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NATO Response Force

forza armata di risposta rapida della NATO

La NATO Response Force è la forza di risposta rapida della NATO, costituita nel vertice di Praga del 22 novembre 2002,[1] e composta da unità di terra, marittime, aeree e speciali multinazionali impiegabili in qualsiasi parte del mondo ed in una vasta gamma di operazioni: guerra convenzionale, risposta alle crisi e di difesa collettiva ex art.5 del trattato NATO. Dal 2015 è capace di schierare in zona d'operazioni una grande unità elementare a livello brigata interforze, la Very High Readiness Joint Task Force (VJTF), cosiddetta "spearhead force" (forza "punta di lancia"), entro 5 giorni dall'attivazione.

Stemma della NRF

Il Comando strategico della NRF è gestito dal Supreme Headquarters Allied Powers Europe e viene attivata in seguito alla decisione del Consiglio Nord Atlantico, organo politico dell'Alleanza.

La NRF comprende attualmente fino a 40.000 soldati, con piani di aumentare la sua forza lavoro a oltre 300.000 soldati.

Caratteristiche

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La NRF è capace di fornire una rapida risposta militare alle crisi nascenti, con compiti di difesa collettiva dei paesi membri o in operazioni di risposta ad altre crisi (CRO), ed è basata su un sistema di rotazione in cui le nazioni alleate singolarmente e congiuntamente hanno la responsabilità della componente terrestre, aerea, marittima e di forze speciali per un periodo di 12 mesi. La partecipazione alla NRF è preceduta dalla preparazione delle forze armate della nazione guida (framework nation), seguita dall'addestramento in esercitazione con altre nazioni in forze multinazionali.

Il Comando Strategico è tenuto dal SACEUR (Comandante Supremo degli Alleati in Europa) attraverso il Supreme Headquarters Allied Powers Europe e l'Allied Command Operations (Comando Operazioni Alleate), mentre il Comando Operativo è tenuto alternativamente dall'Allied Joint Force Command Brunssum e Allied Joint Force Command Naples.

È costituita da una forza di 40 000 uomini equipaggiati con materiali di alta tecnologia, in grado di essere dispiegata in qualsiasi parte del mondo nel giro di un mese.[2]

Organizzazione

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Gli assetti forniti alla NRF per il 2016 erano:

Struttura

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La struttura della NRF è così composta:

  • Command and Control : basato su un quartier generale della Joint Task Force dispiegabile.
  • Very High Readiness Joint Task Force (VJTF) : forza ad alta prontezza che può schierarsi ovunque sia necessario con breve preavviso.
  • Initial Follow On Forces Group (IFFG) : forze ad alta prontezza che possono schierarsi al seguito della VJTF, in risposta a una crisi.
  • Response Forces Pool (RFP) : un ampio spettro di capacità militari che comprende comando e controllo, forze di combattimento e unità di supporto, tratte dalle forze nazionali dei membri della NATO e degli alleati non membri.
 
Bersagliere italiano della NATO Response Force, nel 2008

La NATO Response Force è stata mobilitata in diverse occasioni: le Olimpiadi di Atene del 2004, le elezioni in Iraq, gli aiuti umanitari all'Afghanistan, gli aiuti umanitari in occasione dell'uragano Katrina e gli aiuti umanitari al Pakistan in occasione del Terremoto nel subcontinente indiano dell'ottobre 2005.

Nel marzo 2008 alla NATO Response Force si è unita la Finlandia. Le sue forze nel tempo hanno incluso unità di diversi partner non membri della NATO, tra cui Svezia (dal 2013), Ucraina (dal 2014), e Georgia (dal 2015).

Very High Readiness Joint Task Force

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Very High Readiness Joint Task Force.

Nel 2014, in seguito alla Crisi della Crimea, è stato deciso dall'Alleanza di costituire all'interno della NRF, elevata da 25 000 a 40 000 militari, un'unità interforze di rapidissima reazione, la Very High Readiness Joint Task Force (VJTF), cosiddetta "spearhead force" o "punta di lancia".

Si tratta di una brigata di terra multinazionale di 5 000 militari, con forze marittime, aeree e speciali disponibili e con altre due brigate di rinforzo pronte in stand-by, capace di schierare le avanguardie in 2-3 giorni ed il resto in 5 giorni; è il primo dei provvedimenti presi all'interno del nuovo Readiness Action Plan, il piano che designa la dottrina militare NATO alla luce soprattutto del comportamento della Russia in Crimea.

Invasione russa dell'Ucraina del 2022

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Invasione russa dell'Ucraina del 2022.

Le unità assegnate alla NRF sono state utilizzate solo per i soccorsi e la sicurezza in caso di calamità fino al febbraio 2022, quando le truppe russe sono state ammassate ai confini dell'Ucraina, e varie unità assegnate alla NATO Response Force sono state allertate o schierate. L'11 febbraio 2022, una brigata di circa 4 700 soldati dell'82nd Airborne Division dell'esercito statunitense è stata inviata in Polonia[3] mentre uno squadrone del 2nd Cavaly Regiment Stryker Brigade è stato trasferito in Romania dalla Caserma "Rose" di Vilseck.[4] Il 16 febbraio 2022, 8 500 soldati di alcune delle unità statunitensi a disposizione della NATO Response Force sono stati allertati per un possibile dispiegamento a rotazione nell'area di competenza dell'EUCOM.[5]

Il 25 febbraio 2022, 7 000 soldati di una tranche di 8 500, inclusa la 3rd Infantry Division, sono stati schierati in Germania.[6] Per la prima volta in decenni, tre brigate pesanti statunitensi vengono contemporaneamente messe a disposizione dell'EUCOM (3rd Infantry Division, 1st Infantry Division, 82nd Airborne Division).[7] Due quartier generali avanzati, il V Corps e il XVIII Airborne Corps, sono stati insediati rispettivamente a Poznań, in Polonia,[8][9] e a Wiesbaden, in Germania,[10] se dovesse sorgere la necessità di una risposta proporzionata alle minacce per gli Stati membri della NATO.[11]

Dopo il vertice straordinario della NATO, tenuto in modalità virtuale il 25 febbraio 2022, il Segretario generale Jens Stoltenberg ha dichiarato che la leadership dell'Alleanza aveva deciso di schierare parte della NATO Response Force presso i paesi membri dell'Europa orientale[12] e che la Very High Readiness Joint Task Force, guidata dalla Francia, avrebbe fatto parte delle unità inviate.[13] È la prima volta che la NATO Response Force viene attivata[14] mobilitando sino a 40 000 soldati.[13] Vari paesi della NATO hanno richiesto consultazioni urgenti in base all'articolo 4 del Patto Atlantico.[15]

Prima del vertice NATO di Madrid (29-30 giugno 2022), il Segretario generale Jens Stoltenberg ha annunciato il piano per aumentare la NATO Response Force a oltre 300 000 soldati,[16] come poi approvato a conclusione del vertice.[17]

Contemporaneamente tra il mare del Nord e il mar di Norvegia è stata schierata la Cold Responce force, una task force anfibia [18] e per il 2024 la portaerei Garibaldi diviene la nave di bandiera della NATO Response Force. [19].

  1. ^ Dichiarazione del summit di Praga sul sito ufficiale della NATO, su nato.int. URL consultato l'11 novembre 2008.
  2. ^ NATO Response Force sul sito ufficiale della NATO, su nato.int. URL consultato l'11 novembre 2008.
  3. ^ (EN) Caitlin Doornbos, Another 3,000 U.S. troops to deploy to Poland as White House says Russia could invade Ukraine within the week, su stripes.com, 11 febbraio 2022.
  4. ^ (EN) Press Release – U.S. Army Europe and Africa commander visits 2nd Cavalry Regiment Soldiers in Romania, su europeafrica.army.mil, 16 febbraio 2022.
  5. ^ (EN) Jim Garamone, NATO Leader Says Alliance Is Hoping for Best, Preparing for Worst!data=16 febbraio 2022, su defense.gov.
  6. ^ (EN) Meghann Myers, Thousands of US troops deploying for first-ever NATO Response Force activation amid Russia attack, su defensenews.com, 25 febbraio 2022.
  7. ^ (EN) Corey Dickstein, Fort Stewart soldiers deploying to Europe will draw heavy weapons from Army’s stockpile on the Continent for first time, su stripes.com, 2 marzo 2022.
  8. ^ (EN) Rachel Nostrant, V Corps soldiers headed to Europe amid Ukraine invasion, su armytimes.com, 4 marzo 2022.
  9. ^ (EN) Kolasheski Tapped to Lead Newly Reactivated V Corps, su ausa.org, 12 maggio 2022.
  10. ^ (EN) Jim Garamone, More US troops to deploy to Europe, Guardsmen reassigned out of Ukraine, su army.mil, 14 febbraio 2022.
  11. ^ (EN) Andrius Sytas, Russia 'likely' to launch 'limited' military attack against Ukraine, says Estonian intelligence, su yahoo.com, 16 febbraio 2022.
  12. ^ (EN) NATO allies to provide more weapons to Ukraine, Stoltenberg says, su reuters.com, 25 febbraio 2022.
  13. ^ a b (EN) NATO Response Force is being activated, Stoltenberg reveals; its numbers can grow to 40,000, su msn.com, 25 febbraio 2022.
  14. ^ (EN) Oriana Gonzalez, NATO Response Force deploys for first time, su axios.com, 25 febbraio 2022.
  15. ^ (EN) Erin Snodgrass, Multiple Eastern European countries triggered NATO's Article 4. Here's what that means., su businessinsider.com, 26 febbraio 2022.
  16. ^ (EN) NATO to boost troops on high alert to over 300,000 -Stoltenberg, su reuters.com, 27 giugno 2022.
  17. ^ (EN) Madrid Summit ends with far-reaching decisions to transform NATO, su nato.int, 30 giugno 2022.
  18. ^ Maxi-esercitazione Nato con 35mila militari in Norvegia. C’è anche la portaerei italiana Garibaldi, su ilsecoloxix.it.
  19. ^ Taranto, la portaerei «Garibaldi» a ottobre sarà in disarmo, su lagazzettadelmezzogiorno.it.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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