Gentilizio
Gentilizio deriva dal latino gentilicius, cioè "che concerne la gens", ovvero la stirpe.
In linguistica
modificaIn linguistica, e più precisamente in onomastica, indica correntemente il nome di una famiglia o di una stirpe. Ad esempio Rossi, Biagi, di Savoia, Saxe-Coburg-Gotha e Molnár sono tutti gentilizi (sebbene quelli nobiliari possano anche non essere considerati cognomi in senso stretto). I cosiddetti "cognomi" islandesi in -son e -dóttir non sono invece gentilizi in quanto patronimici.
Nell'onomastica latina
modificaNell'onomastica latina antica, viene chiamato gentilizio il secondo dei tre elementi del nome personale costituito dal praenomen (imposto dai genitori pochi giorni dopo la nascita), dal nomen o gentilizio e dal cognomen o soprannome: ad esempio, nel caso di Gaius Iulius Caesar, il gentilizio Iulius sta ad indicare l'appartenenza alla gens Iulia.
Uso come aggettivo
modificaIn italiano gentilizio si usa anche come aggettivo, nello stesso senso di nobiliare o aristocratico, per esempio nelle espressioni stemmi gentilizi o armi gentilizie, a significare stemmi e armi appartenenti a famiglie con titoli nobiliari.
Falsi amici in lingua francese e spagnola
modificaIn tutta l'area galloromanza e iberoromanza parole derivate da gentilicius indicano il nome degli abitanti della città (quello che nella letteratura linguistica e onomastica italiana è invece l'etnico). La voce spagnola gentilicio (IPA: [xentiˈliθjo]), così come il francese gentilé, sono in realtà dei falsi amici, poiché appunto si usano per indicare gli abitanti di una stessa località.
Voci correlate
modificaCollegamenti esterni
modifica- (EN) nomen, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.