Filago (Italia)
Filago (AFI: [fiˈlaːɡo], Filàgh in dialetto bergamasco[5][6], AFI: [fiˈlak]) è un comune italiano di 3 040 abitanti[2] della provincia di Bergamo in Lombardia.
Filago comune | |
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La parrocchiale dell’Assunta e San Rocco | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Provincia | Bergamo |
Amministrazione | |
Sindaco | Daniele Medici (lista civica) dal 6-6-2016 |
Territorio | |
Coordinate | 45°38′N 9°33′E |
Altitudine | 190 m s.l.m. |
Superficie | 5,42 km² |
Abitanti | 3 040[2] (30-11-2023) |
Densità | 560,89 ab./km² |
Frazioni | Marne[1] |
Comuni confinanti | Bonate Sotto, Bottanuco, Brembate, Capriate San Gervasio, Dalmine, Madone, Osio Sopra, Osio Sotto |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 24040 |
Prefisso | 035 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 016098 |
Cod. catastale | D588 |
Targa | BG |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[3] |
Cl. climatica | zona E, 2 428 GG[4] |
Nome abitanti | filaghesi |
Patrono | santa Maria Assunta e san Rocco |
Giorno festivo | 16 agosto |
Cartografia | |
Posizione del comune di Filago nella provincia di Bergamo | |
Sito istituzionale | |
Situato nell'Isola bergamasca, dista circa 15 chilometri a sud-ovest dal capoluogo orobico.
Storia
modificaI primi insediamenti stabili di una certa consistenza presenti sul territorio comunale risalgono all'epoca romana, quando nella zona a sud del paese cominciò a svilupparsi il borgo di Marne.
Situato alla confluenza del fiume Brembo e del torrente Dordo, era posto in prossimità del Ponte Corvo, inserito nel contesto viario che collegava la città di Bergamo con quella di Milano, situazione che portò non poco giovamento allo sviluppo del paese.
Il termine della dominazione romana fece iniziare un periodo poco favorevole, che coincise con l'arrivo delle orde barbariche le quali, utilizzando per i propri spostamenti la strada presente sul territorio, seminarono il terrore tra gli abitanti.
La situazione si stabilizzò con l'arrivo dei Longobardi (del cui passaggio non sono però rimasti segni tangibili sul territorio di Filago), per poi trovare nuovo sviluppo con l'arrivo dei Franchi nell'VIII secolo, ed il conseguente inizio del periodo medievale. A tale periodo risale il primo documento scritto (anno 976) che attesta l'esistenza di Marne, che risentì di un notevole incremento demografico e crebbe di importanza.
Questo era dovuto al fatto che la strada di collegamento tra Bergamo e Milano riprese importanza, e la zona dominava il passaggio sul ponte Corvo. Anche le mire egemoniche su questa zona aumentarono a dismisura, facendola diventare molto appetita tra le potenti famiglie dell'epoca. Numerose furono allora le fortificazioni, tra le quali spiccava il poderoso castello dotato di torri e di mura che, tuttora esistente, è conosciuto come Castello di Marne.
Su di esso si narrano numerose storie e leggende, tra cui quella che vedrebbe i santi Fermo e Rustico qui tenuti in prigionia prima di essere portati a Verona, dove subirono il martirio.
Logicamente qui si svolsero i principali avvenimenti riguardanti il territorio comunale in epoca medievale: inizialmente gestito dalla famiglia guelfa degli Avogadro, che lo ricevette in gestione dal vescovo di Bergamo, lo consegnò, nel 1398 al ghibellino Gian Galeazzo Visconti al fine di ottenere una sospensione dei violenti combattimenti che interessavano l'intera zona. La tregua durò soltanto sei anni, dal momento che nel 1404 le truppe capitanate da Pandolfo III Malatesta attaccarono e distrussero il castello e le abitazioni circostanti.
La situazione sociale e politica si acquietò con l'avvento della Repubblica di Venezia, avvenuto nel 1428. La Serenissima difatti varò una serie di leggi volte ad eliminare una volta per tutte le diatribe tra le opposte fazioni guelfe e ghibelline, e permise la ricostruzione del castello di Marne, che venne riaffidato alla famiglia degli Avogadro.
Nel frattempo sul territorio comunale avevano cominciato a svilupparsi altri due piccoli borghi, Rodi e Filago. Quest'ultimo in particolar modo assunse i connotati di vero e proprio borgo, che compensavano la sempre minore importanza di Marne. L'origine etimologica di questo nuovo paese è ancora avvolta dal mistero, dato che al riguardo esistono numerose ipotesi: molto suggestiva è quella fornita dallo storico Giovanni Maironi da Ponte, il quale ipotizzava la presenza in tempi remoti di un piccolo lago formato da un'ansa del fiume Brembo, al termine del quale venne a collocarsi il paese di Finislacus (ovvero alla fine del lago).
Più fondata è l'ipotesi, sostenuta dagli abitanti della zona, che l'etimologia del paese derivi dalla sua collocazione all'estremità dell'antico lago Gerundo, da cui il nome latino Finis Lacum (la fine del lago), da cui si origina la modernizzazione Filago.[7]
I secoli successivi non videro eventi di rilievo interessare il territorio comunale, che seguì le sorti politiche del resto della provincia di Bergamo.
I due borghi rimasero tuttavia separati a livello amministrativo fino al 1927, quando furono unificati con il nome di Marne, con sede comunale posta a Filago. A partire invece dal 1957, il paese prese definitivamente il nome attuale di Filago, relegando Marne a semplice frazione.
Simboli
modificaLo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 9 aprile 1974.
Il gonfalone è un drappo partito di azzurro e di bianco.
Monumenti e luoghi d'interesse
modificaNumerosi sono gli edifici degni di nota. In ambito sacro particolare interesse riveste la chiesa parrocchiale di Filago che, dedicata a Santa Maria Assunta e San Rocco, risale al XVI secolo. Inizialmente essa consisteva in una cappelletta dalle ridotte dimensioni, e soltanto verso la fine del XIX secolo fu riedificata nelle nuove dimensioni con l'aggiunta di opere pittoriche di artisti locali. Sempre nel capoluogo è presente anche la chiesa della Madonna di Lourdes, originariamente chiesa parrocchiale dedicata a San Rocco. Risalente al XVI secolo, conserva stucchi di notevole pregio, nonché dipinti ed affreschi recentemente restaurati, unitamente alla struttura stessa.
Nella frazione Marne si trova la chiesa di San Bartolomeo, molto più antica e risalente al XII secolo, tanto da essere citata in documenti del 1186. Tuttavia del nucleo primitivo è visibile soltanto l'abside in stile romanico, dato che la struttura è frutto di rifacimenti avvenuti nel 1558 e, più sostanziale, nel 1904. Durante questi ultimi restauri, però, andarono persi numerosi affreschi, tra cui quelli di Ponziano Loverini. La fisionomia, eseguita su progetto di Elia Fornoni, è in stile neogotico con un rosone posto sulla facciata principale, con all'interno dipinti di buon pregio, tra i quali spicca la Presentazione di Maria al tempio eseguita da Antonio Cifrondi.
Molto particolare è anche il palazzo Agliardi, risalente al XVIII secolo ed appartenuto all'omonima famiglia. Dopo un recente restauro che ha recuperato i numerosi dipinti ed affreschi, è diventato sede municipale. Di poco antecedente è la torre Avogadri, resto delle numerose che costellavano il territorio, risalente al XVII secolo.
Notevole importanza in ambito storico rivestono i resti del sopracitato ponte Corvo, del quale rimangono ancora alcuni resti di muratura di appoggio degli archi, nonché il pilone centrale.
Comunque l'edificio di maggior richiamo è senza dubbio il Castello di Marne'. Situato in una posizione strategica tra Brembo e Dordo,[8] venne costruito in epoca medievale,[8] probabilmente sui resti di un fortilizio di origine romana. Distrutto da Pandolfo Malatesta all'inizio del XV secolo, venne riedificato qualche anno più tardi dalla famiglia Avogadri (o Advocati[8]), alla quale subentrò Bartolomeo Colleoni, che ne fece la sua residenza di campagna. Successivamente passò nelle mani dei Piatti-Donati.[8] Il buono stato di conservazione permette di vedere gran parte della struttura integra, così com'era parecchi secoli fa, con torri merlate, il ponte levatoio ed un parco ancora rigoglioso. La facciata interna sud, le finestre delle facciate esterne e tutte merlature sono tuttavia il frutto di una rielaborazione occorsa agl'inizi del Novecento[8].
Società
modificaEvoluzione demografica
modificaAbitanti censiti[9]
Etnie e minoranze straniere
modificaSecondo le statistiche ISTAT[10] al 31º dicembre 2019 la popolazione straniera residente nel comune era di 233 persone, pari al 7,5% della popolazione. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano al 2019:[10]
Cultura
modificaEventi
modifica- Dal 2003 a Filago si svolge il Filagosto festival, rassegna musicale dedicata alle musica indipendente, "vetrina" per diversi generi: dal rock al reggae, dal pop alla musica elettronica. Nel corso delle sue edizioni, il festival ha visto calcare sul proprio palco gruppi di fama internazionale e nazionale come Alborosie, Ky-Mani Marley, Easy Star All-Stars, Luciano, The Locos, Morgan Heritage, Bushman, Teatro degli Orrori, Zulu, Motel Connection, Tre Allegri Ragazzi Morti, Le Luci della Centrale Elettrica con Giorgio Canali, Ministri, Marta sui Tubi, Brunori SAS, Il Genio, FASK, Jaka and the Fire band, The Styles, Raphael & The Eazy Skankers, Dente, Après La Classe, The Hormonauts, Andrea Rivera, Nobraino, Villa Ada Posse, Super Elastic Bubble Plastic, Lombroso, Jennifer Gentle, Derozer, Peawees, Manges, Yo Yo Mundi, Los Fastidios, Good Vibe Styla e tanti altri.[11][12]
Amministrazione
modificaPeriodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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6 giugno 2016 | in carica | Daniele Medici | lista civica | Sindaco |
Sport
modificaCiclismo
modificaLa società Us Filago sez. ciclismo asd è stata fondata nel 1973 e da oltre dieci anni organizza il Trofeo Carminati e Savoldelli am per la categoria giovanissimi.
Calcio
modificaLa principale squadra di calcio della città è l'U.S. Filago Calcio A.S.D. che milita in Seconda categoria.
Note
modifica- ^ Comune di Filago - Centri abitati e parrocchie, su comune.filago.bg.it. URL consultato il 10 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 10 settembre 2018).
- ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 273, ISBN 88-11-30500-4.
- ^ Il toponimo dialettale è citato nel libro-dizionario di Carmelo Francia, Emanuele Gambarini (a cura di), Dizionario italiano-bergamasco, Torre Boldone, Grafital, 2001, ISBN 88-87353-12-3.
- ^ http://209.85.135.132/search?q=cache:3WsgUg_6wY0J:www.giornaledellisola.it/IsolaSecoli/MED.pdf+medolago+mezzo+lago&cd=1&hl=it&ct=clnk&gl=it[collegamento interrotto]
- ^ a b c d e Contino, Castello di Marne.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 31-12-2019.
- ^ a b Popolazione straniera residente per età e sesso al 31 dicembre 2019
- ^ ricerca.repubblica.it - The Styles e Alborosie star di Filagosto il festival dei giovani, su ricerca.repubblica.it. URL consultato il 21 dicembre 2012.
- ^ Filago, fra rock e reggae: 6 serate di musica, su ecodibergamo.it. URL consultato il 4 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2013).
Bibliografia
modifica- Carlo Perogalli, Enzo Pifferi e Angelo Contino, Castelli in Lombardia, Como, Editrice E.P.I., 1982.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Filago
Collegamenti esterni
modifica- Sito ufficiale, su comune.filago.bg.it.
- Filago (Bergamo), su sapere.it, De Agostini.
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