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Volta (album)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Volta
album in studio
ArtistaBjörk
Pubblicazione1º maggio 2007
(vedi date di pubblicazione)
Durata51:03
Dischi1
Tracce10
GenereElettropop[1]
Musica sperimentale[2]
Indie pop[3]
World music[4]
Folk[5]
EtichettaOne Little Independent
ProduttoreBjörk, Mark Bell, Timbaland, Danja, Damian Taylor
FormatiCD, MC, LP, download digitale
Certificazioni
Dischi d'argentoRegno Unito (bandiera) Regno Unito[6]
(vendite: 60 000+)
Francia (bandiera) Francia[7]
(vendite: 50 000+)
Dischi d'oroRussia (bandiera) Russia[8]
(vendite: 10 000+)
Björk - cronologia
Album precedente
(2005)
Album successivo
(2009)
Logo
Logo del disco Volta
Logo del disco Volta
Singoli
  1. Earth Intruders
    Pubblicato: 9 aprile 2007
  2. Innocence
    Pubblicato: 23 luglio 2007
  3. Declare Independence
    Pubblicato: 1º gennaio 2008
  4. Wanderlust
    Pubblicato: 12 giugno 2008
  5. The Dull Flame of Desire
    Pubblicato: 29 settembre 2008
Recensioni professionali
RecensioneGiudizio
AllMusic[9]
The Guardian[4]
New Musical Express[10]8/10
Rolling Stone[11]

Volta è il sesto album in studio della cantante islandese Björk (il settimo, contando anche l'omonimo album solista del 1977).

Volta è il primo lavoro di Björk in cui la cantante si avvale del contributo del produttore contemporary R&B Timbaland, il quale firma e produce Earth Intruders, Hope e Innocence[10], mentre Mark Bell continua il lungo sodalizio con Björk producendo il brano Declare Independence[12]. Volta è un album dominato dal senso del ritmo,[13] da cui il titolo che omaggia la pila di Volta, un modo per ribadire l'energia che caratterizza l'opera.[14] Peculiarità dell'album è il largo utilizzo di strumenti del folklore popolare come la kora, suonata da Toumani Diabaté in Hope,[15] o la pipa, strumento della tradizione cinese, suonato da Min Xiao-Fen in I See Who You Are[16]. Altri ospiti del disco sono i Konono Nº1, un gruppo di percussionisti della Repubblica Democratica del Congo che suonano in Earth Intruders.[16] Sono presenti anche due duetti con Antony Hegarty, My Juvenile e The Dull Flame of Desire.[16]

Il disco parla della natura nel suo modo più selvaggio,[17] ed è anche il primo album della cantante in cui acquistano una certa rilevanza le tematiche politiche: la traccia Hope, ispirata a un fatto di cronaca vero, narra la morte di una kamikaze incinta[16], mentre il testo di Earth Intruders è stato ispirato da una visione della stessa cantante: la Casa Bianca travolta da uno tsunami umano[14][18]. Le tematiche ambientaliste e la critica sociale, in particolar modo verso le religioni, si amalgamano nella canzone Vertebrae by Vertebrae, a proposito della quale dice, durante un'intervista al mensile la Repubblica XL:[14]

«È una faccenda complicata, ma penso che sia tutta colpa della religione. Cristiana, ebrea, musulmana, non importa quale: non le sopporto perché hanno le stesse radici. Tutte quante, nascendo, hanno negato la Natura e in questo modo hanno negato anche la femminilità. Sarebbe bello se, come nella mia canzone Vertebrae by Vertebrae, la Madre Terra si risvegliasse ora dopo 4000 anni di sonno e... rrrrrrrrrrrroaaaarrrrrr, rimettesse le cose a posto.»

Il 26 aprile 2019 l'album viene rilasciato dalla One Little Independent Records anche in formato di musicassetta.[19]

Edizione standard
  1. Earth Intruders (feat. Konono Nº1) – 6:12 (Timbaland, Danja, Björk)
  2. Wanderlust – 5:49 (Björk, Sjón)
  3. The Dull Flame of Desire (feat. Antony Hegarty) – 7:28 (Björk)poesia di Fëdor Tjutčev, traduzione
  4. Innocence – 4:25 (Timbaland, Danja, Björk)
  5. I See Who You Are (feat. Min Xiao-Fen) – 4:20 (Björk, Mark Bell)
  6. Vertebrae by Vertebrae – 5:06 (Björk)
  7. Pneumonia – 5:12 (Björk)
  8. Hope (feat. Toumani Diabaté) – 4:01 (Björk, Timbaland)
  9. Declare Independence – 4:12 (Björk, Mark Bell)
  10. My Juvenile (feat. Antony Hegarty) – 4:01 (Björk)
Bonus track per il Regno Unito
  1. I See Who You Are (Mark Bell Mix) – 4:05 (Björk, Mark Bell)
Bonus track per iTunes
  1. Earth Intruders (Extended Mark "Spike" Stent Mix) – 4:26 (Timbaland, Danja, Björk)

Di seguito sono elencati i musicisti che hanno suonato nel disco e il personale che ha collaborato alla sua realizzazione.[20][21][22]

  • Björk – arrangiamenti, arrangiamento ottoni, clavicordo, produzione, composizione, programmazione, synth-bass, voce
  • Timbaland – programmazione (tracce 1, 4), tastiera (tracce 1, 4), loop percussioni (traccia 8), composizione (tracce 1, 4, 8), produzione (tracce 1, 4)
  • Danja – composizione (tracce 1, 4), co-produzione (tracce 1, 4), programmazione percussioni (tracce 1, 4, 8), tastiera (tracce 1, 4)
  • Mark Bell – programmazione (tracce 1, 2, 6, 9), tastiera (traccia 5), composizione (tracce 5, 9), produzione (traccia 9), sintetizzatore (traccia 9)
  • Damian Taylor – programmazione, montaggio, ingegnere del suono, produzione (traccia 6)
  • Sigurjon "Sjón" Sigurdsson – composizione (traccia 2)
  • Michael Pärt – montaggio, ingegnere del suono
  • Chris Corsano – batteria (traccia 1), percussioni (traccia 5)
  • Brian Chippendale – batteria (traccia 3)
  • Konono N°1kalimba (traccia 1)
  • Pete Davis – programmazione (tracce 1, 4)
  • Jimmy Douglas – ingegnere del suono (tracce 1, 4), missaggio (tracce 1, 4)
  • Paul "P-Dub" Walton – ingegnere del suono (traccia 1)
  • Christophe Tonglet – ingegnere del suono (traccia 1)
  • Vincent Kenis – ingegnere del suono
  • Aron Arnarsson – ingegnere del suono (tracce 2, 3, 5, 10)
  • Anohni (indicata come Antony) – voce (tracce 3, 10)
  • Jónas Sen – clavicordo (traccia 10)
  • Mark Robertson – trascrizione midi e preparazione parti per ottone (tracce 2, 3, 5, 7)
  • Hector Castillo – ingegnere del suono (tracce 3, 5)
  • Ishiho Nishiki – assistente ingegnere del suono (tracce 3, 5)
  • Min Xiao-Fenpipa (traccia 5)
  • Nico Muhly – arrangiamento ottoni (traccia 7), direttore (traccia 7)
  • Christian Rutledge – appaltatore (traccia 7)
  • Jason Agel – assistente ingegnere del suono (traccia 7)
  • Andy Manganello – ingegnere del suono (traccia 7)
  • Neil Dorfsman – ingegnere del suono, missaggio (traccia 7)
  • Toumani Diabatékora (traccia 8)
  • Yves Werner – ingegnere del suono (traccia 8)
  • Mark "Spike" Stent – missaggio (tracce 2, 3, 5, 10)
  • Ted Jensen – mastering
  • Dave Paterson – tecnico del suono
  • Alex Dromgoole – assistente ingegnere del suono
  • Daniel Morrison – assistente ingegnere del suono
  • David Emery – assistente ingegnere del suono
  • Jonathan Tams – assistente ingegnere del suono
  • Nellee Hooper – consulente musicale
  • M/M Paris – direzione artistica, design
  • Bernhard Willhelm – design (scultura)
  • The Icelandic Love Corporation – costume all'uncinetto
  • Inez van Lamsweerde e Vinoodh Matadin – fotografia (immagini)
  • Nick Knight – fotografia (scultura)

Ottoni

  • Bergrún Snæbjörnsdóttir
  • Björk Níelsdóttir
  • Brynja Guðmundsdóttir
  • Dröfn Helgadóttir
  • Erla Axelsdóttir
  • Harpa Jóhannsdóttir
  • Karen J. Sturlausson
  • Lilja Valdimarsdóttir
  • Sigrún Jónsdóttir
  • Sylvia Hlynsdóttir
  • Særún Pálmadóttir
  • Valdis Þorkelsdóttir
  • Vilborg Jónsdóttir
  • Ása Berglind Hjálmarsdóttir
  • Einar Jónsson
  • Eiríkur Örn Pálsson
  • Emil Friðfinnson
  • Joseph Ognibene
  • Oddur Björnsson
  • Roine Hultgren
  • Sigurður Þorbergsson
  • Ásgeir H. Steingrímsson

Corni

  • Amber Chisholm-Lane
  • Chas Yarborough
  • Christopher Costanzi
  • Robert Jost
  • Sharon Moe
  • Susan Panny
  • Theo Primis

Classifiche settimanali

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Classifica (2007) Posizione
massima
Australia (ARIA)[23] 20
Austria (Ö3 Austria)[23] 5
Belgio (Ultratop Fiandre)[23] 9
Belgio (Ultratop Vallonia)[23] 14
Danimarca (Track Top-40)[23] 1
Finlandia (Suomen virallinen lista)[23] 7
Francia (Syndicat national de l'édition phonographique)[23] 3
Germania (Offizielle Deutsche Charts)[23] 9
Giappone (Oricon)[24] 12
Irlanda (Irish Albums Chart)[25] 10
Italia (FIMI)[23] 12
Messico (AMPROFON)[23] 6
Nuova Zelanda (The Official NZ Music Charts)[23] 32
Paesi Bassi (Dutch Charts)[23] 17
Portogallo (AFP)[23] 9
Regno Unito (Official Albums Chart)[26] 7
Spagna (PROMUSICAE)[23] 5
Stati Uniti (Billboard 200)[27] 9
Stati Uniti (dance/electronic)[28] 1
Stati Uniti (rock)[29] 2
Svezia (Sverigetopplistan)[23] 11
Svizzera (Schweizer Hitparade)[23] 3
Taiwan (G-Music)[30] 14

Classifiche di fine anno

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Classifica (2009) Posizione
Islanda[31] 74

Date di pubblicazione

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Paese Data Etichetta
Messico 1º maggio 2007[32] Universal Music
Giappone 2 maggio 2007[32] Polydor · Universal Music Japan
Regno Unito 7 maggio 2007[32] One Little Independent
Stati Uniti 8 maggio 2007[32]

Elektra  · Atlantic  · Warner

Canada
Hong Kong Universal Music
Israele 10 maggio 2007[32]
Taiwan 15 maggio 2007[32]

Polydor  · Universal Music

Corea del Sud 16 maggio 2007[32]
  1. ^ (EN) Michael Keefe, Björk - Volta, su PopMatters. URL consultato il 10 marzo 2017.
  2. ^ (EN) Leever, Björk - Volta, su Tiny Mix Tapes. URL consultato il 10 marzo 2017.
  3. ^ (EN) Jukebox, su NY Mag. URL consultato il 10 marzo 2017.
  4. ^ a b (EN) David Peschek, Björk, Volta, su theguardian.com, The Guardian, 4 maggio 2007. URL consultato il 9 settembre 2016.
  5. ^ Fabio Zuffanti, Tutti gli album di Björk, dal peggiore al migliore, su rollingstone.it, Rolling Stone, 21 novembre 2020. URL consultato il 12 maggio 2021.
  6. ^ (EN) Bjork, Volta, su bpi.co.uk, British Phonographic Industry. URL consultato il 22 gennaio 2016.
  7. ^ (EN) Les Albums les plus Vendus en 2007, su infodisc.fr. URL consultato il 17 febbraio 2020 (archiviato dall'url originale il 18 ottobre 2011).
  8. ^ (RU) «ЗОЛОТО» И «ПЛАТИНА» / International 2007, su 2m-online.ru, 2M. URL consultato il 28 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 24 gennaio 2009).
  9. ^ (EN) Heather Phares, Björk - Volta, su allmusic.com, AllMusic. URL consultato il 9 settembre 2016.
  10. ^ a b (EN) Priya Elan, Björk: Volta, su nme.com, NME, 10 maggio 2007. URL consultato il 10 marzo 2017.
  11. ^ (EN) Christian Road, Bjork - Volta, su rollingstone.com, Rolling Stone. URL consultato il 9 settembre 2016 (archiviato dall'url originale il 22 giugno 2007).
  12. ^ 4um.bjork.com, bjork.com/\/\unity - Declare Independence without vocals/instrumental, su 4um.bjork.com, 2007. URL consultato il 24 dicembre 2007 (archiviato dall'url originale il 15 marzo 2009).
  13. ^ Bjork si reinventa con "Volta", su tgcom24.mediaset.it, Tgcom, 4 maggio 2007. URL consultato il 21 marzo 2017 (archiviato dall'url originale il 22 marzo 2017).
  14. ^ a b c Elisa Manisco, Björk: "la mia soluzione per salvare il mondo, su xl.repubblica.it, XL Repubblica. URL consultato il 21 marzo 2017.
  15. ^ Giuseppe "Joses" Ferraro, BJöRK - Volta, su indieforbunnies.com, IndieForDummies, 14 maggio 2007. URL consultato il 10 marzo 2017.
  16. ^ a b c d Filippo Romagnolo, Bjork - Volta, su storiadellamusica.it, Storia della Musica. URL consultato il 10 marzo 2017.
  17. ^ Nicola Minucci, Bjork - Volta, su ondarock.it, Ondarock, 7 maggio 2007. URL consultato il 10 marzo 2017.
  18. ^ Tsunami, Timbaland Help Shape Bjork’s Forthcoming Volta, su mtv.com. URL consultato il 9 giugno 2015 (archiviato dall'url originale il 22 gennaio 2015).
  19. ^ Rockol com s.r.l, √ Bjork, gli album tornano nei negozi come musicassette per un'edizione imperdibile: guarda, su Rockol. URL consultato il 25 aprile 2019.
  20. ^ (EN) Volta, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 16 settembre 2022.
  21. ^ Note di copertina di Volta, Björk, One Little Independent Records, 2007.
  22. ^ International Standard Musical Work Code, su iswcnet.cisac.org. Digitare il titolo delle canzoni sul motore di ricerca.
  23. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p Björk – Volta, su australian-charts.com, Hung Medien. URL consultato il 20 maggio 2016.
  24. ^ Oricon, ランキングアルバム週間ランキング2007年05月14日 付, su oricon.co.jp, 2007. URL consultato il 9 maggio 2007.
  25. ^ (EN) TOP 75 ARTIST ALBUM, WEEK ENDING 10 May 2007, su chart-track.co.uk. URL consultato il 25 agosto 2016 (archiviato dall'url originale il 22 aprile 2016).
  26. ^ OFFICIAL ALBUMS CHART RESULTS MATCHING: VOLTA, su officialcharts.com. URL consultato il 25 agosto 2016.
  27. ^ (EN) ARTISTS / Björk / 19 Charts Billboard 200, su billboard.com. URL consultato il 25 agosto 2016 (archiviato dall'url originale il 16 giugno 2016).
  28. ^ (EN) ARTISTS / Björk / 19 Charts Top Dance/Electronic Albums, su billboard.com. URL consultato il 25 agosto 2016 (archiviato dall'url originale il 27 gennaio 2016).
  29. ^ (EN) ARTISTS / Björk / 19 Charts Top Rock Albums, su billboard.com. URL consultato il 25 agosto 2016 (archiviato dall'url originale il 27 gennaio 2016).
  30. ^ G-Music (2007, week 20), su g-music.com.tw, G-Music, 2007. URL consultato il 30 settembre 2011 (archiviato dall'url originale il 5 agosto 2012).
  31. ^ (IS) Upplagseftirlit 2009 (PDF), su fhf.is, Félag Hljómplötuframleiðenda. URL consultato il 22 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 22 gennaio 2021).
  32. ^ a b c d e f g unit.bjork.com, 77Island Official Bjork Discography [collegamento interrotto], su unit.bjork.com, 2011. URL consultato il 3 ottobre 2011.

Collegamenti esterni

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