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Chtenopteryx

genere di molluschi

Il genere Chtenopteryx (Appellöf, 1890) è un genere di molluschi cefalopodi, unico appartenente alla famiglia Chtenopterygidae[1].

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Chtenopteryx
Chtenopteryx sicula
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
RamoBilateria
SuperphylumProtostomia
(clade)Lophotrochozoa
PhylumMollusca
SubphylumConchifera
ClasseCephalopoda
SottoclasseColeoidea
SuperordineDecapodiformes
OrdineBathyteuthida
SuperfamigliaBathyteuthoidea
FamigliaChtenopterygidae
GenereChtenopteryx
Appellöf, 1890
Specie
Esemplari appena catturati di C. sicula
Evoluzione ontogenetica delle paralarve di C. sicula

Distribuzione e habitat

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Il genere ha distribuzione circumglobale nelle acque tropicali e subtropicali. C. sicula è presente nel mar Mediterraneo dove sono stati catturati i tipi. Sono animali meso e batipelagici che vivono a profondità di 500-1000 metri durante il giorno per spostarsi nei primi 200 metri d'acqua durante le ore notturne seguendo un pattern noto come migrazione nictemerale[2].

Descrizione

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La caratteristica più evidente di questo genere sono le pinne che sono ampie e lunghe quanto tutto il mantello, fuse all'estremità; hanno delle fasce muscolari trasverse dall'aspetto di raggi simili a quelli delle pinne dei pesci che sono uniti da una membrana. Nei giovani e nelle paralarve le pinne sono molto più corte che nell'adulto. Il mantello ha la punta posteriore larga ed arrotondata. I tentacoli e le clave tentacolari sono sottili. I maschi sono privi di ectocotile ma possiedono un grande fotoforo dorsale probabilmente impiegato nel corteggiamento[2].

La taglia massima non supera i 10 cm[2].

Biologia

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Si sa pochissimo sulla biologia di questi cefalopodi[2].

Predatori

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Tra i predatori sono citati Alepisaurus, alalunghe, lampughe e varie specie di Stomiiformes[2].

Tassonomia

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La tassonomia del genere è incerta anche perchè, tranne che C. sicula, le specie sono note per pochissimi individui. Si ritiene che vi siano diverse specie non ancora descritte[2].

  1. ^ (EN) Marshall, Bruce, Chtenopteryx, in WoRMS (World Register of Marine Species). URL consultato il 28 ottobre 2024.
  2. ^ a b c d e f Jereb e Roper, 2010, p. 146

Bibliografia

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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