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Castelfranco di Sopra

centro abitato del comune di Castelfranco Piandoscò (Arezzo, Toscana)

Castelfranco di Sopra è il centro istituzionale e storico del comune italiano di Castelfranco Piandiscò.

Castelfranco di Sopra
capoluogo di Castelfranco Piandiscò
Castelfranco di Sopra – Veduta
Castelfranco di Sopra – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Toscana
Provincia Arezzo
ComuneCastelfranco Piandiscò
Territorio
Coordinate43°37′25″N 11°33′30″E
Altitudine281 m s.l.m.
Superficie37,6 km²
Abitanti3 000[1] (2011)
Densità79,79 ab./km²
Altre informazioni
Cod. postale52020
Prefisso055
Fuso orarioUTC+1
Cod. catastaleC112
TargaAR
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona D, 2 064 GG[3]
Nome abitanticastelfranchesi
Patronosan Tommaso apostolo
Giorno festivo3 luglio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Castelfranco di Sopra
Castelfranco di Sopra

Già comune autonomo fino al 1º gennaio 2014, è stato certificato per la sua particolare struttura urbanistica e architettonica come un de "I borghi più belli d'Italia".

Si trova ai piedi del Pratomagno, lungo la strada provinciale Setteponti, a 45 km dal capoluogo.

All'ingresso del paese si trova la splendida torre del 1300, che insieme alle mura e all'architettura della città, fu progettata da Arnolfo di Cambio.
Nel 1996 Castelfranco ha festeggiato il settimo centenario della sua fondazione.
È sede del Teatro intitolato a Wanda Capodaglio, famosa attrice di prosa che trascorse a Castelfranco gli ultimi anni della propria vita. Dal 1º gennaio 2014 si è unito con il comune di Pian di Scò.[4]

Situato lungo l'antico tracciato che collegava Arezzo a Fiesole, il territorio su cui oggi sorge Castelfranco di Sopra fu occupato in epoca preromana da un insediamento etrusco. Passato sotto il controllo di Roma intorno al III secolo, il territorio subì una intensa urbanizzazione, alimentata dalla costruzione della via consolare Cassia antica.

Alla caduta dell'Impero romano d'Occidente l'area finì sotto la dominazione longobarda, come attestato dai resti di strutture longobarde recentemente rinvenute nei pressi dell'antica Badia di Soffena, databili intorno all'825. Le prime testimonianze scritte riguardo a quest'ultima risalgono ai primi decenni dell'XI secolo, ed inquadrano la Badia di Soffena nel circuito culturale-religioso dei Monaci Vallombrosani. Attorno ad esso il piccolo insediamento di Soffena e del castello omonimo si svilupperà tra XI e XIII secolo configurandosi come primo nucleo della futura cittadina. Pressappoco nello stesso XI secolo si attesta la presenza nell'area circostante la Badia del piccolo borgo di Casuberti.

Fondato nel 1299 dalla Repubblica Fiorentina, Castelfranco di Sopra fu concepito come avamposto militare in funzione antiaretina, e come snodo commerciale per le tratte terrestri che collegavano il territorio della Repubblica all'aretino. Per popolare la "Terra Nova", il borgo fu "francato", cioè temporaneamente esentato dal pagamento dei tributi, attraendo così a sé numerosi popolani provenienti dalle comunità vicine. Nel giro di una cinquantina d'anni vennero costruiti la cinta muraria, la piazza ed i quartieri prospicienti ad essa. All'interno della nuova città era già presente la chiesa di San Tommaso, ma nella piazza centrale fu costruita una chiesa dedicata a San Pietro, soppressa nel 1786, i cui resti sono visibili in un edificio del lato nord di essa.[5] All'interno di essa era la Madonna in trono col Bambino e i Santi Pietro, Giovanni Evangelista, Giovanni Battista e Paolo di Perugino oggi al Kunsthistoriches Museum di Vienna, datata 1493.[6]

 
Territorio dell'ex comune di Castelfranco di Sopra all'interno della provincia di Arezzo.

Nel XVII secolo il borgo conobbe un profondo rinnovamento della sua vita economica e sociale, che permise un aumento demografico sostenuto, prova del quale sono la costruzione di palazzi signorili quali Palazzo Renzi, e di strutture di vita comunitaria e religiosa quali l'Oratorio di San Filippo ed il Convento delle Agostiniane.

Passata nel XIX sec. sotto l'amministrazione della Provincia di Arezzo, Castelfranco di Sopra subì la distruzione delle mura e dell'antica Loggia di Arnolfo di Cambio, l'architetto fiorentino che ne aveva curato la costruzione.

Monumenti e luoghi d'interesse

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Società

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Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[7]

Etnie e minoranze straniere

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Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2009 la popolazione straniera residente era di 148 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:

  1. Albania, 39 1,27%
  2. Romania, 33 1,07%

Amministrazione

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Stemma dell'ex comune
Gonfalone dell'ex comune

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1º luglio 1985 27 maggio 1990 Marco Morbidelli Democrazia Cristiana Sindaco [8]
27 maggio 1990 3 maggio 1994 Marco Morbidelli Democrazia Cristiana Sindaco [8]
3 maggio 1994 24 aprile 1995 Rita Papi Partito Popolare Italiano Sindaco [8]
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Andrea Perini sinistra Sindaco [8]
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Andrea Perini centro-sinistra Sindaco [8]
14 giugno 2004 8 giugno 2009 Rita Papi centro-sinistra Sindaco [8]
8 giugno 2009 1º gennaio 2014 Rita Papi centro-sinistra Sindaco [8]

Gemellaggi

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Castelfranco di Sopra è gemellato con[9]:

Castelfranco è rappresentato calcisticamente dalla squadra U.S.D. Fulgor Castelfranco Di Sopra, fondata nel 1968. Nel 2012 si qualifica agli spareggi della terza divisione, conquistando per la seconda volta nella sua storia la promozione in seconda categoria.

Galleria d'immagini

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  1. ^ Consultazione dati del 14º Censimento Generale della Popolazione e delle Abitazioni, su dawinci.istat.it. URL consultato il 15 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 29 novembre 2020).
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Concorso per il nuovo stemma del nuovo Comune, su valdarnopost.it. URL consultato il 16-10-2013 (archiviato dall'url originale il 16 ottobre 2013).
  5. ^ A Castelfranco di Sopra, durante un restauro, riappaiono il portale e rosone della antichissima chiesa di San Pietro., su caivaldarnosuperiore.it.
  6. ^ Prestigiosa opera esposta al Kunsthistorisches Museum di Vienna era stata commissionata per una Chiesa di Castelfranco, su valdarno24.it.
  7. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  8. ^ a b c d e f g http://amministratori.interno.it/
  9. ^ Gemellaggi, su Comune di Castelfranco Piandiscò. URL consultato il 18 marzo 2023 (archiviato dall'url originale il 18 marzo 2023).

Bibliografia

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M. E. Cortese, Signori, Castelli, città. L'aristocrazia nel territorio fiorentino tra X e XII secolo, Firenze 2007.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN156923403 · LCCN (ENn85017432 · GND (DE4558639-1 · BNF (FRcb14643287r (data) · J9U (ENHE987007564761705171
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