[go: up one dir, main page]
More Web Proxy on the site http://driver.im/

Il Gazzettino

quotidiano locale di Mestre

Il Gazzettino è un quotidiano fondato nel 1887 a Venezia. Per diffusione è il maggior quotidiano del Triveneto.

Il Gazzettino
Logo
Logo
StatoItalia (bandiera) Italia
Linguaitaliano
Periodicitàquotidiano
Generestampa regionale
Formatotabloid
FondatoreGianpietro Talamini
Fondazione20 marzo 1887
Inserti e allegatiIl Gazzettino illustrato (1921-1941)
Sedevia Torino, 110 - 30172 Mestre
EditoreCaltagirone Editore
Tiratura61 043 (gennaio 2019)
Diffusione cartacea45 371 (gennaio 2019)
Diffusione digitale10 012 (gennaio 2019)
DirettoreRoberto Papetti
VicedirettorePietro Rocchi
Redattore capoVittorino Franchin, Antonello Calia, Ario Gervasutti, Gianluca Salvagno
Sito webwww.gazzettino.it/
 

Dalla fondazione al 1945

modifica

Il Gazzettino è stato fondato il 20 marzo 1887 da Gianpietro Talamini.

Sul giornale per lungo tempo furono pubblicate novelle e romanzi a puntate, e questo contribuì notevolmente alla sua diffusione, inoltre il Talamini per aumentare il numero di lettori, abbassò il costo a 3 lire ed inserì notizie d'interesse comune.

Dai primi anni venti fino al 1963, una delle firme più celebri e popolari fu quella dell'inviato, critico teatrale, cinematografico e musicale Alberto Bertolini, che morì in un incidente stradale mentre era inviato per un servizio.[1][2][3]

Nel 1941 assorbì la testata «Gazzetta di Venezia», che divenne l'edizione pomeridiana del quotidiano. La testata cessò nel 1945.

Dal dopoguerra in poi

modifica

Dal 1944 al 1966 fu azionista, amministratore delegato e presidente della Editoriale San Marco, Augusto De Gasperi, fratello minore di Alcide De Gasperi[4]. Tradizionalmente di orientamento conservatore, il quotidiano fu per molti decenni vicino alle posizioni della Democrazia Cristiana. Dal 1946 al 1959 l'edizione pomeridiana del quotidiano uscì con una propria testata, «Gazzettino sera».

Nel 1977 Il Gazzettino abbandonò la sede storica di Ca' Faccanon a Venezia e si trasferì nella nuova sede di Via Torino a Mestre. Nel 1983 una cordata di imprenditori veneti rilevò la Società Editrice Padana S.p.A., società editrice del quotidiano.

Nel luglio del 2006 il gruppo Caltagirone Editore acquista per 120 milioni il 52% della SEP e sottoscrive un accordo con Edizione Holding per acquistare a 16 euro, tra il 1° e il 31 dicembre 2008, 2.527.152 azioni (pari al 25,76%) della SEP. In totale, Caltagirone Editore deve corrispondere 51 milioni di euro a fronte dei contratti di opzione di acquisto e vendita sottoscritti su un 32,7% del capitale sociale.
Al 31 dicembre 2006 il gruppo Caltagirone Editore ha il 67,21% delle azioni, per una spesa totale di 143,6 milioni di euro.

Edizioni

modifica

Dal 1989, per una ventina d'anni, è uscito in due dorsi: uno nazionale, uguale per tutte le edizioni, e uno locale. L'edizione del lunedì aveva come secondo dorso il fascicolo sportivo Ognisport. Dal 6 ottobre 2009 è passato a un unico dorso che comprende sia la parte nazionale (invariata per tutte le province) sia quella locale, inserita al centro come un fascicolo estraibile. Cambia anche il formato: dal grande e tradizionale formato lenzuolo al più moderno tabloid.

Responsabile del sito internet, attivato nella sua veste attuale il 21 ottobre 2013, è Gianluca Salvagno.

Il Gazzettino stampa ogni giorno oltre 200 pagine per le sue edizioni locali. A partire dagli ultimi trent'anni[Cioè da quando?] opera anche nel resto del Veneto (eccetto a Verona) e in parte del Friuli-Venezia Giulia. Il giornale esce nelle edizioni di:

Direttori dal 1887

modifica
  1. ^ Giancarlo Bo, Il mio gazzettino (PDF), su ordinegiornalisti.veneto.it, ottobre 2012. URL consultato il 14 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 14 maggio 2020).
  2. ^ Recente storia del giornalismo trevigiano e padovano: i legami tra la città del Sile e Padova „Storia del giornalismo trevigiano e padovano: i legami tra la città del Sile e Padova“, su TrevisoToday, 12 dicembre 2016. URL consultato il 14 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 13 dicembre 2016).
  3. ^ Claudio Longhi, Cesco Baseggio, su Archivio Multimediale Attori Italiani, 7 novembre 2011. URL consultato il 14 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 14 maggio 2020).
  4. ^ Un secolo di carta, su Iveser - Istituto veneziano per la storia della Resistenza e della società contemporanea. URL consultato il 14 maggio 2020 (archiviato il 28 aprile 2019).
  5. ^ Alberto Malfitano, Giornalismo fascista - Giorgio Pini alla guida del “Popolo d’Italia” (PDF), su Istituto Nazionale Ferruccio Parri. URL consultato il 14 maggio 2020 (archiviato il 12 maggio 2019).

Bibliografia

modifica
  • Sante Rossetto, Il Gazzettino e la società veneta, Cierre edizioni, Verona 2004.

Collegamenti esterni

modifica