Epanterias amplexus
Epanterias amplexus[1] (Cope, 1878) era un dinosauro teropode della famiglia degli Allosauridi, vissuto durante il tardo Giurassico nell'attuale Nord America. Furono in assoluto i più grandi predatori del loro tempo, nonché gli allosauridi di maggiori dimensioni, avendo un peso compreso tra le 3,9 e le 5 tonnellate e una lunghezza di 12,1 metri.
Epanterias amplexus | |
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Illustrazione dei fossili dell'olotipo di Epanterias amplexus | |
Stato di conservazione | |
Fossile | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Reptilia |
Superordine | Dinosauria |
Ordine | Saurischia |
Sottordine | Theropoda |
Superfamiglia | Allosauroidea |
Famiglia | Allosauridae |
Genere | Epanterias Cope, 1878 |
Specie | E. amplexus |
Nomenclatura binomiale | |
Epanterias amplexus |
Il genere è stato istituito in base ai resti dell'animale, consistenti in tre vertebre, un coracoide e parte del metatarso custoditi all'American Museum of Natural History col nome di reperto n° 5767[2].
Stando alle informazioni deducibili dai resti ritrovati, è stato ipotizzato che questi animali misurassero in vita oltre dodici metri di lunghezza, ossia quasi quanto un adulto di Tyrannosaurus rex[3], rispetto al quale dovevano tuttavia essere più snelli e slanciati, pesando al massimo cinque tonnellate. Tale taglia permetteva loro di cacciare prede di dimensioni medio-grandi, dagli stegosauri ai grossi sauropodi.
Edward Drinker Cope, lo scopritore dei fossili di questo dinosauro, in un primo momento pensò di avere a che fare con un sauropode: tuttavia, in seguito, fu dimostrato che si trattava di un teropode a tutti gli effetti.
Nel 1988, il paleontologo Gregory S. Paul riclassificò il materiale scoperto da Cope come appartenente ad un allosauride, in particolare egli ritenne opportuno classificare la specie come Allosaurus amplexus[4], mentre contemporaneamente altri autori e studiosi contestavano l'esistenza stessa di un genere od una specie a sé stanti in base ai pochi resti ritrovati, pensando fosse più giusto parlare di un grosso esemplare di Allosaurus fragilis[5].
Note
modifica- ^ Edward Drinker Cope, A new opisthocoelous dinosaur, in American Naturalist, vol. 12, n. 6, 1878, p. 406.
- ^ Henry Fairfield Osborn, and Mook, Charles C., Camarasaurus, Amphicoelias, and other sauropods of Cope, in Memoirs of the American Museum of Natural History, New Series, vol. 3, n. 3, 1921, pp. 247–387.
- ^ Mickey Mortimer, And the Largest Theropod Is...., su dml.cmnh.org, The Dinosaur Mailing List, 21 luglio 2003. URL consultato l'8 settembre 2007 (archiviato dall'url originale il 25 marzo 2010).
- ^ Gregory S. Paul, Genus Allosaurus, in Predatory Dinosaurs of the World, New York, Simon & Schuster, 1988, pp. 307–313, ISBN 0-671-61946-2.
- ^ Thomas R., Jr. Holtz, Molnar, Ralph E.; and Currie, Philip J., The Dinosauria, a cura di Weishampel, David B.; Dodson, Peter; and Osmólska, Halszka (eds.), 2nd ed., Berkeley, University of California Press, 2004, pp. 71–110, ISBN 0-520-24209-2.
Altri progetti
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Collegamenti esterni
modifica- (EN) Epanterias amplexus, su Fossilworks.org.