Suzuki Wagon R+
La Suzuki Wagon R+ è una citycar con carrozzeria monovolume prodotta della casa automobilistica giapponese Suzuki dal 1997 al 2008 in due generazioni.
Suzuki Wagon R+ | |
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Descrizione generale | |
Costruttore | Suzuki |
Tipo principale | Monovolume |
Produzione | dal 1997 al 2008 |
Serie | Prima (1997-1999) Seconda generazione (1999-2008) |
Sostituita da | Suzuki Splash |
Si trattava di una piccola vettura dalle linee particolarmente squadrate, tanto da somigliare a un furgoncino, ma che permetteva in questo modo una grandissima abitabilità rispetto alle dimensioni esterne.
Nel 2000 la casa automobilistica Opel ha prodotto una versione leggermente modificata e ingentilita nella linea da piazzare come modello base del listino, chiamata Opel Agila. Le modifiche erano identificabili solamente nel frontale e in piccole modifiche al portellone posteriore.
Nel 2008 la Suzuki Wagon R+ è stata sostituita dalla Suzuki Splash, anche questa sostanzialmente identica alla seconda generazione della Opel Agila, uscita l'anno prima.
Prima generazione (1997-1999)
modificaPrima serie | |
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Descrizione generale | |
Versioni | Monovolume |
Anni di produzione | 1997-1999 |
Dimensioni e pesi | |
Lunghezza | 3410-3470 mm |
Larghezza | 1575 mm |
Altezza | 1670-1705 mm |
Passo | 2355 mm |
Altro | |
Assemblaggio | Makinohara, Giappone Bogotà, Colombia |
Presentata nel febbraio del 1997 in Giappone con il nome di Wagon R-Wide venne introdotta sui mercati europei dalla fine dello stesso anno con la denominazione Wagon R+ (Plus)[1] Si trattava di una versione più grande e spaziosa della keicar Suzuki Wagon R venduta dal 1993 solo per il mercato giapponese la quale aveva un motore da 660 cm³; la Wagon R+ infatti venne progettata soprattutto per essere esportata nei mercati europei ed asiatici ma la casa decise comunque di commercializzarla anche sul mercato interno.
A differenza della Wagon R la più grande Wagon R+ era più lunga di 1 cm e quindi non rientrava nei parametri delle keicar, la carrozzeria infatti misura 3,41 metri, aveva la scocca più rigida con la sezione frontale riprogettata per i crash test europei[2] ed era equipaggiata con motori più grandi 1.0 K10A e 1.2 K12A: il piccolo 1.0 K10A era un quattro cilindri alimentato a benzina ed aveva una cilindrata di 996 cm³ con distribuzione 16 valvole ed era disponibile in versione aspirata da 65 CV (48 kW) e 88 Nm di coppia massima oppure turbo (disponibile solo in Giappone, Nuova Zelanda e Australia) che erogava 100 CV (74 kW) e 118 Nm. Il 1.0 era abbinato alla trazione anteriore e al cambio manuale a cinque rapporti. Il 1.2 K12A 16V benzina era solo aspirato, aveva una cubatura di 1171 cm³ ed erogava 70 CV (51 kW) e 93 Nm. Il 1.2 era disponibile sia con cambio manuale cinque rapporti che automatico a quattro rapporti ed era l’unico disponibile anche a trazione integrale in Europa abbinato al cambio manuale. La 1.0 Turbo aveva optional anche un kit estetico comprensivo di paraurti sportivi, minigonne e spoiler sul lunotto; con questo kit la lunghezza della vettura era pari a 3,47 metri.
Nel 1998 subì un leggero restyling dove vennero cambiati i paraurti anteriori e posteriori, venne introdotta una nuova calandra con il logo Suzuki incorporato e vennero migliorati i rivestimenti interni. La produzione dei modelli europei e giapponesi termina nel maggio del 1999 in quanto la Suzuki aveva stretto un accordo con la Opel per lo sviluppo congiunto della seconda generazione di Wagon R+ che darà origine anche alla Opel Agila.
Tra il 1999 e il 2001 la vettura è stata costruita anche in Colombia dalla GM Colmotores, venduta come Chevrolet Wagon R+; tale versione era equipaggiata con il motore 1.0 a quattro cilindri aspirato K10A.
In Indonesia è stata venduta come Suzuki Karimun ed è stata prodotta localmente dal 1999 fino al 2006 disponibile con il motore a benzina da 1,0 litri.
Modello cinese
modificaIn Cina è prodotta dal 2004 dalla joint venture Jiangxi Changhe Suzuki Automobile e venduta sia come Suzuki Beidouxing che come Changhe Big Dipper con una gamma motori composta da un 1.0 benzina F10A da 70 cavalli o con il più moderno motore Suzuki K14B da 1,4 litri e 97 cavalli. Dal 2010 viene prodotta una versione a passo lungo (2,485 metri) e carrozzeria allungata a 3,664 metri esclusivamente a marchio Changhe. Dal 2016 la casa cinese produce su licenza anche una variante elettrica denominata Beidouxing X5E con un motore elettrico sincrono trifase da 41 km e una batteria che garantisce 100 km di autonomia.[3] La produzione in Cina termina ufficialmente nel 2018.
Seconda generazione (1999-2008)
modificaSeconda generazione | |
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Descrizione generale | |
Versioni | Monovolume |
Anni di produzione | 1999-2008 |
Dimensioni e pesi | |
Lunghezza | 3500-3545 mm |
Larghezza | 1665–1705 mm |
Altezza | 1620 mm |
Passo | 2360 mm |
Altro | |
Assemblaggio | Esztergom, Ungheria Makinohara, Giappone |
Stessa famiglia | Opel Agila |
La seconda generazione Wagon R+ è stata lanciata nel maggio 1999 in Giappone mentre il modello destinato al mercato europeo viene lanciato nell'estate del 2000 e prodotto nello stabilimento di Esztergom (Magyar Suzuki). La differenza principale tra il modello giapponese e quello europeo sono solo in dettagli estetici e nelle rifiniture interne. La nuova generazione è stata progettata insieme alla Opel dalla quale ne venne derivata la Opel Agila A prodotta nelle fabbriche Opel di Gliwice in Polonia.[4]
Modello giapponese (1999-2008)
modificaIl modello giapponese in vendita dal maggio 1999 aveva adottato la denominazione globale Wagon R+ ed era disponibile con il motore 1.0 quattro cilindri K10A aspirato da 70 cavalli e turbo da 100 cavalli entrambi disponibile unicamente con cambio automatico a quattro rapporti e trazione anteriore o integrale. La Turbo aveva una presa d’aria sul cofano. Nel febbraio del 2000 venne introdotta la versione Limited con paraurti specifici, mascherina a nido d’ape, minigonne, spoiler posteriore e nuovi fari imbruniti.
Nel dicembre 2000 il modello giapponese è stato ribattezzato Wagon R Solio e la gamma si arricchì di allestimento sportivo equipaggiato con il motore 1.3 M13A benzina 16 valvole da 88 cavalli abbinato al cambio automatico quattro rapporti e alla trazione anteriore o integrale. La 1.3 aveva un frontale specifico con fati rettangolari e calandra di dimensioni maggiori oltre a minigonne e spoiler posteriore.
Nel 2002 esce di produzione la 1.0 turbo. Nell'agosto 2003 è stato presentato un lieve restyling e nell'aprile 2004 la Wagon R Solio è stata ribattezzata semplicemente Suzuki Solio, perdendo il nome Wagon R. Nell'agosto 2008 termina la produzione giapponese; sarà sostituita dalla nuova generazione di Suzuki Solio solo nel 2010 e tale modello sarà specifico per il mercato interno e non sarà esportata.
Modello europeo (2000-2006)
modificaIl modello di fabbricazione europea possiede una carrozzeria leggermente più grande rispetto alla prima serie e misura 3500 mm di lunghezza, 1620 mm di larghezza e 1695 mm di altezza, mentre il pianale è una evoluzione della precedente generazione ma irrigidito. Esteticamente presenta un design più morbido privo di spigoli con ampi fanali anteriori e portellone verticale posteriore.[5]
Al debutto il motore disponibile era il 1.3 benzina 16 valvole G13BB erogante 76 cavalli abbinato al cambio manuale a cinque rapporti o automatico a quattro rapporti (trazione anteriore) oppure nella versione a trazione integrale permanente con cambio manuale a cinque rapporti.
Nel settembre 2003 viene presentato un restyling specifico per il mercato europeo dove vengono cambiati i paraurti anteriori e posteriori che presentano una forma più spigolosa, la potenza del motore benzina sale a 94 cavalli e viene riomologato Euro 4 mentre una novità assoluta è il nuovo diesel 1.3 Multijet common rail di origine Fiat 16 valvole che eroga 69 cavalli; tale motore viene identificato dalla sigla DDiS nei listini Suzuki ed è abbinato unicamente al cambio manuale a cinque rapporti e alla trazione anteriore.[6] La produzione europea termina nel 2006 sostituita dalla nuova Suzuki Splash.[7]
Note
modifica- ^ Monovolume in pillole, l'idea Wagon R della Suzuki, su ricerca.repubblica.it, 1º febbraio 1998. URL consultato il 4 dicembre 2021.
- ^ Suzuki Wagon viva lo spigolo, su ricerca.repubblica.it, 12 aprile 1998. URL consultato il 4 dicembre 2021.
- ^ (EN) Changhe Goes Electric With The Beidouxing E, su carnewschina.com, 20 giugno 2016. URL consultato il 4 dicembre 2021.
- ^ Quando l’allieva fa meglio della maestra, su ricerca.repubblica.it, 14 aprile 2004. URL consultato il 4 dicembre 2021.
- ^ Suzuki Wagon R senza spigoli, su ricerca.repubblica.it, 12 marzo 2000. URL consultato il 4 dicembre 2021.
- ^ Suzuki Wagon R+ settembre 2003, su marketpress.info, 5 settembre 2003. URL consultato il 4 dicembre 2021.
- ^ Suzuki rilancia la MPV compatta, è la gemella della Opel Agila, su repubblica.it, 11 luglio 2007. URL consultato il 4 dicembre 2021.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Suzuki Wagon R+
Collegamenti esterni
modifica- Sito ufficiale, su suzuki.co.jp.