La serie iridata era nuovamente supportata dai campionati WRC-2, WRC-3 e dal neonato Trofeo WRC (dedicato alle sole World Rally Car con specifiche 2016[1]) per ogni tappa, mentre il Mondiale Junior (JWRC) si è disputato a turni selezionati.
La stagione 2017 ha visto revisioni sostanziali alle normative tecniche volte a migliorare le prestazioni delle vetture e offrendo alle squadre di un maggior grado di libertà tecnica e design, innalzando il limite di potenza delle auto a 380 CV, che ha portato ad avere vetture dotate di una sofisticata aerodinamica, in particolare sono aumentate notevolmente le dimensioni dell'ala posteriore ed è stata concessa maggior libertà nella zona del diffusore posteriore; inoltre il limite di peso delle auto è stato leggermente abbassato. Per quanto riguarda i partecipanti, Toyota è tornata alle corse con la Yaris WRC[2] affidando la gestione alla squadra finlandese Gazoo Racing Team guidata da Tommi Mäkinen. Anche Citroën si è ripresentata con la C3 WRC dopo un 2016 in vesti non ufficiali. Sempre presenti Hyundai, con la neonata i20 Coupe WRC e M-Sport con la nuova Ford Fiesta WRC, progettata e costruita interamente dalla scuderia britannica, al contrario Volkswagen ha ufficializzato l'addio alle corse a fine 2016.
Sébastien Ogier e il suo co-pilota Julien Ingrassia erano i campioni in carica, mentre la Volkswagen Motorsport, ritiratasi dalle competizioni al termine della stagione 2016, lo era per i costruttori. Per i francesi la stagione 2017 ha visto la riconferma dei titoli piloti e co-piloti per la quinta volta consecutiva, mentre il campionato marche è stato conquistato della scuderia britannica M-Sport (per cui correvano Ogier e Ingrassia) diretta da Malcolm Wilson, alla sua prima affermazione mondiale per entrambi i titoli, vinti con una gara d'anticipo in Galles.[3][4]
La FIA decise di apportare spostamenti e variazioni nel calendario della nuova stagione, al fine di aumentare l'alternanza del fondo sul quale si correva. La decisione è stata presa dopo che sono stati espressi dubbi sul calendario del 2016 che in origine conteneva sei eventi su sterrato consecutivi, seguiti da quattro rally su asfalto. Venne pertanto spostato il Tour de Corse in primavera, inserito come quarta gara del campionato tra i due appuntamenti in terra americana, Argentina e Messico.
A partire da questa stagione vennero omologate le cosiddette vetture WRC Plus (o 2017 Spec), più potenti e dotate di vistose appendici aerodinamiche al fine di assicurare un maggiore grip meccanico e una migliore deportanza, facendo tornare alla mente le auto del defunto gruppo B. Sin dal 2016, alcuni addetti ai lavori espressero dei dubbi in merito alla sicurezza, visto che le velocità medie sarebbero aumentate. Alcuni piloti infine avanzarono l'ipotesi che le nuove auto sarebbero state meno spettacolari e divertenti da guidare, proprio a causa della notevole aderenza al suolo assicurata dai nuovi regolamenti.[7]
La potenza del motore venne aumentata da 300 CV a 380 CV, in accordo con il regolamento delle vetture di classe TC-1 che partecipano al Campionato mondiale Turismo. La coppia massima erogata si aggirava attorno ai 450 Nm.
Il restrittore del turbo venne aumentato da 33mm a 36mm di diametro mentre la pressione rimase fissata in 2,5 bar.
Il peso delle vetture venne ridotto di 25 kg, ritoccando la monoscocca.
Vennero aumentati gli sbalzi all'anteriore e al posteriore, permettendo così di alloggiare appendici aerodinamiche più voluminose. Stesso trattamento fu riservato anche alle fiancate. Regole meno restrittive consentirono inoltre di potenziare il diffusore posteriore sia nella forma che nelle dimensioni e i passaruota, dove furono scavate prese d'aria per i freni molto più efficienti.
Fu reintrodotto anche il differenziale centrale attivo, abolito nel 2010, e per la prima volta fu permesso l'utilizzo di differenziali elettronici.[8][9]
Rispetto alle precedenti stagioni nel 2017 vennero introdotte alcune novità e furono inoltre apportate delle modifiche anche nel regolamento sportivo:
Ogni costruttore poteva schierare sino a un massimo di tre vetture eleggibili a raccogliere punti per la classifica marche, di cui però soltanto le prime due classificate potevano effettivamente marcare i punti.[10]
Le scuderie private non potevano utilizzare vetture in configurazione 2017, le quali potevano essere schierate soltanto dai costruttori ufficiali. Venne inoltre abolito l'obbligo per le scuderie di nominare un pilota principale (nel 2016 il pilota designato doveva disputare necessariamente almeno 10 appuntamenti iridati).[11]
L'ordine di partenza degli equipaggi con priorità P1 (le vetture di classe World Rally Car) è stato leggermente modificato rispetto al 2016 in quanto gli stessi presero il via in accordo con la classifica generale vigente soltanto per la prima giornata (il venerdì) mentre per le restanti due partirono in ordine inverso rispetto alla classifica provvisoria del rally in corso, aggiornata al termine della giornata precedente.[1][12]
Tutti i concorrenti avevano a disposizione gomme fornite da due costruttori in quanto alla Michelin si affiancò la casa anglo-cinese DMACK.[1]
Venne istituito il Trofeo WRC per piloti e co-piloti, dedicato agli equipaggi alla guida di vetture WRC con specifiche tecniche 2016 o precedenti. Il campionato prevedeva un massimo di sette partecipazioni ad altrettanti appuntamenti del calendario (a discrezione dei partecipanti), venendo però considerati soltanto i migliori sei risultati conseguiti.[1][12]
Per il campionato Junior WRC l'organizzatore stipulò un accordo biennale con la M-Sport per l'utilizzo delle Ford Fiesta R2T, prodotte dalla scuderia britannica, abbandonando quindi l'impiego delle Citroën DS3 R3 Max.[1]
Dei costruttori che parteciparono alla precedente stagione soltanto due erano al via del mondiale 2017: Hyundai e M-Sport, mentre Volkswagen annunciò il proprio ritiro a fine campionato 2016[13]. Ci fu inoltre il ritorno di Citroën, reduce da un anno sabbatico, e quello di Toyota, a 18 anni di distanza dall'ultima apparizione ufficiale nel campionato, che fu nel 1999.
M-Sport World Rally Team: la scuderia inglese diretta dall'ex-pilota Malcolm Wilson, riuscì a mettere sotto contratto il quattro volte campione del mondo Sébastien Ogier, conteso sino all'ultimo dagli altri team dopo il clamoroso abbandono di Volkswagen, affiancando al pilota francese l'estoneOtt Tänak, promosso a prima guida dopo un 2016 che lo vide impegnato nella categoria WRC-2[14]; a gennaio 2017 venne inoltre ufficializzato l'ingaggio del galleseElfyn Evans inizialmente in vista del rally di Monte Carlo, consueta tappa di apertura del mondiale rally, al volante di una terza vettura di casa M-Sport sponsorizzata ed equipaggiata dal costruttore di pneumatici DMACK[15]; il pilota britannico disputerà poi l'intera stagione con la vettura numero 3. L'auto impiegata era la nuova Ford Fiesta WRC, costruita interamente nello stabilimento M-Sport in Cumbria, a partire dalla settima serie della compatta americana.
Hyundai Motorsport: la Hyundai confermò come prime guide per il 2017 il belgaThierry Neuville, il neozelandeseHayden Paddon e lo spagnoloDani Sordo[16], puntando decisamente al titolo piloti con Neuville; nella parte finale della stagione venne inserito in squadra anche il norvegeseAndreas Mikkelsen, reduce da alcune gare disputate con Citroën, al quale venne affidata la terza vettura in occasione degli ultimi tre appuntamenti stagionali e con il quale venne inoltre sottoscritto un contratto per le successive due stagioni[17]. L'auto utilizzata dalla casa coreana fu la i20 Coupe WRC, basata sul modello a tre porte della Hyundai i20, segnando quindi un radicale cambiamento anche nella carrozzeria rispetto alla versione a cinque porte utilizzata nel 2016.
Citroën Total Abu Dhabi WRT: il marchio francese ritornò stabilmente a competere per il mondiale dopo un anno di pausa trascorso a testare la nuova vettura, la C3 WRC, stipulando un accordo triennale con il nordirlandeseKris Meeke, vincitore di due prove del mondiale 2016 con una DS3 WRC semi-ufficiale e impegnato nello sviluppo della nuova vettura sin dalle prime battute. Ad affiancare il britannico furono il francese Stéphane Lefebvre e l'irlandeseCraig Breen, i quali si alternarono alla guida della seconda vettura[18]. Una terza auto venne messa a disposizione dell'emiratinoKhalid Al Qassimi a turni selezionati. Verso la metà della stagione venne inoltre ingaggiato Andreas Mikkelsen[19] che sostituì Meeke in Polonia e Lefebvre in altri due appuntamenti, prima di passare definitivamente alla Hyundai.
Toyota Gazoo Racing WRT: la casa giapponese tornò nel mondiale dopo 18 anni dal suo ritiro, avvenuto nel 1999, affidando la gestione sportiva alla scuderia Toyota Gazoo Racing WRT, diretta dall'ex campione Tommi Mäkinen e con sede in Finlandia. La nuova vettura, la Yaris WRC, venne affidata al finlandese Juho Hänninen, già deputato del grande lavoro di sviluppo e test della nuova auto durante tutto il 2016, al quale venne fatto un contratto per tutto il 2017 è un'opzione per la stagione successiva[20]. Ad affiancare Hänninen venne infine ingaggiato il connazionale Jari-Matti Latvala, anch'egli appiedato dal ritiro della Volkswagen, e come test driver venne inserito anche il giovane Esapekka Lappi, fresco vincitore del titolo WRC-2 nel 2016[21], il quale debutterà ufficialmente a bordo della Yaris WRC al rally del Portogallo e disputerà tutti i rimanenti appuntamenti della stagione 2017 su una terza auto.
Il punteggio è sostanzialmente rimasto inalterato rispetto alla passata edizione. Gli unici cambiamenti sono inerenti al punteggio della power stage, dove vengono assegnati 5 punti al vincitore, 4 al secondo, 3 al terzo, 2 al quarto e 1 al quinto.
A partire da questa stagione ogni squadra iscritta al campionato WRC potrà nominare anche più di due vetture eleggibili a raccogliere punti per la classifica marche, fermo restando che soltanto le migliori due classificate marcheranno poi i punti per la classifica costruttori.
Possono partecipare al trofeo soltanto equipaggi che guidino una vettura di classe WRC in configurazione 2016 o precedente. Sono validi i migliori sei risultati ottenuti su sette appuntamenti disputabili.
Per il WRC-2 valeva lo stesso sistema di punteggio del campionato principale; tuttavia erano validi soltanto i migliori sei risultati su sette appuntamenti validi, di cui tre obbligatori: Portogallo, Germania e Gran Bretagna.[31]
Per il WRC-3 vale lo stesso sistema di punteggio degli altri campionati; tuttavia erano validi soltanto i migliori sei risultati su sette appuntamenti disponibili.
Per il JWRC vale lo stesso sistema di punteggio degli altri campionati con l'aggiunta che ogni equipaggio totalizza un punto in più per ogni prova speciale vinta.