Unto Those Who Sin

Nadia è una ragazza che, per vivere, deve lavorare. Ma i suoi magri guadagni di dattilografa vanno a finire tutti nelle tasche di suo padre, un ubriacone impenitente che, un giorno, finisce con lo sparare all'amante della moglie. Volendo sottrarsi a quell'ambiente miserabile e violento, Nadia se ne va da casa e, insieme a Mabel, una sua amica, comincia a frequentare i posti alla moda. Conosce così un milionario che la sposa. Il matrimonio non dura molto: l'uomo, colpito da un infarto, muore lasciando le sue sostanze alla giovane vedova. Lei, adesso, potrebbe scegliere tra i suoi nuovi pretendenti come marito un uomo non ricco ma innamorato di lei. La sua scelta, di cui si pentirà presto, va, invece, a un altro milionario di cui non le interessa nulla e che ha il doppio della sua età. Quando si rende conto del proprio errore, la donna non trova altra soluzione che quella di cercare di liberarsi del marito spingendolo giù da una scogliera. Ma finirà nel precipitare anche lei, cadendo nel baratro con il marito che, con le sue ultime forze, si avvinghia a lei per trascinarla con sé nella morte.

Il film fu prodotto dalla Selig Polyscope Company. Secondo un documento dattiloscritto appartenente alla Selig Collection, il film fu sceneggiato da James Oliver Curwood e "riscritto" da C. B. Hoadley^[1].

Il copyright del film, richiesto dalla Selig Polyscope Co., fu registrato il 23 febbraio 1916 con il numero LP7705^[2]. Distribuito dalla V-L-S-E, il film uscì nelle sale cinematografiche statunitensi il 6 marzo 1916^[1].

Non si conoscono copie ancora esistenti della pellicola che viene considerata presumibilmente perduta^[2].

• (EN) The American Film Institute Catalog, Features Films 1911-1920, University of California Press, 1988 ISBN 0-520-06301-5

• Filmografia della Selig Polyscope

• (EN) Unto Those Who Sin, su IMDb, IMDb.com.  
• (EN) Unto Those Who Sin, su Box Office Mojo, IMDb.com.  
• (EN) Unto Those Who Sin, su AFI Catalog of Feature Films, American Film Institute.  
• (EN) Unto Those Who Sin, su Silent Era.  

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