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Governo provvisorio panrusso

governo provvisorio (1918-1920)

Il Governo provvisorio panrusso (in russo Временное Всероссийское правительство?, Vremennoe vserossijskoe pravitel'stvo) fu uno stato nato dopo la fine della Repubblica Russa che tentò di farsi riconoscere come il governo legittimo della Russia. Durante la guerra civile russa, il Governo provvisorio panrusso fu il principale centro di governo dell'Armata Bianca con sede ad Omsk in Siberia.

Stato russo
Stato russo - Localizzazione
Stato russo - Localizzazione

     Massima estensione dello Stato Russo (Gennaio 1919)


     Territori reclamati

Dati amministrativi
Nome completoGoverno provvisorio panrusso
Nome ufficialeВременное Всероссийское правительство
Lingue ufficialirusso
Lingue parlatelingua russa e dialetti locali
CapitaleOmsk
Politica
Forma di governoRepubblica
Leader supremo della RussiaAleksandr Vasil'evič Kolčak
Organi deliberativiGoverno provvisorio russo
Nascitasettembre 1918
Causacaduta della Repubblica russa
Fine7 febbraio 1920 con Aleksandr Vasil'evič Kolčak
CausaOccupazione sovietica
Territorio e popolazione
Bacino geograficoAsia
Territorio originaleSiberia
Economia
Valutarublo russo
Commerci conTriplice intesa
Religione e società
Religioni preminentichiesa ortodossa russa
Evoluzione storica
Preceduto daRussia (bandiera) Repubblica russa
Succeduto dabandiera RSFS Russa
Ora parte diRussia (bandiera) Russia

Formato alla fine di settembre 1918, venne costituito attraverso l'unione dei due principali regimi della regione, il Komuč, o Comitato dei membri dell'assemblea costituente, formato soprattutto da membri del Partito Socialista Rivoluzionario e del Partito dei cadetti, e il Governo provvisorio della Siberia autonoma, principalmente composto da politici regionali e funzionari di destra. Il Komuč aveva l'intenzione di rimanere all'interno della Russia e di lottare contro i bolscevichi, mentre il secondo voleva dar vita a uno stato siberiano autonomo, anti-bolscevico.

Le differenze tra i regimi diedero avvio ad una rivalità, sfociata sia in una guerra doganale che in diverse controversie frontaliere. Una conferenza iniziata l'8 settembre 1918 e terminata il 23 sancì l'istituzione di questo Governo come ultimo tentativo di formare un unico governo anti-bolscevico. Ma fu solo un compromesso. Il Komuč acquisì il riconoscimento per l'Assemblea costituente dominata dai socialisti rivoluzionari. Anche se il Komuch abbandonò la sua pretesa di essere l'unico legittimo governo russo, in questo periodo vide l'affermarsi del cosiddetto "direttorio dei cinque".[non chiaro] Era formato da due socialisti rivoluzionari, Nikolaj Avksent'ev e Vladimir Zenzinov, due amministratori,[non chiaro] Vologodskij, politico regionale e capo del Governo provvisorio della Siberia autonoma ed il generale A. G. Boldyrev, e infine dal cadetto Vinogradov.

Nel dicembre 1918 un distaccamento di cosacchi arrestò, Avksent'ev e Zenzinov, il direttorio venne sciolto e l'ex ministro della guerra di Kerenskij, l'ammiraglio Aleksandr Vasil'evič Kolčak, venne nominato governatore di tutta la Russia, assumendo poteri dittatoriali, fino alla sconfitta del gennaio 1920.

Voci correlate

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