Alpi del Marguareis
Le Alpi del Marguareis (dette anche Alpi Liguri Occidentali[1][2]) sono un gruppo montuoso delle Alpi Liguri. Si trovano lungo la linea di confine tra l'Italia (Regione Piemonte e Regione Liguria) e la Francia (dipartimento delle Alpi Marittime). Prendono il nome dalla Punta Marguareis, la vetta più alta della sottosezione e di tutte le Alpi Liguri.
Alpi del Marguareis | |
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Collocazione delle Alpi del Marguareis (individuate dalla sigla 1.II) all'interno delle Alpi Liguri | |
Continente | Europa |
Stati | Italia Francia |
Catena principale | Alpi |
Cima più elevata | Punta Marguareis (2 651 m s.l.m.) |
Massicci principali | Catena del Saccarello Catena Marguareis-Mongioie |
Classificazione
modificaSecondo la SOIUSA le Alpi del Marguareis sono una sottosezione alpina ed hanno la seguente classificazione:
- Grande parte = Alpi Occidentali
- Grande settore = Alpi Sud-occidentali
- Sezione = Alpi Liguri
- Sottosezione = Alpi del Marguareis
- Codice = I/A-1.II
Delimitazioni
modificaRuotando in senso orario i limiti geografici sono: Colle di Tenda, Valle Vermenagna, piana di Cuneo, fiume Tanaro, Colle di Nava, Valle Arroscia, Mar Ligure, Val Roia, Colle di Tenda.
Suddivisione
modificaLe Alpi del Marguareis sono suddivise in due supergruppi, cinque gruppi e diciotto sottogruppi[3];
- Catena del Saccarello (A)
- Gruppo del Monte Saccarello (A.1)
- Nodo del Monte Saccarello (A.1.a)
- Costiera Monega-Carmo di Brocchi (A.1.b)
- Dorsale del Monte Guardiabella (A.1.c)
- Dorsale del Monte Moro (A.1.d)
- Costiera Ceppo-Bignone (A.1.e)
- Costiera del Monte Pietra Vecchia (A.1.f)
- Gruppo del Monte Saccarello (A.1)
- Catena Marguareis-Mongioie (B)
- Gruppo del Marguareis (B.2)
- Nodo del Marguareis (B.2.a)
- Dorsale Serpentera-Cars (B.2.b)
- Sottogruppo di Scarason (B.2.c)
- Gruppo Testa Ciaudon-Cima della Fascia (B.3)
- Nodo della Testa Ciaudon (B.3.a)
- Dorsale della Cima della Fascia (B.3.b)
- Contrafforte del Monte Pianè (B.3.c)
- Costiera del Bric Costa Rossa (B.3.d)
- Gruppo Mongioie-Mondolè (B.4)
- Nodo del Mongioie (B.4.a)
- Dorsale Cima della Brignola-Mondolè (B.4.b)
- Gruppo Pizzo d'Ormea-Monte Antoroto (B.5)
- Costiera Bric di Conolia-Pizzo d'Ormea (B.5.a)
- Contrafforte del Monte Baussetti (B.5.b)
- Sottogruppo del Bric Mindino (B.5.c)
- Gruppo del Marguareis (B.2)
Il supergruppo Catena del Saccarello raccoglie la parte meridionale delle Alpi del Marguareis mentre la Catena Marguareis-Mongioie ne raccoglie quella settentrionale. I due supergruppi sono separati tra loro dal Colle delle Selle Vecchie[4].
Vette
modificaLe vette principali della sottosezione sono:
- Punta Marguareis (2651 m),
- Monte Mongioie (2630 m),
- Cima delle Saline (2612 m),
- Cima Pian Ballaur (2604 m),
- Cima Palù (2538 m),
- Bric Conolia (2521 m),
- Cima della Fascia (2495 m),
- Monte Bertrand (2482 m),
- Pizzo d'Ormea (2476 m),
- Cima della Brignola (2472 m),
- Cima Seirasso (2436 m),
- Cima di Pertegà (2404 m),
- Bric Costa Rossa (2404 m),
- Testa Ciaudon (2386 m),
- Monte Mondolè (2382 m),
- Cima Missun (2355 m),
- Monte Becco (2300 m),
- Cima Capoves (2260 m),
- Monte Besimauda (2231 m),
- Cima Cars (2218 m),
- Monte Saccarello (2201 m),
- Cima Ciuaiera (2175 m),
- Punta Mirauda (2157 m),
- Monte Frontè (2152 m),
- Monte Antoroto (2144 m),
- Cima Marta (2136 m),
- Cima Ventosa (2135 m),
- Monte Tanarello (2094 m),
- Monte Pietravecchia (2038 m),
- Monte Grosso (2007 m),
- Monte Baussetti (2004 m),
- Monte Toraggio (1971 m),
- Monte Monega - (1882 m),
- Bric Mindino (1879 m),
- Monte Alpet (1611 m),
- Carmo di Brocchi (1610 m),
- Monte Bignone (1299 m),
- Monte Guardiabella (1218 m),
- Monte Pisciavino (597 m).
Geologia
modificaLe Alpi del Marguareis, specie nella loro zona più elevata, ospitano una ampia gamma di forme carsiche sotterranee e superficiali.[5] Si tratta di un esempio particolarmente significativo di carso d'alta quota[6]; la piovosità relativamente elevata e la forte permeabilità superficiale alimentano una circolazione idrica che si struttura in veri e propri fiumi sotterranei, dall'andamento piuttosto tortuoso, e che trova sbocco in vari casi ai lati del massiccio carsico in grandi risorgenze, quali il Pis del Pesio o la Gola delle Fascette.[7]
Note
modifica- ^ AA.VV. (Società italiana di scienze naturali), Atti della Società italiana di scienze naturali e del Museo civico di storia naturale in Milano, vol. 56, Tipografia Bernardoni, 1917, p. 158. URL consultato l'8 agosto 2022.
- ^ AA.VV., Atti della Società ligustica di scienze e lettere, Accademia ligure di scienze e lettere, 1932, p. 384. URL consultato l'8 agosto 2022.
- ^ Tra parentesi sono riportati i codici SOIUSA dei supergruppi, gruppi e sottogruppi.
- ^ Sergio Marazzi, Atlante Orografico delle Alpi. SOIUSA, Pavone Canavese, Priuli & Verlucca, 2005, p. 62.
- ^ AA.VV., Il carsismo, in Alpi liguri - 11 itinerari, Mario Vanossi, Società geologica italiana, BE-MA editrice, 1991, p. 60 e seguenti. URL consultato il 16 luglio 2022.
- ^ AA.VV., Atti convegno internazionale sul carso di alta montagna, Imperia, GSI (Gruppo Speleologico Imperiese), Comune di Imperia, 1986. URL consultato l'8 agosto 2022.
- ^ AA.VV., Da Ceva a Imperia, in Piemonte (non compresa Torino), Touring club italiano, 1976, p. 271.
Bibliografia
modifica- Sergio Marazzi, Atlante Orografico delle Alpi. SOIUSA, Pavone Canavese, Priuli & Verlucca, 2005.