impossibile accertare che vi sia stata una apertura con destrezza da parte di terzi.
SCOPI E RIASSUNTO DELL’INVENZIONE
E' scopo della presente invenzione superare gli svantaggi dell'arte nota.
In particolare, è scopo della presente invenzione quello di mettere a disposizione una serratura elettromeccanica provvista di accorgimenti atti a prevenire aperture con destrezza mediante shock.
Questi ed altri scopi della presente invenzione sono raggiunti da una serratura incorporante le caratteristiche delle rivendicazioni allegate, le quali formano parte integrante della presente descrizione.
L'idea alla base della presente invenzione è quella di realizzare una serratura elettromeccanica comprendente:
- un solenoide
- un elemento mobile di bloccaggio spostabile dal solenoide in una posizione di sblocco della serratura
- una molla agente su detto elemento mobile per mantenerlo in posizione di blocco della serratura in condizione di solenoide non eccitato.
L'elemento mobile comprende una porzione sagomata anti shock e la serratura comprende un mezzo di impegno per detta porzione sagomata. Detto mezzo di impegno spostandosi interferisce con la porzione sagomata anti shock impedendo lo spostamento dell'elemento mobile di apertura o sblocco della serratura.
In questo modo si superano vantaggiosamente gli inconvenienti legati alle serrature elettromeccaniche note, perché la funzionalità anti shock impedisce di fatto che la serratura dell'invenzione possa essere portata in condizione di sblocco semplicemente grazie all'applicazione di forze impulsive e/o di altro tipo.
Un altro oggetto dell'invenzione è un dispositivo di sicurezza incorporante una serratura secondo invenzione.
Ulteriori scopi e vantaggi della presente invenzione appariranno maggiormente chiari dalla descrizione che segue.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
L'invenzione verrà descritta qui di seguito con riferimento ad esempi non limitativi, forniti a scopo esplicativo e non limitativo nei disegni annessi. Questi disegni illustrano differenti aspetti e forme di realizzazione della presente invenzione e, dove appropriato, numeri di riferimento illustranti strutture, componenti, materiali e/o elementi simili in differenti figure sono indicati da numeri di riferimento similari. Figura 1 illustra un esploso di una prima forma esecutiva di una serratura secondo l'invenzione;
Figura 2 illustra una vista frontale della serratura della figura precedente;
Figure 3 e 4 illustrano due momenti di una apertura con chiave elettronica della serratura di fig. 1;
Figura 5 illustra un dettaglio della serratura delle figure precedenti;
Figura 6 illustra un altro dettaglio della serratura delle figure precedenti;
Figura 7 illustra un tentativo di apertura con destrezza mediante shock della serratura delle figure precedenti ed un ingrandimento di parte della serratura;
Figura 8 illustra una variante della serratura delle figure precedenti;
Figure 9-11 illustrano diverse varianti di parti della serratura delle figure precedenti; Figura 12 illustra un dispositivo di sicurezza incorporante una seconda forma esecutiva della serratura secondo l'invenzione;
Figura 13 illustra una vista in sezione del dispositivo della figura 12 in condizione chiusa o bloccata;
Figure 14 e 15 illustrano due momenti di un primo tipo di apertura del dispositivo delle figure 12,13;
Figure 16 e 17 illustrano due momenti di un secondo tipo di apertura del dispositivo delle figure 12,13;
Figura 18 illustra un tentativo di apertura con destrezza mediante shock del dispositivo delle figure 12-17.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELL'INVENZIONE
Mentre l'invenzione è suscettibile di varie modifiche e costruzioni alternative, alcune forme di realizzazione relative illustrate sono mostrate nei disegni e saranno descritte qui di seguito in dettaglio. Si deve intendere, comunque, che non vi è alcuna intenzione di limitare invenzione alla specifica forma di realizzazione illustrata, ma, al contrario, invenzione intende coprire tutte la modifiche, costruzioni alternative, ed equivalenti che ricadano nell'ambito dell'invenzione come definito nelle rivendicazioni.
L'uso di "ad esempio", "ecc", "oppure" indica alternative non esclusive senza limitazione a meno che non altrimenti indicato. L'uso di "include" significa "include, ma non limitato a " a meno che non altrimenti indicato.
In linea generale, con riferimento a tutte le forme esecutive qui sotto descritte a titolo esemplificativo, il concetto di base dell'invenzione è relativo al fatto che viene prevista una serratura elettromeccanica (1,100) comprendente:
- un solenoide (2,200)
- un elemento mobile (3,300) di bloccaggio spostabile da detto solenoide 2,200 in una posizione di sblocco della serratura (1,100)
- una molla (4,400) agente su detto elemento mobile (3,300) per mantenerlo in posizione di blocco della serratura (1,100) in condizione di solenoide (2,200) non eccitato, in cui l'elemento mobile (3,300) comprende una porzione sagomata anti shock (31, 310, 31', 31", 31'") e la serratura (1,100) comprende un mezzo di impegno (8, 800, 8', 8", 8'") per detta porzione sagomata anti shock, detto mezzo di impegno (8, 800, 8', 8", 8'") essendo spostabile in una posizione di impegno nella quale interferisce con la porzione sagomata anti-shock (31, 310, 31', 31", 31'") al fine di impedire uno spostamento di detto elemento mobile (3,300) in posizione di sblocco della serratura.
Le serrature elettromeccaniche (1 e 100) che verranno descritte tra poco in dettaglio forme esecutive presentano preferibilmente la porzione sagomata anti shock (31, 310, 31', 31", 31'") dell'elemento mobile (3,300) che comprende prime superfici di battuta ed il mezzo di impegno (8, 800, 8', 8", 8'") che comprende seconde superfici di battuta per realizzare una interferenza meccanica tra l'elemento mobile (3,300) ed il mezzo di impegno (8, 800, 8', 8", 8'") stesso, così da impegnare l'elemento mobile (3,300) e trattenerlo nella posizione di blocco della serratura.
Vantaggiosamente l'elemento mobile (3,300) costituisce il nucleo mobile di detto solenoide (2,200) e presenta una forma sostanzialmente cilindrica con due estremità libere, una prima estremità essendo destinata a cooperare con la molla (4,400) e l'opposta estremità essendo provvista di detta porzione sagomata anti shock (31,310,3V ,31" ,31'").
PRIMA FORMA ESECUTIVA
In figura 1 è illustrato un esploso di una prima forma esecutiva di una serratura secondo l'invenzione, indicata nel suo complesso con il riferimento 1.
La serratura 1, in questo esempio non limitativo, comprende un solenoide 2 avente un elemento fisso di estremità 21, una molla 4 ed un elemento mobile 3 destinato a scorrere nel solenoide 2 a guisa di nucleo mobile.
La particolare disposizione delle parti fa si che, in condizione di solenoide 2 non eccitato, l'elemento mobile 3 si trova spinto in allontanamento dall'elemento fisso di estremità 21, che funge anche da riscontro per la molla 4.
Quando il solenoide 2 viene eccitato con un segnale elettrico, il campo magnetico che si genera fa si che l'elemento mobile 3 si muova in direzione dell'elemento fisso di estremità 21, comprimendo la molla 4.
Tale situazione viene mantenuta sino al mantenimento della condizione di eccitazione del solenoide 2, cessata la quale la molla 4 spinge nuovamente l'elemento mobile 3 in direzione opposta.
Con riferimento alla fig. 6 l'elemento mobile 3 è provvisto di una porzione sagomata anti shock: in questo esempio l'elemento mobile ha un corpo cilindrico che termina con una testa allargata che ne costituisce, appunto, la porzione sagomata anti shock 31.
L'elemento mobile 3 è montato nel solenoide 2 in modo tale per cui la sua testa allargata 31 aggetta esternamente da quest'ultimo.
La serratura 1 comprende poi un gruppo di comando 5, segnatamente un gruppo elettronico di comando, operativamente connesso al solenoide 2 e a sua volta comprendente una scheda elettronica 51 ed un elemento connettore 52 opzionalmente provvisto di una protezione anti-foratura, come un disco metallico ad elevata durezza o simili.
La serratura 1 comprende inoltre un rotore 6 sostanzialmente cilindrico e cavo, destinato ad alloggiare in condizione montata il solenoide 2 e il gruppo di comando 5.
Sul corpo del rotore 6, sostanzialmente lungo una delle direttrici dello stesso, è ricavata una sede 7 destinata ad alloggiare almeno una, preferibilmente due molle 71 disposte radialmente rispetto al rotore 6.
La serratura comprende poi una barra di fermo 81 conformata in questo esempio a "L" montata in parte nella sede 7 e spinta radialmente (in condizione montata) verso l'esterno dalle molle 71.
La barra di fermo 81 comprende un corpo sostanzialmente cilindrico da cui si diparte una porzione terminale ripiegata, disposta in modo sostanzialmente perpendicolare al corpo.
Il corpo della barra di fermo 81 è destinato ad impedire/consentire la rotazione del rotore 6 a seconda della posizione che assume rispetto alla sede 7 (come verrà descritto in maggior dettaglio tra poco), mentre la porzione terminale ripiegata della barra di fermo 81, disposta in senso radiale, costituisce in questo esempio il mezzo di impegno 8 che coopera con la porzione sagomata anti shock 31, come risulterà evidente tra poco.
L'insieme di parti appena descritto viene alloggiato complessivamente in un blocco fisso o statore 9 ed ivi trattenuto dalla rondella di fermo 10.
Lo statore 9 a tal fine è provvisto di un foro passante 91 sostanzialmente cilindrico in cui viene alloggiato il rotore 6 e di una cava 92 in cui trova posto, in condizione montata, la barra di fermo 81; la cava 92 si estende nel corpo dello statore 9 in direzione radiale dipartendosi dal foro passante 91, come visibile nel dettaglio di fig.
2.
Per comprendere il funzionamento durante l'apertura con una chiave K, si faccia riferimento alle figg. 3 e 4 e per osservare la condizione in cui la serratura 1 è bloccata, si faccia riferimento alla fig.5.
Partendo da quest' ultima condizione si nota che l'elemento mobile 3, sotto l'azione della molla 4, si trova in condizione estratta dal solenoide e sporge sino a trovarsi davanti alla testa 8 della barra di fermo 81.
Quest' ultima è alloggiata nella cava 92 precedentemente descritta e in tale posizione blocca ogni rotazione del rotore 6 rispetto allo statore 9, costituendo un impedimento alla rotazione relativa delle due parti poiché risulta disposta sulla circonferenza di rotazione.
Uno spostamento radiale della barra di fermo 81 è del resto impedito, in questa condizione, dall'elemento mobile 3, che si trova davanti alla porzione terminale 8 della barra 81 e ne impedisce quindi il movimento radiale.
La serratura 1 risulta così bloccata o chiusa.
Quando si vuole aprire la serratura 1 senza forzarla si utilizza la corrispondente chiave K.
La chiave K, che in questo esempio è una chiave elettronica, è munita internamente di un circuito elettronico e di una batteria ed è destinata ad essere connessa all'elemento connettore 52 mediante il quale trasmette un segnale di apertura alla scheda elettronica 51 che viene poi trasmesso come segnale elettrico di sblocco al solenoide 2.
Si fa notare sin d'ora che in talune situazioni in luogo della chiave K potrebbe essere utilizzato un circuito di comando, che agisce sul solenoide, azionabile mediante un pulsante, senza per questo che il principio dell'invenzione si discosti da quanto qui insegnato.
In un'altra forma esecutiva (non illustrata) la chiave K è una chiave tradizionale che quando utilizzata non agisce direttamente sulla serratura in modo meccanico, ma aziona un circuito elettrico di comando che agisce sul solenoide.
Tornando alla fig. 3, in essa si nota la chiave K durante un momento di apertura: in questa figura il segnale elettrico di eccitazione del solenoide 2 è già stato trasmesso e permane sino a quando la chiave K è connessa al connettore 52.
L'eccitazione del solenoide 2 ha comportato lo spostamento in posizione di sblocco dell'elemento mobile 3, che infatti in fig. 3 risulta spostato in tale posizione: esso è infatti arretrato (verso la chiave K) dalla iniziale posizione estesa (cfr. fig. 5) in cui si trovava prima del segnale di sblocco.
Lo spostamento dell'elemento mobile 3 pertanto libera lo spazio necessario al movimento radiale verso il centro della barra di fermo 81, che avviene grazie alla rotazione della chiave K: la rotazione della chiave K provoca infatti la rotazione del rotore 6; la barra di fermo 81, non più ostacolata dell'elemento mobile 3 è libera di spostarsi radialmente verso l'interno fuoriuscendo dalla cava 92 (per effetto della rotazione), spinta in questo senso dalle pareti della cava 92 stessa nel movimento, e venendo alloggiata parzialmente nella cava 7.
II rotore 6, non più impedito dalla barra di fermo 81, è quindi libero di ruotare, sino a portarsi nella configurazione di fig. 4 in cui la serratura è sbloccata o aperta.
Per comprendere i vantaggi della presente invenzione si faccia riferimento alla fig. 7 che mostra un tentativo di apertura con destrezza mediante shock, sventato dalla presente invenzione.
Qualora infatti si volesse aprire con destrezza mediante shock la serratura 1 si dovrebbe far rientrare l'elemento mobile 3, così da liberare lo spazio di manovra radiale della barra di fermo 81 onde sbloccare la rotazione del rotore 6 rispetto allo statore 9.
Tipicamente, per fare ciò, si procede applicando in continuo un momento di rotazione sul rotore 6, ad esempio con un tenditore TI e applicando una forza impulsiva, ad esempio con un martello T2, diretta parallelamente alla direzione di movimento dell' elemento mobile 6, il quale, in assenza degli accorgimenti della presente invenzione vince un poco alla volta attraverso micro movimenti la forza della molla 4, spostandosi nella posizione di sblocco.
L'applicazione continua del momento dato dalla leva o tenditore TI genererebbe così la rotazione del rotore 6 non appena l'elemento mobile si fosse spostato (pur se temporaneamente) nella posizione di sblocco.
Al contrario, grazie alla presenza della porzione sagomata anti shock 31 dell'elemento mobile 3 che interagisce con il mezzo di impegno 8, in una condizione di tentativo di apertura con destrezza mediante shock -come quella appena descrittanon avviene lo sblocco della serratura 1: la porzione sagomata anti shock 31 dell'elemento mobile 3 viene infatti intercettata nel suo spostamento dal mezzo di impegno (l'estremità terminale) 8 della barra di fermo 81 realizzando quindi la funzionalità anti shock.
Per comprendere quest' ultima nel suo complesso, deve essere chiaro che l'applicazione del momento (con il tenditore Tl) genera una piccola rotazione (date le tolleranze dimensionali normali in queste realizzazioni) del rotore 6 nel foro 91; tale piccola rotazione genera, a sua volta, una piccola dislocazione radiale della barra di fermo 81 la cui estremità 8 si muove radialmente verso l'interno, sino ad andare in battuta sul corpo cilindrico dell'elemento mobile 3 che risulta in condizione estesa (essendo il solenoide non eccitato e soggetto quindi alla sola forza della molla 4). Appare quindi chiaro che la successiva applicazione di una forza impulsiva (data ad esempio con il martello T2) non provoca lo spostamento dell'elemento mobile 3 nella posizione di sblocco, perché la testa della barra di fermo 8 interferisce con la testa allargata dell'elemento mobile 3 impedendo il suo spostamento nella posizione di sblocco o apertura.
Sono ovviamente possibili numerose varianti a quanto sino a qui insegnato relativamente a questa prima forma esecutiva.
Una prima variante è illustrata a titolo esemplificativo nella fig. 8 in cui con gli stessi numeri di riferimento sono indicate le stesse parti con la stessa funzione, sulle quali quindi non si toma oltre per esigenze di concisione.
L'unica differenza rispetto alla forma esecutiva prima descritta in occasione delle figg. 1-7 è relativa alla barra di fermo 81 che in questo caso è in forma di un perno cilindrico 81'.
La sede 7 nel rotore 6, prima a fondo cieco, è ora sostituita da una sede 7'passante per permettere al perno 81' di estendersi radialmente in direzione dell'elemento mobile 6.
Le molle 71 sono sostituite dall' unica molla 71' concentrica al perno 81', avente la stessa funzione delle prime.
Il funzionamento è del tutto analogo a quanto sopra descritto e pertanto non ci si sofferma oltre.
Sempre per quanto attiene alle varianti di questa prima forma esecutiva, si faccia adesso riferimento alle figg. 9-11, che mostrano alcuni esempi non limitativi di variazioni alla porzione sagomata anti shock 31', 31", 31'" dell'elemento mobile 3 e corrispondentemente del mezzo di impegno della barra di fermo 81, 81' destinata a cooperare con essa.
In particolare in fig. 9 la porzione sagomata anti shock 31' comprende un risalto anulare aggettante dalla superficie esterna dell'elemento mobile 3 destinata a cooperare con una corrispondente e complementare cava ricavata sulla testa della barra 81 (ma, equivalentemente della barra 81') che costituisce quindi il mezzo di impegno 8'.
In fig. 10 ed 11 invece le porzioni sagomate 31", 31'" comprendono cave anulari ricavate nel corpo dell'elemento mobile 3 e destinate a cooperare con corrispondenti e complementari denti realizzati sulla testa della barra 81 (ma, equivalentemente della barra 8') che costituiscono quindi i mezzi di impegno 8" e 8'".
Ovviamente, come mostrato, la forma delle cave e dei denti così come il loro numero possono cambiare a seconda delle esigenze, essendo ad esempio una (come in fig.
10), due (come in figura 11) o più.
SECONDA FORMA ESECUTIVA
Nelle figg. 12-18 è invece mostrata applicazione della presente invenzione ad una serratura 100 parte di un dispositivo di sicurezza 101 per oggetti.
In particolare il dispositivo di sicurezza 101 è utilizzabile vantaggiosamente per il bloccaggio di oggetti quali manette o armi all'interno di macchine di forze di polizia o per simili utilizzi, quando si vuole evitare che gli oggetti vengano prelevati da personale non autorizzato o da malintenzionati.
Si fa notare sin d'ora che il dispositivo di sicurezza 101 che verrà descritto tra poco costituisce esso stesso un oggetto indipendente della presente invenzione, atto a risolvere il problema qui sopra brevemente descritto.
In fig. 12 è mostrato un esploso del dispositivo 101: esso comprende una serratura 100 comprendente sostanzialmente le stesse parti della serratura 1 sopra descritta, segnatamente:
- un solenoide 200
- un elemento mobile di bloccaggio 300 provvisto di una porzione sagomata anti shock 310, detto elemento mobile di bloccaggio 300 essendo spostabile da detto solenoide 2 in una posizione di sblocco della serratura
- una molla 400 agente su detto elemento mobile 300 per mantenerlo in posizione di blocco della serratura 100 in condizione di solenoide 200 non eccitato;
la serratura 100, in accordo agli insegnamenti della presente invenzione, comprende anche un mezzo di impegno 800 per la porzione sagomata anti shock 310: tale mezzo di impegno 800 è in questo esempio la sede profilata realizzata nel supporto spostabile 810, come visibile chiaramente nella figg. 13.
Tale sede profilata 800 ha una imboccatura più stretta del suo fondo, così da presentare un risalto anulare interno alla sede 800 su cui (come verrà descritto meglio tra poco) va in battuta la porzione sagomata anti shock 310 dell'elemento mobile 300. La sede profilata 800 unitamente al supporto spostabile 810, è infatti mobile in una posizione di impegno nella quale interferisce con la porzione sagomata anti shock 310 per impedire uno spostamento dell'elemento mobile 300 in posizione di sblocco della serratura.
Tornando alla serratura 100, essa, in questo esempio, comprende anche un cilindro con nottolino 102 destinato a ricevere una chiave, preferibilmente una chiave tradizionale.
La serratura 100 comprende poi un comando elettrico (non mostrato) a cui è connesso il solenoide 200 tramite i cablaggi K'; si fa notare sin d'ora che equivalentemente si potrebbe pensare di utilizzare una chiave elettronica K come quella dell'esempio precedente in luogo della chiave tradizionale: in questo caso la serratura 100 sarebbe opportunamente modificata a tal fine, risultando (almeno per quanto concerne la chiave elettronica) sostanzialmente analoga a quella prima descritta.
Tornando al dispositivo di sicurezza 101 esso comprende inoltre una cassa 910 che alloggia le varie parti del dispositivo 101 ed è a tal fine munito di opportune sedi chiuse, quando necessario, da tappi 911, 912.
Più in dettaglio il dispositivo di sicurezza 101 comprende poi:
- ganasce di presa 811 girevolmente associate al supporto spostabile 810
- una prima molla di spinta 812 del supporto spostabile 810 in direzione di uscita dalla cassa 910
- alette di riscontro 913 disposte sulla cassa 910 e destinate a cooperare con le ganasce di presa 811.
Le ganasce di presa 811 sono liberamente girevoli sul supporto spostabile 810 e vengono trattenute in posizione chiusa (ovvero con le estremità libere in battuta l'una sull'altra) per effetto delle alette di riscontro 913 quando il supporto spostabile 810 è ritratto dentro alla cassa 910 e la molla di spinta 812 risulta quindi compressa, come nella configurazione di fig. 13.
Il dispositivo di sicurezza 101 comprende poi
- un catenaccio 220 all'interno del quale è supportato il solenoide 200
- una seconda molla di spinta del catenaccio 220 in direzione del supporto spostabile 810
All' interno del corpo 910 il catenaccio 220 ed il supporto spostabile 810 sono disposti sostanzialmente perpendicolari l'uno all'altro (in corrispondenti sedi o cave), in modo che l'elemento mobile 300 del solenoide 200 che sporge dal catenaccio 220 sia rivolto verso la sede 800 del supporto spostabile 810.
II catenaccio 220, come detto, alloggia il solenoide 200 ed i due sono spostabili insieme all'interno del corpo 910 al fine di consentire l'apertura meccanica del dispositivo 101, come verrà descritto tra poco.
Osservando la fig. 13 si nota il dispositivo 101 in condizione bloccata o "chiusa": in questa condizione il supporto spostabile 810 è trattenuto in condizione di compressione della molla 812 (ovvero rientrato completamente nel corpo 910) dall' elemento mobile 300 che, spinto dalla propria molla 400, fuoriesce completamente dal solenoide 200 ed impegna la sede 800 evitando quindi lo scorrimento del supporto spostabile 810.
In questa condizione, ovviamente, il solenoide non è eccitato.
Le ganasce di presa 811, in questa posizione, sono chiuse per effetto delle alette di riscontro 913 che le trattengono stabilmente Luna in battuta sull'altra: un oggetto eventualmente inserito tra esse (ad esempio un occhiello o simili) non è quindi prelevabile.
In figg. 14 e 15 vengono mostrati due momenti dello sblocco della serratura 100 e quindi dello sblocco del dispositivo 101.
Ritornando brevemente (per chiarezza) alla fig. 13 in essa il dispositivo 101 è in condizione chiusa, si noti che in questa l'elemento mobile 300 è impegnato nella sede sagomata 800 quindi il supporto spostabile 810 non può spostarsi in direzione di estrazione liberando le ganasce 811 le quali pertanto permangono chiuse Luna sull'altra.
In questa condizione, inoltre, la porzione sagomata anti shock dell'elemento mobile 300 è in battuta sul risalto anulare interno alla sede 800, essendo quindi impedito nel movimento in direzione di sblocco.
Con riferimento ora alla fig. 14, per sbloccare la serratura, e quindi il dispositivo 101, è necessario applicare una certa forza F sulle ganasce 811, spingendo, in pratica il supporto 810 in direzione di inserimento nella cassa 910, vincendo quindi la forza della molla: così facendo si libera l'impegno della porzione sagomata anti shock dell'elemento mobile 300 dal risalto anulare interno alla sede 800, centrando in pratica l'elemento mobile 300 nella bocca della sede 800 e liberando il suo movimento di arretramento in condizione di sblocco.
Con riferimento alla fig. 15 viene quindi azionato, mediante comando elettrico il solenoide 200: l'elemento mobile 300 si muove quindi così da vincere la forza della propria molla 400 in direzione di arretramento rispetto alla sede 800, liberando quesL ultima dall'impegno.
Non più trattenuto dall'elemento mobile 300, il supporto 810 è libero di muoversi sotto all'azione della molla 812, spingendo le ganasce 811 verso l'esterno in condizione di disimpegno dalle alete di riscontro 913 e permetendo di prelevare quanto era tra loro bloccato (es. un occhiello di un oggeto, un oggeto stesso, come un'arma, manete, borse o altro ancora).
Vantaggiosamente, qualora non sia disponibile l'apertura elettrica appena descrita, il dispositivo 101 è azionabile anche meccanicamente, come mostrato nelle figg. 16 e 17.
In questo caso, partendo dalla configurazione chiusa della fig. 13 (sulla quale non si torna oltre per esigenze di concisione) viene applicata, per le stesse ragioni prima descrite, la forza F che centra l'elemento mobile 300 nella bocca della sede 800 (cfr. fig.16) onde permetere il disimpegno dell'elemento mobile 300 stesso e lo scorrimento del supporto 810.
In questo caso però, anziché agire con un impulso elettrico di comando sul solenoide, si procede manualmente: il notolino 102 con chiave MK infatti è accoppiato al catenaccio 220, in modo tale per cui ad una rotazione del notolino 102 mediante la chiave corrisponde uno spostamento del catenaccio in direzione di allontanamento dal supporto 810 e, quindi, ad un corrispondente spostamento di tuto il solenoide 200 (che si ricorda essere alloggiato nel catenaccio) e in ultima analisi al disimpegno dell'elemento mobile 300 dal supporto 810 con un conseguente sblocco del dispositivo 101.
Per comprendere adesso la funzionalità anti shock, si faccia riferimento alla fig. 18. Tipicamente un tentativo di apertura con destrezza su questo dispositivo 101 in condizione chiusa o bloccata può essere portato agendo con un utensile (ad es. il martello T2), esercitando una forza impulsiva tesa a far arretrare temporaneamente l'elemento mobile 300 (vincendo la forza della molla 400) per permetere così alla molla 812 di spingere in estrazione (e quindi in condizione di sblocco) il supporto 810 liberando le ganasce 811.
Con riferimento a queste figure, si ricordi che per centrare l'elemento mobile 300 nella sede sagomata 800 è necessario (come descrito poco sopra) spingere il supporto 810 verso la molla 812.
In questo caso, anche applicando la forza impulsiva con l'utensile T2, non si riesce a liberare lo scorrimento verso l'esterno, in posizione di sblocco del supporto 810, che, appunto, è spinto in direzione contraria, verso la molla 812 per liberare l'arretramento dell'elemento mobile 300.
Viceversa, se non si spinge il supporto 810 verso la molla 812, la porzione sagomata 310 anti shock risulta impegnata sul risalto anulare della sede 800, impedendo all'elemento mobile 300 arretramento anche in presenza della forza impulsiva generata dall'utensile T2.
Sono così raggiunti gli scopi sopra menzionati.
Sono poi possibili ancora altre varianti a quanto sin qui insegnato, tutte da ritenersi parte integrante dell'invenzione, alla portata del tecnico del ramo alla luce degli insegnamenti sin qui forniti.

Claims (14)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Serratura elettromeccanica (1,100) comprendente: - un solenoide (2,200) - un elemento mobile (3,300) di bloccaggio spostabile da detto solenoide (2,200) in una posizione di sblocco della serratura (1,100) - una molla (4,400) agente su detto elemento mobile (3,300) per mantenerlo in posizione di blocco della serratura (1,100) in condizione di solenoide (2,200) non eccitato caratterizzata dal fatto che detto elemento mobile (3,300) comprende una porzione sagomata anti shock (31, 310, 31', 31", 31'") e detta serratura (1,100) comprende un mezzo di impegno (8, 800, 8', 8", 8'") per detta porzione sagomata anti shock, detto mezzo di impegno (8, 800, 8', 8", 8'") è spostabile in una posizione di impegno nella quale interferisce con la porzione sagomata anti shock (31, 310, 31', 31", 31"') al fine di impedire uno spostamento di detto elemento mobile (3,300) in posizione di sblocco della serratura.
  2. 2. Serratura elettromeccanica (1,100) secondo la rivendicazione 1, in cui detta porzione sagomata anti shock (31, 310, 31', 31", 31'") di detto elemento mobile (3,300) comprende prime di battuta e detto mezzo di impegno (8, 800, 8', 8", 8'") comprende seconde superfici di battuta per realizzare una interferenza meccanica tra detto elemento mobile (3,300) e detto mezzo di impegno (8, 800, 8', 8", 8'"), così da impegnare l'elemento mobile (3,300) e trattenerlo nella posizione di blocco della serratura.
  3. 3. Serratura elettromeccanica (1,100) secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui detto elemento mobile (3,300) costituisce il nucleo mobile di detto solenoide (2,200) e presenta una forma sostanzialmente cilindrica con due estremità libere, una prima estremità essendo destinata a cooperare con detta molla (4,400) e l'opposta estremità essendo provvista di detta porzione sagomata anti shock (31, 310, 31', 31", 31'").
  4. 4. Serratura elettromeccanica (1,100) secondo una o più delle rivendicazioni da 1 a 3, in cui detta porzione sagomata anti shock (31,310) comprende una testa allargata di detto elemento mobile (3,300).
  5. 5. Serratura elettromeccanica (1) secondo una o più delle rivendicazioni da 1 a 4, comprendente - un rotore (6) sostanzialmente cilindrico e cavo, destinato ad alloggiare detto solenoide (2) e detto elemento mobile (3) in modo tale per cui una estremità di quest' ultimo provvista di detta porzione sagomata anti shock (31) aggetta esternamente da detto solenoide (2) - un blocco fisso o statore (9) - una barra di fermo (81) spostabile radialmente da e verso una posizione di interferenza tra rotore (6) e statore (9) per abilitare o impedire la rotazione del primo rispetto al secondo.
  6. 6. Serratura elettromeccanica (1) secondo una o più delle rivendicazioni da 1 a 5, comprendente un gruppo di comando (5) elettronico, operativamente connesso al solenoide (2) e a sua volta comprendente una scheda elettronica (51) ed un elemento connettore (52) opzionalmente provvisto di una protezione anti-foratura, detto gruppo di comando essendo alloggiabile in detto rotore (6).
  7. 7. Serratura elettromeccanica (1) secondo una o più delle rivendicazioni da 1 a 6, detta barra di fermo (81) essendo conformata sostanzialmente ad "L" e provvista di una estremità ripiegata comprendente detto mezzo di impegno (8).
  8. 8. Serratura elettromeccanica (1) secondo una o più delle rivendicazioni da 1 a 6, in cui detta barra di fermo (81) è in forma di un perno cilindrico (81').
  9. 9. Serratura elettromeccanica (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detta porzione sagomata anti shock (31', 31", 31'") dell' elemento mobile (3) o alternativamente detto mezzo di impegno (8', 8", 8'") comprendono denti e detto mezzo di impegno (8', 8", 8'") o alternativamente detta porzione sagomata anti shock (31', 31", 31"') dell' elemento mobile (3) comprendono cave complementari a detti denti.
  10. 10. Serratura elettromeccanica (100) secondo una o più delle rivendicazioni da 1 a 4, in cui detto mezzo di impegno (800) comprende una sede profilata realizzata in un supporto spostabile (810) collegato a ganasce di un dispositivo di sicurezza (101), detta sede profilata essendo destinata ad alloggiare detta testa allargata di detto elemento mobile (300).
  11. 11. Serratura elettromeccanica (100) secondo la rivendicazione 10, in cui detta sede profilata (800) presenta un risalto anulare interno atto a porre in battuta detta porzione sagomata anti shock (310) dell'elemento mobile (300).
  12. 12. Dispositivo di sicurezza (101) comprendente una serratura elettromeccanica secondo la rivendicazione 10 o 11, comprendente inoltre: - una cassa esterna (910) - ganasce di presa (811) girevolmente associate ad un supporto spostabile (810) - una prima molla di spinta (812) del detto supporto spostabile (810) in direzione di estrazione dalla cassa (910) - alette di riscontro (913) disposte su detta cassa (910) atte a cooperare con dette ganasce di presa (811) così che dette ganasce di presa (811) sono trattenute in posizione chiusa quando detto supporto spostabile (810) è ritratto dentro alla cassa (910) e la molla di spinta (812) risulta compressa.
  13. 13. Dispositivo di sicurezza (101) secondo la rivendicazione 12, comprendente inoltre: - un catenaccio (220) all'interno del quale è supportato il solenoide (200) spostabile insieme al detto catenaccio (220) detto catenaccio (220) e detto supporto spostabile (810) essendo disposti sostanzialmente perpendicolari l'uno all'altro all' interno del corpo (910), essendo l'elemento mobile (300) del solenoide (200) sporgente dal catenaccio (220) rivolto verso la sede (800) del supporto spostabile (810), ed in cui detto dispositivo di sicurezza comprende inoltre: - una seconda molla di spinta del catenaccio (220) in direzione del supporto spostabile (810)
  14. 14. Dispositivo di sicurezza (101) secondo la rivendicazione 13, comprendente inoltre: - un cilindro con nottolino (102) destinato a ricevere una chiave (MK) - un comando elettrico (Κ') connesso al detto solenoide (200), detto nottolino (102) essendo accoppiato al catenaccio (220) in modo tale per cui ad una rotazione del nottolino (102) mediante chiave (MK) corrisponde uno spostamento del catenaccio in direzione di allontanamento dal supporto spostabile (810) e un corrispondente spostamento del solenoide (200).
IT001114A 2012-12-20 2012-12-20 Serratura elettromeccanica anti-shock ITTO20121114A1 (it)

Priority Applications (6)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT001114A ITTO20121114A1 (it) 2012-12-20 2012-12-20 Serratura elettromeccanica anti-shock
EP13196275.5A EP2746502B1 (en) 2012-12-20 2013-12-09 An anti-shock electromechanical lock
ES13196275.5T ES2576488T3 (es) 2012-12-20 2013-12-09 Cerrojo electromecánico anti-impacto
IT000174U ITTO20130174U1 (it) 2012-12-20 2013-12-11 Serratura elettromeccanica anti-shock
CA2836690A CA2836690C (en) 2012-12-20 2013-12-12 An anti-shock electromechanical lock
US14/135,303 US9482033B2 (en) 2012-12-20 2013-12-19 Anti-shock electromechanical lock

Applications Claiming Priority (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT001114A ITTO20121114A1 (it) 2012-12-20 2012-12-20 Serratura elettromeccanica anti-shock

Publications (1)

Publication Number Publication Date
ITTO20121114A1 true ITTO20121114A1 (it) 2014-06-21

Family

ID=47953618

Family Applications (2)

Application Number Title Priority Date Filing Date
IT001114A ITTO20121114A1 (it) 2012-12-20 2012-12-20 Serratura elettromeccanica anti-shock
IT000174U ITTO20130174U1 (it) 2012-12-20 2013-12-11 Serratura elettromeccanica anti-shock

Family Applications After (1)

Application Number Title Priority Date Filing Date
IT000174U ITTO20130174U1 (it) 2012-12-20 2013-12-11 Serratura elettromeccanica anti-shock

Country Status (5)

Country Link
US (1) US9482033B2 (it)
EP (1) EP2746502B1 (it)
CA (1) CA2836690C (it)
ES (1) ES2576488T3 (it)
IT (2) ITTO20121114A1 (it)

Citations (4)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
DE19704062A1 (de) * 1997-02-04 1998-08-13 Daimler Benz Ag Elektromagnetisch betätigtes Schloß
US20010027671A1 (en) * 2000-01-25 2001-10-11 Davis Paul R. Electronic locking system
WO2004072418A1 (en) * 2003-02-13 2004-08-26 Ilan Goldman Padlock with solenoid
DE102006024063A1 (de) * 2006-05-23 2007-11-29 Drumm Gmbh Schloss mit einem durch einen elektrischmechanisch betätigten Sperrstift verriegelbaren Schließzylinder

Family Cites Families (21)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
IT1297493B1 (it) * 1997-10-03 1999-12-17 Silca Spa Unita' di cilindro e chiave a funzionamento meccatronico per serratura
US6826935B2 (en) * 1997-12-22 2004-12-07 Security People, Inc. Mechanical/electronic lock and key therefor
FI980634A0 (fi) * 1998-03-20 1998-03-20 Abloy Oy Elektromekaniskt cylinderlaos
JP3545646B2 (ja) * 1999-06-11 2004-07-21 株式会社アルファ ロック装置
ES2205952B1 (es) * 1999-07-27 2005-04-16 Talleres De Escoriaza, S.A. Cilindro de cerradura.
US6718806B2 (en) * 2000-01-25 2004-04-13 Videx, Inc. Electronic locking system with emergency exit feature
US6615625B2 (en) * 2000-01-25 2003-09-09 Videx, Inc. Electronic locking system
FR2848168B1 (fr) * 2002-12-06 2005-10-21 Valeo Securite Habitacle Antivol pour vehicule automobile notamment de type electronique
JP4731912B2 (ja) * 2002-12-23 2011-07-27 カバ・アクチエンゲゼルシャフト 施錠装置
DE10328297A1 (de) * 2003-06-23 2005-01-20 Buga Technologies Gmbh Elektromechanischer Schließzylinder
CN100547213C (zh) * 2004-05-12 2009-10-07 朱韵成 使用记忆金属线的电子机械锁及其使用方法
SE0500977L (sv) * 2005-04-29 2006-01-17 Assa Ab Låsanordning samt sätt att montera en låsanordning
US20070044523A1 (en) * 2005-08-26 2007-03-01 Videx, Inc. Lock
US7845202B2 (en) * 2006-09-22 2010-12-07 Assa Abloy Ab Interchangeable electromechanical lock core
US8047031B2 (en) * 2007-12-27 2011-11-01 Utc Fire & Security Americas Corporation, Inc. Lock portion with piezo-electric actuator and anti-tamper circuit
CN101591994B (zh) * 2008-05-28 2012-06-27 罗士夫 微功耗无源电子锁头
ES2331865B1 (es) * 2008-07-15 2010-10-28 Salto Systems, S.L. Mecanismo de embrague aplicable a cilindros electromecanicos de cerraduras.
BR112012018508A2 (pt) * 2010-01-25 2019-09-24 Knock Nlock Ltd fechadura de cilindro de porta
US8973417B2 (en) * 2011-07-15 2015-03-10 Medeco Security Locks, Inc. Electronically-controlled removable core lock
WO2013082711A1 (en) * 2011-12-06 2013-06-13 Magna Closures Inc. Components for active pedestrian safety mechanism
US8720238B1 (en) * 2012-10-29 2014-05-13 Videx, Inc. Electronic access control systems

Patent Citations (4)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
DE19704062A1 (de) * 1997-02-04 1998-08-13 Daimler Benz Ag Elektromagnetisch betätigtes Schloß
US20010027671A1 (en) * 2000-01-25 2001-10-11 Davis Paul R. Electronic locking system
WO2004072418A1 (en) * 2003-02-13 2004-08-26 Ilan Goldman Padlock with solenoid
DE102006024063A1 (de) * 2006-05-23 2007-11-29 Drumm Gmbh Schloss mit einem durch einen elektrischmechanisch betätigten Sperrstift verriegelbaren Schließzylinder

Also Published As

Publication number Publication date
CA2836690A1 (en) 2014-06-20
EP2746502B1 (en) 2016-03-23
ITTO20130174U1 (it) 2014-06-21
US9482033B2 (en) 2016-11-01
CA2836690C (en) 2020-07-21
ES2576488T3 (es) 2016-07-07
US20140183880A1 (en) 2014-07-03
EP2746502A1 (en) 2014-06-25

Similar Documents

Publication Publication Date Title
TWI510701B (zh) 鎖具機構
US20070289342A1 (en) Electronic restraint system
KR20150094653A (ko) 개선된 회전식 차단 장치
ITBS20070012U1 (it) "scatola a tenuta stagna per dispositivi elettrici"
IT201600124504A1 (it) Dispositivo blocco-porta con sistema di sicurezza.
TW201309892A (zh) 外加於門機之煞車釋放裝置
WO2009054395A1 (ja) シリンダ錠の保護装置
JP2014103845A5 (ja) バスダクトプラグインホール保護構造
ITTO20121114A1 (it) Serratura elettromeccanica anti-shock
JP6494500B2 (ja) 錠装置のベース部材およびそれを用いた錠装置
JP6936484B2 (ja) 南京錠および収納容器の施錠装置
US1195808A (en) Mato gbgich
RU2520930C2 (ru) Замок безопасности
US1297284A (en) Lock.
CN109790726B (zh) 锁盒及安全门
WO2008100234A2 (en) Security lock with modified cylindrical insert
US1294462A (en) Door-bolt lock.
JP2009059327A (ja) コネクタロック
IT201900001818U1 (it) Dispositivo o lucchetto di bloccaggio per arma da fuoco
IT201900001214U1 (it) Dispositivo o lucchetto di bloccaggio per arma da fuoco
TW201408849A (zh) 雙鑰匙鎖
US201147A (en) Improvement in seal-locks
CN204225629U (zh) 防误挂锁
US1034998A (en) Padlock.
KR200431812Y1 (ko) 클러치 기능을 갖는 실린더형 레버록의 레버 공회전각도확장장치