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Preamplificatore

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Esempio di preamplificatore stereo di fascia alta.

Un preamplificatore è un circuito elettronico che, ricevendo in entrata segnali analogici di potenza molto bassa, li riemette in uscita amplificati a sufficienza per poter essere accettati dagli ingressi di altri circuiti o dispositivi elettronici in cascata, come ad esempio stadi di amplificazione finale.[1] Tipicamente, questo è il primo stadio di una catena di amplificazione.[2]

Caratteristiche e tipologie

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Il preamplificatore, in quanto primo stadio di una catena di amplificazione, ha un ruolo determinante nella resa qualitativa del segnale finale amplificato. Le caratteristiche principali che qualificano un preamplificatore sono:[3]

  • Guadagno: livello di amplificazione fornito, espresso in decibel. Deve essere il più costante possibile su tutto l'intervallo di frequenza di lavoro.
  • Rapporto segnale/rumore (Signal to Noise Ratio, SNR): livello del segnale reso rispetto al rumore di fondo. In quanto primo stadio della catena, il suo rapporto segnale/rumore, insieme alla sua cifra di rumore, è quello che determina il rapporto SNR complessivo, essendo il contributo degli stadi successivi trascurabile.[4][5]
  • Impedenza di ingresso: determina il corretto accoppiamento alla sorgente di ingresso per ridurre al minimo disturbi indesiderati come riflessioni o perdite di segnale. Tipicamente, più è elevata, minore è la corrente necessaria per rilevare il segnale di ingresso.
  • Impedenza di uscita: più è bassa, minore è la riduzione della tensione in uscita convogliata allo stadio successivo.
  • Linearità: capacità di riprodurre il segnale in ingresso senza distorsioni.

Tipicamente, in un sistema di amplificazione a più stadi, il preamplificatore aumenta il livello della tensione in ingresso, seguendone l'andamento il più fedelmente possibile, senza però amplificare anche la corrente, quindi non è in generale in grado di alimentare direttamente carichi che richiedono potenza. Questa funzione è assolta dagli stadi successivi, che amplificano principalmente la corrente in uscita dal preamplificatore fino a raggiungere il livello sufficiente per pilotare dispositivi di potenza, come ad esempio diffusori acustici.[6]

Si possono distinguere tre tipologie fondamentali di preamplificatori:[7]

Da un punto di vista della tecnologia elettronica impiegata, si possono distinguere tra:

I preamplificatori trovano applicazione in molti ambiti, tra cui:

  1. ^ a b (EN) Definition of preamp, su PCMAG.
  2. ^ Catena di amplificazione, su audiovalvole.it.
  3. ^ Preamplificatori, su electricity-magnetism.org.
  4. ^ (EN) Anupriya Asthana, Gain and Noise Calculations of Cascaded Systems Using MATLAB, su electronicsforu.com, 7 luglio 2020.
  5. ^ (EN) Noise in Cascaded Amplifiers (PDF), su ocw.mit.edu, Massachusetts Institute of Technology.
  6. ^ Preamplificatori HiFi, su hifipertutti.it.
  7. ^ (EN) Preamplifier Introduction (PDF), su Ortec.
  8. ^ Microscopia Elettronica – Spettroscopia EDX, su alfatest.it.
  9. ^ A. Pullia e F. Zocca, Preamplificatore a transimpedenza per fotorivelatori con indicatore preciso di intensità, Università degli studi di Milano, 22 maggio 2009.
  10. ^ Preamplificatore per SiPM, su physicsopenlab.org, 29 marzo 2016.
  11. ^ Differenze tra preamplificatore, amplificatore di amplificazione e amplificatore in linea, su it.fibresplitter.com, 16 maggio 2019.

Voci correlate

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Altri progetti

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