Hartmuth Baldamus
Hartmuth Baldamus (Dresda, 10 agosto 1891 – Sainte-Marie-à-Py, 14 aprile 1917) è stato un militare e aviatore tedesco, che fu un asso dell'aviazione durante la prima guerra mondiale con 18 vittorie accertate. Decorato con la Croce di Cavaliere dell'Ordine di Hohenzollern con spade, la Croce di Cavaliere di seconda classe dell'Ordine reale di Alberto di Sassonia e la Croce di Ferro di prima classe.
Hartmuth Baldamus | |
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Nascita | Dresda, 10 agosto 1891 |
Morte | Sainte-Marie-à-Py, 14 aprile 1917 |
Cause della morte | Caduto in combattimento |
Luogo di sepoltura | Johannisfriedhof Tolkewitz di Dresda |
Dati militari | |
Paese servito | Impero tedesco |
Forza armata | Deutsches Heer |
Corpo | Luftstreitkräfte |
Specialità | Caccia |
Reparto | Jagdstaffel 5 Jagdstaffel 9 |
Anni di servizio | 1914-1917 |
Grado | Leutnant |
Guerre | Prima guerra mondiale |
Campagne | Fronte occidentale (1914-1918) |
Decorazioni | vedi qui |
dati tratti da Above the Lines: The Aces and Fighter Units of the German Air Service, Naval Air Service and Flanders Marine Corps, 1914–1918[1] | |
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Biografia
modificaNacque a Dresda, allora nel Regno di Sassonia, il 10 agosto 1891.[1] Frequentò il liceo a Dresda-Neustadt conseguendo l'abitur nel 1911, e lavorando poi per un anno presso le officine ferroviarie di Dresda.[2] Studio quindi ingegneria meccanica a Monaco di Baviera, Kiel e Dresda.[2] Nell'estate del 1914, si congedò dall'università tecnica di Dresda per completare il corso per pilota d'aeroplano sul campo d'aviazione di Johannisthal, vicino a Berlino.[2] Dopo lo scoppio della prima guerra mondiale fu arruolato nell'esercito, offrendosi volontario per assere assegnato ad una squadriglia aerea a Großenhain.[2] Trasferito ad una Feldflieger-Abteilung sul fronte occidentale, ritornando a Großenhain nell'ottobre del 1914 per terminare l'addestramento al pilotaggio.[2] Con il grado di gefreiter ritorno al fronte il 29 marzo 1915, assegnato alla FFA 20 di Douai.[3] Il 20 settembre 1915 fu nominato leutnant, e verso la fine dell'anno fu insignito della Croce di Cavaliere di seconda classe dell'Ordine reale di Alberto di Sassonia.[1] Conseguì la sua prima vittoria aerea il 15 marzo 1916, raggiungendo la quinta vittoria confermata il 29 luglio, e diventando un asso ancora prima di essere assegnato ad una squadriglia da caccia.[3] Il 27 agosto entrò in servizio presso la Jasta 5, passando alla Jasta 9 all'inizio del mese di novembre.[1] Il 2 dicembre raggiunse le nove vittorie accertate.[1] Quando aveva raggiunto il requisito iniziale per ottenere la concessione della Pour le Mérite, che era stato inizialmente fissato in otto vittorie per i primissimi assi tedeschi, il cosiddetto Fokker Scourge, il requisito fu modificato, e le vittorie richieste divennero 20.[1] L'8 gennaio 1917 fu insignito della prestigiosa Croce di Cavaliere dell'Ordine di Hohenzollern con spade.[1] Il 23 gennaio riprese ad abbattere aerei nemici, raggiungendo le 17 vittorie confermate il 12 aprile 1917. Due giorni dopo, alle 11:40 ore, scontrò in volo con un caccia francese Nieuport 17 pilotato da caporale Simon. Il suo aereo si schiantò al suolo nei pressi di Sainte-Marie-à-Py.[1]
Onorificenze
modificaNote
modificaAnnotazioni
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Fonti
modificaBibliografia
modifica- (EN) Norman Franks, Frank W Bailey e Russell Guest, Above the Lines: The Aces and Fighter Units of the German Air Service, Naval Air Service and Flanders Marine Corps, 1914–1918, London, Grub Street, 1993, ISBN 0-948817-73-9.
- (EN) Norman S. Leach, Cavalry of the Air: An Illustrated Introduction to the Aircraft and Aces of the First World War, Toronto, Dundurn, 2014, ISBN 1-4597-2333-3.
- Luigi Mancini (a cura di), Grande Enciclopedia Aeronautica, Milano, Edizioni Aeronautica, 1936.
- (EN) Greg VanWyngarden, Early German Aces of World War I, Botley, Osprey Publishing Company, 2007, ISBN 1-84176-997-5.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Hartmuth Baldamus
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Hartmuth Baldamus, su The Aerodrome, http://www.theaerodrome.com. URL consultato il 30 marzo 2020.
- (DE) Harmuth Baldamus, su Sächsische Biografïe, http://saebi.isgv.de. URL consultato il 30 marzo 2020.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 125098371 · ISNI (EN) 0000 0000 8640 7573 · GND (DE) 142497967 |
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