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I Gesati erano una popolazione gallica originaria della valle del Rodano, migrata in Gallia cisalpina nel III secolo a.C., a più riprese. Erano famosi perché combattevano completamente nudi con il solo torque al collo.

Nel 225 a.C. i Gesati, guidati da loro due re Concolitano e Aneroesto, figurano, insieme a Boi, Insubri, Taurisci e Taurini, nella coalizione di tribù celtiche che venne sconfitta dai Romani nella Battaglia di Talamone.[1]

Plutarco racconta poi in dettaglio di come i Gesati, sotto la guida di Viridomaro, attraversarono le Alpi provenendo dalla valle del Rodano e sollevarono gli Insubri della Gallia cisalpina. Contro di loro mosse il console Marco Claudio Marcello, che li annientò nella battaglia di Clastidium (1º marzo 222 a.C.)

È tuttavia possibile che il nome Gesati non indicasse uno specifico popolo ma genericamente un tipo di soldati mercenari (da gaesum, sorta di giavellotto, la loro arma caratteristica).

  1. ^ Polibio, Storie, II, 28-31.

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