Monte Petrino
Il monte Petrino (412 m s.l.m.) è un rilievo nel comune di Mondragone, sulla cui sommità si trova la Rocca Montis Dragonis, sito archeologico di grande rilevanza, con resti che datano dall'epoca prostostorica al Medioevo (vedi Grotta di Roccia San Sebastiano).
Monte Petrino | |
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Parte nord del Monte Petrino: Colle Cicoli | |
Stato | Italia |
Regione | Campania |
Provincia | Caserta |
Altezza | 412 m s.l.m. |
Catena | Antiappennino campano |
Coordinate | 41°07′49″N 13°53′55″E |
Mappa di localizzazione | |
Monte Petrino | |
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Civiltà | Protostorica, Aurunci, Romani, Medioevo |
Utilizzo | Insediamento |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Comune | Mondragone |
Scavi | |
Date scavi | 2001, 2003,[1] 2005 |
Territorio
modificaIl Monte Petrino si trova nella parte meridionale della catena del monte Massico e a occidente scende ad angolo retto terminando nel colle Cicoli, per circa quattro chilometri. Il monte Petrino si affaccia sull'attuale città di Mondragone, mentre il colle Cicoli sulla distrutta colonia di Sinuessa, i cui resti giacciono coperti da sabbia e acqua da oltre duemila anni.
La parte meridionale del Petrino e dei colli Cicoli si affaccia sul mar Tirreno. Nel territorio del Petrino si trova attualmente la città di Mondragone, mentre i quelli dei colli Cicoli si trovano i resti della distrutta colonia romana di Sinuessa.
Nella pianura di Sinuessa si estende, ancora oggi, il campo Falerno che seguiva i piedi del monte Petrino tino al fiume Savone.
Storia e origine del nome
modificaPetrinum fu il nome che venne dato non solo al monte ma anche al villaggio latino che si estendeva ai suoi piedi e che ospitò nei secoli a venire le costruzioni di origine goto-longobardo-normanno. Fu uno dei primi luoghi, edificati alla base del Petrino, dove i superstiti sinuessani si rifugiarono dopo la distruzione della colonia romana. Punto nevralgico di osservazione per i possibili attacchi dei nemici e di collegamento rapido con la nascente Rocca fortificata. Quest'ultima, costruita successivamente sulla sommità del monte e che ancora oggi, per quel che resta, domina dall'alto la costa di Mondragone.
Cicerone, proprio nelle vicinanze del "Villaggio Petrinum" descriveva la sua villa ove trascorse gran parte del suo tempo: "Nec ea re Petrinum tuum deseram, nam et villa et amoenitas illa commorantis est, non diversorii"[2].
A occidente, nei pressi dell'attuala cava dismessa, si trova un'altra villa dove nei primi anni del XX° secolo è stata scavata la statua prassiteliana chiamata Venere di Sinuessa, oggi custodita nella sala dell’Ercole Farnese del Museo Nazionale di Napoli.
Area archeologica
modificaL'area già negli anni '80 fu ritenuta di estrema importanza archeologica. Tuttavia, solo nel 2001 è stata attuata una prima campagna di scavo condotta dalla Direzione scientifica del Museo civico archeologico Biagio Greco.
La principale area archeologica si trova sulla sommità del monte ed è nota come Montis Dragonis,[3][4] dal nome della rocca medievale che vi si scorge sulla sommità.
Sulle pendici del versante Sud-Est del Monte Petrino, alla quota di circa 190-212 m s.l.m., si trova l'area archeologica nota come "Villaggio dei Ciclamini", dove sono venuti alla luce importanti reperti protostorici, attribuiti agli Aurunci, oltre a resti animali; i ritrovamenti di quest'area risalgono all'Età del Ferro, tra il IX secolo a.C. e il VII secolo a.C..[5]
Gli scavi hanno dimostrato che l'abitato Protostorico si estendeva dalle pendici del monte, dall'area denominata del Villaggio dei Ciclamini, fino alla cima, dove i resti sono stati ritrovati sotto le opere di epoca Medievale; sulla base di questi, sono stati individuate circa 80 capanne di epoca protostorica.
Molti dei reperti ritrovati durante le campagne archeologiche condotte sul Monte Petrino, sono esposti nel Museo civico archeologico Biagio Greco di Mondragone.
Note
modifica- ^ La campagna archeologica del 2003
- ^ Epistulae ad Familiares - Cicerone - 6-9.
- ^ Montis Dragonis
- ^ La Rocca sul sito del FAI
- ^ Associazione Italiana di ArcheoZoologia - Dipartimento di Scienze Archeologiche, Atti del 6º Convegno Nazionale di Archeozoologia, 21-24 maggio 2009, San Romano in Garfagnana - Lucca.
Bibliografia
modifica- Crimaco L. e Sogliani F., Dieci anni di ricerche archeologiche a Mondragone e nel suo territorio (1997-2007), Museo Civico Archeologico “Biagio Greco”, 2007.
- Paolo Peduto, Alfredo Maria Santoro (a cura di), Archeologia dei castelli nell'Europa angioina (secoli XIII-XV), All’Insegna del Giglio, 1º maggio 2011.