Antonino Faà di Bruno (vescovo)
Antonino Faà, marchese di Bruno e Fontanile, principe della Chiesa di Asti (Alessandria, 10 novembre 1762 – Asti, 10 novembre 1829), è stato un vescovo cattolico italiano. È stato vescovo di Asti tra il 1818 ed il 1829.
Antonino Faà di Bruno vescovo della Chiesa cattolica | |
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Incarichi ricoperti | Vescovo di Asti (1818-1829) |
Nato | 10 novembre 1762 ad Alessandria |
Ordinato presbitero | 18 dicembre 1786 |
Nominato vescovo | 16 marzo 1818 da papa Pio VII |
Consacrato vescovo | 24 marzo 1818 dal cardinale Giulio Maria della Somaglia |
Deceduto | 10 novembre 1829 (67 anni) ad Asti |
Biografia
modificaNato da una nobile famiglia dell'alessandrino, nel 1570, Giovanni Matteo Faà, Signore di Fontanile, acquistò dalla famiglia Scarampi una parte del loro feudo nel Monferrato diventando poi nel 1580 signore di Bruno con il titolo di marchese.
Compì gli studi nel seminario di Alessandria dove venne ordinato sacerdote.
Si laureò in teologia e diritto canonico civile a Torino e venne mandato per il suo primo incarico come coadiutore del parroco di Bruno, feudo paterno.
Dal 1789 compì gli studi di perfezionamento presso la Regia Congregazione della Madonna di Superga e dopo cinque anni tornò a Bruno per motivi di salute.
Nel 1795 venne nominato abate perpetuo della prevostura e insigne collegiata di Desana, nei pressi di Vercelli.
Dopo 22 anni, all'età di 55 anni ricevette la nomina a vescovo di Asti.
Giungendo ad Asti trovò la diocesi governata dal canonico Dani, assertore dell'assolutismo regio, affiancato dal capitolo della Cattedrale.
Egli assunse l'incarico in modo retto e responsabile, collaborando con tutte le figure politiche ed ecclesiastiche della città; non a caso Pio VII che ebbe modo di incontrarlo, lo paragonò a Carlo Borromeo[1].
Il suo episcopato fu comunque molto travagliato a causa del contrasto tra il clima di restaurazione che si respirava in tutto il regno ed i primi ideali risorgimentali.
Fu sepolto nella tomba del convento dei padri serviti attiguo alla chiesa di Santa Caterina ad Asti; le spoglie furono poi traslate nel 1850 all'interno della chiesa dietro all'altare maggiore.
Genealogia episcopale
modificaLa genealogia episcopale è:
- Cardinale Scipione Rebiba
- Cardinale Giulio Antonio Santori
- Cardinale Girolamo Bernerio, O.P.
- Arcivescovo Galeazzo Sanvitale
- Cardinale Ludovico Ludovisi
- Cardinale Luigi Caetani
- Cardinale Ulderico Carpegna
- Cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni
- Papa Benedetto XIII
- Papa Benedetto XIV
- Papa Clemente XIII
- Cardinale Marcantonio Colonna
- Cardinale Giacinto Sigismondo Gerdil, B.
- Cardinale Giulio Maria della Somaglia
- Vescovo Antonino Faà di Bruno
Note
modifica- ^ G. Visconti, La Diocesi di Asti tra '800 e '900, Asti 1995, p. 82.
Bibliografia
modifica- G. Assandria, Il libro verde della Chiesa di Asti.
- Pietro Giovanni Boatteri, Serie cronologica-storica de' Vescovi della Chiesa d'Asti, Asti 1807.
- A. Bianco, Asti ai tempi della Rivoluzione e dell'Impero, Asti 1964.
- Gaspare Bosio, Storia della Chiesa di Asti, Asti 1894.
- Lorenzo Gentile, Storia della Chiesa di Asti, Asti 1934.
- Vanna Mazzaroli, Paolo Maurizio Caissotti Vescovo di Asti, Asti 1974.
- Ughelli, in Italia Sacra, Astenses Episcopi, Venezia 1719.
- Guglielmo Visconti, Diocesi di Asti e Istituti di vita religiosi, Asti 2006.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikisource contiene una pagina dedicata a Antonino Faà di Bruno
- Wikiquote contiene citazioni di o su Antonino Faà di Bruno
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Antonino Faà di Bruno.
Collegamenti esterni
modifica- Guido Fagioli Vercellone, FAÀ DI BRUNO, Antonino, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 43, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1993.
- (EN) David M. Cheney, Antonino Faà di Bruno, in Catholic Hierarchy.
Controllo di autorità | SBN RAVV107966 |
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