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Federico Raffaele

zoologo, biologo e accademico italiano

Federico Raffaele (Napoli, 4 giugno 1862Roma, 3 febbraio 1937) è stato uno zoologo e biologo italiano.

Federico Raffaele

Biografia

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Teleostei, illustrazione del 1889

Laureatosi nel 1884 all'Università di Napoli in Scienze naturali[1], membro della Società dei Naturalisti in Napoli di cui fu anche presidente, Federico Raffaele divenne, nel 1898, docente di anatomia comparata e zoologia dell'Università di Palermo e direttore del locale Istituto di Zoologia. Nel 1914 fu nominato professore di zoologia all'Università di Roma, succedendo al professor Antonio Carruccio.[2] Nell'ateneo romano, ove ebbe come collega nell'insegnamento l'eminente biologo Giovanni Battista Grassi, creò un moderno laboratorio, prima del tutto assente.[3] Nel 1935, avendo raggiunto i limiti d'età, lasciò l'insegnamento.[2]

Socio dal 1924 dell'Accademia Nazionale delle Scienze (detta anche Accademia dei XL), e socio straniero della Linnean Society of London, prestigiosa associazione per lo studio e la diffusione della tassonomia e della storia naturale[4], nel 1937, poco prima della morte, divenne socio corrispondente all'Accademia dei Lincei.

È noto per una monografia sulle uova, le larve e gli stadi postlarvali dei Teleostei del Golfo di Napoli[5] e per importanti lavori sull'embriologia dei Pesci e degli Anfibi. È stato uno dei primi in Italia ad utilizzare le metodologie dell'embriologia sperimentale. Direttore dell'Istituto di Zoologia di Roma, ebbe tra i suoi collaboratori Giuseppe Montalenti che fu da lui iniziato allo studio dell'embriologia sperimentale.[6][7]

Collaborò con l'Enciclopedia Italiana per la Biologia e Zoologia, di cui scrisse molte voci, tra le quali Embriologia, Forma ed Istinto.[8][9]

Alla sua morte fu intitolato al suo nome l'Istituto di Zoologia dell'Università romana.[2]

  • La vita del mare, Milano, F. Vallardi, 1896.
  • L'individuo e la specie, Palermo, R. Sandron, 1905; 2ª edizione: Firenze, Ed. Scientifiche Sansoni, 1943.
  • Il concetto di specie in biologia, in Scientia, 1907.
  • Lezioni di zoologia : dette nella Regia Università di Roma dal prof. F. Raffaele : redatte da Chino Venni, Roma, Sampaolesi, 1920.
  • Lezioni di zoologia : anno 1922-1923 : dette nella R. Università di Roma dal prof. F. Raffaele : redatte da Vittorio Ranzi. Roma, Sampaolesi, [1923?].
  • Anatomia, fisiologia, zoologia : ad uso delle scuole medie di secondo grado, Napoli, F. Perrella, 1924.

Altre pubblicazioni

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Traduzioni

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1- Invertebrati, 1926.
2- Pesci, anfibi, rettili, 1927.
  1. ^ Vedi la necrologia scritta da Giuseppe Montalenti in Italian Journal of Zoology, 8: 1,79-80 (riferimenti in Collegamenti esterni).
  2. ^ a b c Sapienza Università di Roma. Dipartimento di Biologia Animale e dell'Uomo. La sede di Zoologia. Cenni storici Archiviato il 17 maggio 2007 in Internet Archive..
  3. ^ Giulio Cotronei, prefazione al volume L'individuo e la specie, di Federico Raffaele, Firenze, Sansoni edizioni scientifiche, 1943, pg. 8.
  4. ^ Enciclopedia Italiana.
  5. ^ Una nota preliminare, dal titolo Uova e larve di Teleostei, fu presentata da Raffaele il 27 marzo 1887 alla "Società di naturalisti" di Napoli e una seconda nota il 25 maggio successivo. Vedi: Bollettino della Società dei naturalisti, anno 1887 [1] dal sito "Internet Archive".
  6. ^ Stefano Canali, Il Comitato nazionale per la biologia [2] Archiviato il 28 marzo 2012 in Internet Archive. Tratto da AA.VV, Per una storia del CNR, vol. 1, Bari Laterza, 2001.
  7. ^ Massimiliano Maja, Giuseppe Montalenti: il genetista, il naturalista, il maestro Copia archiviata, su swif.uniba.it. URL consultato il 6 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 12 febbraio 2007). I sentieri della genetica italiana. Sito Università di Bari.
  8. ^ Origini: la preparazione e la realizzazione della "Grande Treccani", dal sito Treccani.it
  9. ^ Giorgio Bolondi, Federigo Enriques e la sezione di matematica dell'Enciclopedia Italiana [3] dal sito della Facoltà di scienze dell'Università di Trento.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN98832143 · ISNI (EN0000 0000 6939 1274 · SBN RAVV035402 · GND (DE1156929830