Jeremy Larner

Nato a Olean, nello stato di New York, il 20 marzo 1937, si è laureato alla Brandeis University e in seguito ha studiato all'Università della California - Berkeley^[1].

Ha iniziato la sua carriera come giornalista d'inchiesta presso quotidiani e riviste prima di esordire nella narrativa nel 1964 con il romanzo Drive, He said trasposto in pellicola sei anni più tardi da Jack Nicholson^[2].

Tra i numerosi riconoscimenti ottenuti spiccano l'Oscar alla migliore sceneggiatura originale nel 1973 per Il candidato e un Writers Guild of America nel 1972^[3].

È stato il principale speechwriter del senatore Eugene McCarthy nella campagna presidenziale del 1968 contro lo sfidante Lyndon B. Johnson^[4].

• Drive, He said (1964)
• The Answer (1968)

• Rack's Rules (1992)

• My Africa (1989)
• Chicken on Church and other poems (2006)

• Poverty: views from the left con Irving Howe (1962)
• Drogati al magnetofono (The addict in the Street) con Ralph Tefferteller (1964), Milano, Mondadori, 1966 traduzione di Paolo Maranini
• Nobody Knows: Reflections on the McCarthy Campaign of 1968 (1970)

• Yellow 33 (Drive, He Said) (1971) regia di Jack Nicholson
• Il candidato (The Candidate) (1972) regia di Michael Ritchie

• (EN) Edd Applegate, Advocacy Journalists: A Biographical Dictionary of Writers and Editors, The Scarecrow press, 2009, ISBN 978-0-8108-6928-8.

• (EN) Jeremy Larner, su Goodreads.  
• (EN) Jeremy Larner, su IMDb, IMDb.com.  
• (EN) “The Moment of Unreality”: Jeremy Larner on The Candidate (And Much Else), su bkmag.com. URL consultato il 9 gennaio 2018.

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