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Maria Teresa d'Asburgo-Lorena

regina consorte di Sardegna
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Disambiguazione – Se stai cercando l'omonima duchessa di Teschen, vedi Maria Teresa d'Asburgo-Lorena (1862-1933).

Maria Teresa d'Asburgo-Lorena di Toscana, (nome per esteso: Maria Teresa Francesca Giuseppa Giovanna Benedetta) (Vienna, 21 marzo 1801Torino, 12 gennaio 1855), è stata una principessa austriaca. Nata principessa di Toscana, arciduchessa d'Austria e principessa di Ungheria e Boemia, divenne regina di Sardegna come moglie del re Carlo Alberto.

Maria Teresa d'Asburgo-Lorena
Maria Teresa di Toscana ritratta da Pietro Benvenuti nel 1817, Castello Reale di Racconigi
Regina consorte di Sardegna
In carica27 aprile 1831 –
23 marzo 1849
PredecessoreMaria Cristina di Borbone-Due Sicilie
SuccessoreMaria Adelaide d'Asburgo-Lorena
Principessa consorte di Carignano
In carica30 settembre 1817 –
27 aprile 1831
PredecessoreMaria Cristina di Sassonia
SuccessoreTitolo estinto
Nome completoMaria Teresa Francesca Giuseppa Giovanna Benedetta
TrattamentoSua Maestà
Altri titoliPrincipessa di Toscana
Arciduchessa d'Austria
NascitaVienna, 21 marzo 1801
MorteTorino, 12 gennaio 1855
Sepoltura16 gennaio 1855
Luogo di sepolturaBasilica di Superga, Torino
Casa realeAsburgo-Lorena di Toscana per nascita
Savoia per matrimonio
PadreFerdinando III di Toscana
MadreLuisa Maria Amalia di Borbone-Due Sicilie
Consorte diCarlo Alberto di Savoia
FigliVittorio Emanuele
Ferdinando
Maria Cristina
ReligioneCattolicesimo

Biografia

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Infanzia

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Maria Tersa in tenera età in una miniatura settecentesca

Nacque a Vienna durante l'esilio dei suoi genitori dopo l'invasione bonapartista. Suo padre era Ferdinando III, granduca di Toscana e sua madre la principessa Luisa Maria Amalia di Borbone-Due Sicilie che morì (durante il parto del settimo figlio, nato poi morto) un anno dopo la nascita di Maria Teresa. Prima della Restaurazione del 1814, Ferdinando III fu creato Elettore del secolarizzato arcivescovato di Salisburgo e tutta la famiglia si trasferì a Würzburg,

Matrimonio

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La regina Maria Teresa di Savoia ritratta da Albert Wagner

Il 30 settembre 1817 Maria Teresa sposò Carlo Alberto di Sardegna con benedizione nuziale il 2 ottobre nella Basilica di Santa Maria del Fiore.

Il 2 febbraio 1824 Maria Teresa divenne principessa ereditaria e tornò a Torino, poi a Racconigi, quando re Vittorio Emanuele I presentò al popolo Carlo Alberto come erede presuntivo della Corona.

La giovane (aveva 16 anni il giorno del matrimonio) era ancora profondamente immatura «una ragazza assai carina, con lineamenti appropriati e un sorriso senza malizia. Ma era ancora una bambina: giovane, timida, senza civetteria e quasi impaurita dal sesso. La sera, piuttosto che fare compagnia al marito, preferiva giocare a mosca cieca con le amiche che invitava a palazzo»[1].

 
Maria Teresa in una litografia del 1843

Il 27 aprile 1831 morì re Carlo Felice e i principi di Carignano Carlo Alberto e Maria Teresa salirono al trono.

Regina di Sardegna

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Maria Teresa di Toscana in abiti vedovili

Durante il regno del coniuge, Maria Teresa non si è fatta coinvolgere negli affari di Stato, dedicando il suo tempo esclusivamente alla famiglia e alla spiritualità[2]. È stata descritta come una rigida cattolica, ma anche come una persona spontanea e affettuosa, nonché molto legata alle tradizioni familiari.

Cattolica convinta, fervente sostenitrice dell'unificazione italiana e completamente convertita alla nuova ideologia monarchico-conservatrice che credeva nei controlli e nei contrappesi del potere reale, ebbe una grande influenza sul figlio maggiore.

Ultimi anni e morte

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Dopo la morte in esilio, nel 1849 a Porto, del consorte, la regina madre Maria Teresa non comparve più in pubblico e, nel 1851, si ritirò in Toscana.

Morì il 12 gennaio 1855, soltanto otto giorni prima della nuora e un mese prima del secondogenito. I solenni funerali si svolsero nella Reale Basilica di Superga, dove è sepolta.

Donna profondamente religiosa e conservatrice, fece pressione più volte sul figlio Vittorio Emanuele II, allorquando, dietro spinta di Cavour, il Parlamento Sabaudo si accingeva a ridurre i privilegi ecclesiastici. Era di carattere dolce e affettuoso, con atteggiamenti spontanei e semplici, come risulta dal suo epistolario col padre, granduca di Toscana.

Vincenzo Vela scolpì a ricordo suo e della nuora Maria Adelaide d'Austria, morta pochi giorni dopo, la grande statua di marmo di Carrara che le raffigura inginocchiate in preghiera nel santuario della Consolata a Torino.

Discendenza

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Maria Teresa di Toscana ritratta insieme ai figli Vittorio Emanuele e Ferdinando

Maria Teresa e Carlo Alberto ebbero tre figli:

Ascendenza

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Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Francesco Stefano di Lorena Leopoldo di Lorena  
 
Elisabetta Carlotta di Borbone-Orléans  
Pietro Leopoldo di Toscana  
Maria Teresa d'Asburgo Carlo VI d'Asburgo  
 
Elisabetta Cristina di Brunswick-Wolfenbüttel  
Ferdinando III di Toscana  
Carlo III di Spagna Filippo V di Spagna  
 
Elisabetta Farnese  
Maria Ludovica di Borbone  
Maria Amalia di Sassonia Augusto III di Polonia  
 
Maria Giuseppa d'Austria  
Maria Teresa d'Asburgo-Lorena  
Carlo III di Spagna Filippo V di Spagna  
 
Elisabetta Farnese  
Ferdinando I delle Due Sicilie  
Maria Amalia di Sassonia Augusto III di Polonia  
 
Maria Giuseppa d'Austria  
Luisa Maria Amalia di Borbone-Due Sicilie  
Francesco Stefano di Lorena Leopoldo di Lorena  
 
Elisabetta Carlotta di Borbone-Orléans  
Maria Carolina d'Asburgo-Lorena  
Maria Teresa d'Asburgo Carlo VI d'Asburgo  
 
Elisabetta Cristina di Brunswick-Wolfenbüttel  
 

Onorificenze

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  1. ^ Lorenzo del Boca, Savoia boia - L'Italia unita come non ce l'hanno raccontata, Piemme, Marzo 2018.
  2. ^ Si veda la voce "MARIA TERESA d'Asburgo-Lorena, regina di Sardegna" in Enciclopedia Italiana, 1934.

Bibliografia

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  • Guido Vincenzoni, "Vittorio Emanuele II", Casa editrice Moderna, Milano, 1883.
  • Giulio Vignoli, "I Re e le Regine della Nostra Storia", UMI ed., Pisa, 2006.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN42778702 · ISNI (EN0000 0000 5464 1285 · SBN TO0V423737 · BAV 495/67388 · CERL cnp00582332 · LCCN (ENnr97015628 · GND (DE12471482X