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Santo Siorpaes

alpinista e militare italiano

Santo Severino Siorpaes "Salvador" (Cortina d'Ampezzo, 2 maggio 1832Cortina d'Ampezzo, 12 dicembre 1900) è stato un alpinista e militare italiano con cittadinanza austro-ungarica.

Santo Siorpaes
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
Alpinismo
 

Biografia

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Santo nasce a Staulin, piccola frazione di Cortina d'Ampezzo, da Pietro Siorpaes e Rosa Ghedina, primo di cinque figli. La famiglia Siorpaes risulta stanziata nella frazione di Staulin già dalla fine del 1200, e conta diversi marighi della Regola Alta di Lareto, ente di governo territoriale dal medioevo alla Grande guerra. A quel tempo il comune faceva parte dell'Impero austro-ungarico ed era dal 1863, data in cui Paul Grohmann iniziò l'attività alpinistica in Ampezzo, meta estiva prediletta della nobiltà europea. Fin da bambino Siorpaes si dedica alla caccia: la sua abilità nello sparare e la sua conoscenza del territorio lo inducono ad arruolarsi nelle Landwehr ampezzane, dove raggiungerà il grado di tenente.

Nel 1864 inizia a esercitare la professione di guida alpina. Tra i suoi contemporanei nelle dolomiti fu l'unico a praticare questa professione anche al di fuori di esse, infatti fece da guida anche sui monti del vallese (Obergabelhorn, Dent d'Hérens, Cervino), nelle Alpi austriache e nel gruppo dell'Ortles salendo l'Adamello e la Presanella. Nel 1870 diventa Imperial Regio Maestro Stradale o cantoniere a Im Gemärk, ossia il passo Cimabanche.

In prime nozze (1863) sposa Maria Costanza Apollonio (1836-1872), da cui avrà cinque figli: Maria Teresa (1864-1924), Maria Rosa (1866-1949), Pietro (1868-1953), Giovanni (1869-1909) e Filomena (1872-1873). Quest'ultima morirà nel 1873, pochi mesi dopo la morte della madre, mentre Pietro e Giovanni Siorpaes diverranno degni successori del padre come alpinisti. Durante il primo matrimonio si trasferisce da Staulin in località Maion, sempre in Ampezzo. Il 4 giugno 1872, appena due mesi dopo essere rimasto vedovo, Santo si risposa con Rosa Pompanin (1845-1919) da cui avrà altri quattro figli: Costanza (1873-1940), Angelo Serafino (1877-1881), Rachele (1880-1956) e Anna (1883-1936).

Carriera alpinistica

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Già agli inizi degli anni sessanta dell'Ottocento, Siorpaes era una guida alpina affermata e ricercata; nel corso della sua vita sarà ingaggiato da Francis Fox Tuckett, da Paul Grohmann, da Theodor Wundt e da quasi tutti gli altri pionieri dell'alpinismo. La sua prima grande impresa la svolse il 29 agosto 1864 all'età di trentadue anni, quando con gli alpinisti Angelo Dimai, Francesco Lacedelli ormai ultrasessantenne e con il loro committente Paul Grohmann eseguì la prima salita alla Tofana di Rozes. Fu proprio Grohmann a lanciare l'alpinismo in Ampezzo, e fu proprio lui a commissionargli le prime ascese.

Le imprese di Siorpaes si collocano tra il 1864 ed il 1881 e fra queste si contano una trentina di nuove vie di cui 28 "prime ascensioni assolute", non solo nell'ampezzano o nelle vallate circostanti, ma anche alle vette delle odierne Svizzera e Austria. All'età di sessant'anni rimaneva una delle guide più ricercate delle Dolomiti. L'alpinista Julius Meurer, fondatore dell'Österreichscher Touristen Klub, riporta che nel 1878 Siorpaes toccò la centoundicesima cima sopra i 3000 m s.l.m. Morì il 12 dicembre 1900 nella sua casa di Maion, piccola frazione d'Ampezzo, d'angina pettorale.

Vette conquistate per primo

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1864

1865

1870

1872

1874

1877

1878

1879

1880

1881

1882

Vie aperte

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Bibliografia

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  • A. Hasse, J.Lehne, Lavaredo - Direttissima. Nuovi Sentieri - Belluno, 2008.
  • A. Gogna, P. Lazzarin, Dolomiti, orizzonte 3000. Panorama Editrice - Trento, 2008.
  • A. Bernard, La nuova guida del Catinaccio. Edizioni Mediterranee - Roma, 2008.
  • V. Mason, Sulle tracce di pionieri e camosci - Vie normali nel Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi. Ed. Versante Sud - 2008.
  • E. Majoni, Santo Siorpaes Salvador (1832-1900). Vita e opere di una guida alpina d'Ampezzo, Tipolitografia Print House - Cortina d'Ampezzo 2004
  • L. Visentini, Sassolungo e Sella. Athesia.
  • F. De Battaglia, L. Marisaldi, Dolomiti - Sentieri di storia e leggenda. Zanichelli Editore - Bologna, 2007.
  • Stefano Ardito, Dolomiti - il grande libro delle pareti. Zanichelli Editore
  • Stefano Ardito, Dolomiti - Giorni Verticali. Edizioni Versante Sud - Milano, 2007.
  • Roberto Ciri, Vie Normali delle Dolomiti: Marmolada. Nordpress Edizioni - 2007.
  • Maurizio Giordani, Marmolada - Parete Sud. Versante Sud Edizioni - Milano 2007.
  • F. Hauleitner, Dolomiti 5 - Sesto, Dobbiaco, Braies. Edizioni Rauther.
  • E. Husler, L. De Franceschi, Pale di San Martino. Tamari Montagna Edizioni, Padova 2006.
  • Giorgio Fontanive, Civetta Moiazza. Bolzano, 1989.
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  • Autori Vari, Dolomiti del Comelico e di Sappada. Nuove Edizioni Dolomiti.
  • Camillo Berti, Dolomiti della Valle del Boite. Nuove Edizioni Dolomiti.
  • L. Visentini, M. Crespan, Gruppo della Civetta. Ed. LVE Cimolais - Athesia, Bolzano 2000.
  • Gilberto Salvatore, Il Teriòl Ladin - Anello del Col di Lana. Cai Livinallongo e Associazioni Culturali Ladine delle Dolomiti di Sella.
  • D.Pianetti, L'avventura dolomitica di Viktor Wolf von Glanvell. Edizioni Ghedina Cortina (premio "Antonio Berti").
  • Gilberto Salvatore, Arabba e il Fodom. Cai Livinallongo.
  • M.Minute, E.Damin, Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi. Danilo Zanetti Editore - 1998.
  • G.Buscaini, S.Metzeltin, Dolomiti - il grande libro delle vie normali. Zanichelli, 1995.
  • G.Dal Mas, B.Tolot, Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi. Edizioni Ghedina Cortina.
  • Dario Fontanive, Falcade e l'alta Val Biois. Edizioni Turismo Veneto.
  • Ivo Rabanser, Sassolungo. Cai-Tci Guida dei Monti d'Italia.
  • De Franceschi, Buscaini, Pale di San Martino Ovest. Cai-Tci Guida dei Monti d'Italia, 2003.
  • P.Rossi, Schiara, Cai-Tci Guida dei Monti d'Italia, 1982.
  • G. Angelini, P. Sommavilla, Pelmo e Dolomiti di Zoldo. Cai-Tci Guida dei Monti d'Italia, 1983.
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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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