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Ordine dell'Aquila rossa

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L'Ordine dell'Aquila Rossa venne fondato il 17 novembre 1705 dal Principe-Ereditario Giorgio Guglielmo di Brandeburgo-Bayreuth. Nel 1792 venne preso dal Regno di Prussia e fu, occasionalmente, la seconda onorificenza prussiana.

Ordine dell'Aquila Rossa
Roter Adlerorden
Stella dell'Ordine dell'Aquila Rossa.
Germania (bandiera)
Principato di Bayreuth, Regno di Prussia, Impero tedesco
TipologiaOrdine cavalleresco statale
MottoSINCERE ET CONSTANTER
Statuscessato
IstituzioneBayreuth, 17 novembre 1705
Primo capoGiorgio Guglielmo di Brandeburgo-Bayreuth
CessazioneBerlino, 9 novembre 1918
Ultimo capoGuglielmo II di Germania
GradiCavaliere di Gran Croce
Cavaliere di I classe
Cavaliere di II classe
Cavaliere di III classe
Cavaliere di IV classe
Medaglia
Precedenza
Ordine più altoOrdine al merito della corona prussiana
Ordine più bassoOrdine della Corona
Nastro dell'ordine
 
Ludwig von Massow con le insegne dell'Ordine

La medaglia venne creata dall'allora principe ereditario Giorgio Guglielmo di Brandeburgo-Bayreuth sul modello di alcune medaglie inglesi che aveva avuto l'occasione di vedere in un suo soggiorno in Gran Bretagna, forse addirittura prendendo spunto dall'Ordine della Giarrettiera. Il margravio pose la festività dell'Ordine il giorno di San Giorgio, suo santo patrono, e rese ereditaria la carica di Gran Maestro ai Margravi di Brandeburgo-Bayreuth. Quando la casata del Brandeburgo-Bayreuth si estinse, come le loro terre, anche l'ordine passò nelle mani del Regno di Prussia (12 giugno 1792) nella persona di Federico Guglielmo II che lo rese un'onorificenza nazionale prussiana.

A partire dal 1810 fu lo stesso Federico Guglielmo II ad apportarvi alcune modifiche espandendo i gradi di concessione da quello originario sino a tre: Cavaliere, Commendatore, Gran Croce. Nel 1830 l'ordine venne aperto alla concessione anche per i non nobili.

Il 26 febbraio 1851 il re Federico Guglielmo IV introdusse delle decorazioni anche per i "non cristiani": dal momento che alcuni appartenenti all'impero ottomano si erano resi meritevoli di conferimento della decorazione, il sovrano pensò per loro di creare una classe apposita di decorazioni che non avesse forma di croce per rispetto verso le altre religioni.

L'Ordine rimase sempre esclusivamente un'onorificenza maschile. L'onorificenza cessò di esistere con il crollo dell'Impero tedesco nel 1918.

L'Ordine era originariamente suddiviso in una sola classe di merito che a partire dal 1810 vennero espanse in 3 classi di benemerenza:

  • Cavaliere di I Classe (Cavaliere di Gran Croce)
  • Cavaliere di II Classe (Commendatore)
  • Cavaliere di III Classe (Cavaliere)

A partire dalla Prima Guerra Mondiale, le classi vennero espanse in

  • Cavaliere di Gran Croce
  • Cavaliere di I Classe (Grand'Ufficiale)
  • Cavaliere di II Classe (Commendatore)
  • Cavaliere di III Classe (Ufficiale)
  • Cavaliere di IV Classe (Cavaliere)
  • Medaglia
Nastri
1792-1810
 
Cavaliere
Nastri
1810-1914
 
Cavaliere di III classe
 
Cavaliere di II classe
 
Cavaliere di I classe
Nastri
dal 1914
 
Medaglia
 
Cavaliere
 
Ufficiale
 
Commendatore
 
Grand'Ufficiale
 
Cavaliere di Gran Croce
Medaglie
 
 
 
 
 
Gradi
Medaglia Cavaliere Ufficiale Commendatore Grand'ufficiale Gran Croce

Insegna

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  • La medaglia consiste sin dal 1810 in una croce di San Giorgio bianca inanellata d'oro. Il medaglione centrale rappresenta l'aquila del Brandenburgo con due rami d'alloro tra le zampe ed il monogramma "L.G.", il tutto sovrastato dalla corona reale prussiana. Il 18 ottobre 1861 il Re Guglielmo I, in occasione della sua incoronazione ad Imperatore di Germania, modificò le medaglie apponendovi il monogramma "W.R." (Wilhelmus Rex) oltre al motto SINCERE ET CONSTANTER - sinceramente e costantemente. Nel 1864 venne introdotta anche la speciale decorazione di guerra da abbinarsi al riconoscimento.

Le medaglie a placche dell'ordine per i gradi più alti potevano essere in argento o oro, decorate talvolta con pietre preziose. Alla gran croce, a partire dal 1861, venne anche abbinato un collare in oro da portarsi nelle grandi occasioni, per meriti speciali riconosciuti.

  • Il nastro era bianco attraversato da due strisce arancioni.

Bibliografia

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  • Gustav Adolph Ackermann: Ordensbuch sämmtlicher in Europa blühender und erloschener Orden und Ehrenzeichen. Rudolph & Dieterici, Annaberg 1855.
  • Louis Schneider: Der Rothe Adler-Orden. Hayn, Berlin 1868.
  • Friedrich W. Hoeftmann: Der preußische rothe Adler-Orden und der koenigliche Kronen-Orden. Decker, Berlin 1878.
  • Maximilian Gritzner: Handbuch der Ritter- und Verdienstorden aller Kulturstaaten der Welt. Nachdruck der Ausgabe von 1893. Reprint-Verlag Leipzig, Holzminden 2000, ISBN 3-8262-0705-X, S. 358–373.
  • Jörg Nimmergut: Deutsche Orden 1800–1945. Band 3. Preußen. München 1997.
  • Arnhard Graf Klenau: Die Verleihungen des preußischen Roten Adler Ordens in der ersten und zweiten Klasse von 1810 bis 1854. (= Statistische Ausarbeitungen zur Phaleristik Deutschlands. Band VIII.) PHV, Offenbach 1997, ISBN 3-932543-21-1.
  • Felix Lehmann: Der Rote Adlerorden. Frankfurt am Main 2002. ISBN 3-631-37094-6.

Voci correlate

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Altri progetti

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Controllo di autoritàVIAF (EN133897225 · LCCN (ENn2004042135 · GND (DE4574022-7
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