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Pieve di Appiano

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Pieve di Appiano
Informazioni generali
CapoluogoAppiano
1359 abitanti (1771)
Dipendente daProvincia di Milano
Suddiviso in22 comuni
Amministrazione
Forma amministrativaPieve
Podestàlista sconosciuta
Organi deliberativiConsiglio generale
Evoluzione storica
InizioXIV secolo
CausaSecolarizzazione delle pievi
Fine1797
CausaInvasione napoleonica
Preceduto da Succeduto da
Nessuna Distretto di Appiano
Cartografia
Pieve di Santo Stefano
Informazioni generali
CapoluogoAppiano
1359 abitanti (1771)
Dipendente daArcidiocesi di Milano
Suddiviso in22 parrocchie
Amministrazione
Forma amministrativaPieve
Prevostovedi sotto
Evoluzione storica
InizioXI secolo
CausaIstituzione delle pievi
Fine1972
CausaSinodo Colombo
Preceduto da Succeduto da
Nessuna Decanato di Appiano
Cartografia

La pieve di Appiano o pieve di Santo Stefano di Appiano (in latino: Plebs de Aplano o Plebs Sancti Stephani de Aplano) era il nome di un'antica pieve dell'arcidiocesi di Milano e del Ducato di Milano con capoluogo Appiano. Il suo territorio si estendeva su 118 km².

Il patrono è santo Stefano protomartire, che ancora oggi viene festeggiato in città il 26 dicembre; a lui è dedicata la chiesa prepositurale di Appiano Gentile.

Attestata nei primi documenti a partire dall'XI secolo (la più antica menzione si trova un atto di donazione risalente al 1067[1]), la pieve di Appiano iniziò ad acquisire benefici e cappellanie solo a partire dal XVI secolo.[2] Nel Cinquecento, la giurisdizione ecclesiastica della pieve si estendeva su ventidue parrocchie.[1] Col Rinascimento la pieve assunse anche una funzione amministrativa civile come ripartizione locale della Provincia del Ducato di Milano; essa era tenuta a contribuire al mantenimento della strada di Bollate, come era chiamata nel medioevo l’attuale strada varesina e antica via Mediolanum-Bilitio, che attraversava il territorio a meridione.[3]

Nel 1747, durante il corso della visita pastorale dell'arcivescovo Giuseppe Pozzobonelli alla pieve di Appiano, apprendiamo che il clero della chiesa prepositurale era in pieno periodo di splendore, arrivando a contare dieci canonici, tra i quali spiccavano un teologo ed un coadiutore oltre al prevosto stesso. In epoche precedenti inoltre, l'arcivescovo Carlo Borromeo in persona aveva fondato in loco la confraternita del Santo Rosario che aveva avuto origine dal 1574. Un'altra confraternita, quella di Santa Maria del Suffragio, venne fondata dall'arcivescovo Benedetto Erba Odescalchi il 31 ottobre 1729.

Dal punto di vista civile, la pieve amministrativa fu oggetto di un esperimento riformatore di stampo illuminista da parte dell'imperatore Giuseppe II, che nel 1786 la incluse nella neocostituita Provincia di Varese, ripartizione cancellata dopo soli cinque anni dal fratello Leopoldo II, imperatore ben più conservatore. La pieve fu poi soppressa nel 1797 in seguito all'invasione di Napoleone e alla conseguente introduzione di un moderno ma effimero distretto.

La pieve religiosa invece, nella quale Gerenzano aveva ricevuto un’autonomia particolare,[4] sopravvissuta all'Ottocento divenne sede vicariale pur rimanendo capopieve sino al 1972 quando i decreti del cardinal Colombo posero fine alla struttura delle pievi lombarde: in tale anno erano 16 le parrocchie con una popolazione che ammontava a 67.351 abitanti. La prepositurale è in piazza Libertà 12 ad Appiano Gentile.

Nella seconda metà del XVIII secolo, il territorio della pieve era così suddiviso:

Pieve civile Pieve ecclesiastica
Comune di Appiano
Comune di San Bartolomeo con Cassina Fontana
Parrocchia prepositurale di Santo Stefano
Comune di Beregazzo con Figliaro Parrocchia dei Santi Ilario e Remigio in Figliaro con Chiesa di San Pietro in Beregazzo
Comune di Binago Parrocchia di San Giovanni Battista
Comune di Bulgarograsso Parrocchia di Sant'Agata
Comune di Carbonate Parrocchia di Santa Maria Assunta
Comune di Cassina Ferrara Parrocchia di San Giovanni Battista
Comune di Castelnuovo Parrocchia di San Martino vescovo
Comune di Cirimido Parrocchia di Tutti i Santi
Comune di Fenegrò Parrocchia di Santa Maria Nascente
Comune di Gerenzano Parrocchia dei Santi apostoli Pietro e Paolo
Comune di Guanzate Parrocchia di Santa Maria Assunta
Comune di Limido Parrocchia di Sant'Abbondio
Comune di Locate Parrocchia dei Santi Quirico e Giulitta
Comune di Lomazzo Parrocchia dei Santi Vito e Modesto
Comune di Lurago Marinone Parrocchia di San Giorgio martire
Comune di Lurate Abbate Parrocchia di San Martino
Parrocchia della Santissima Annunciata in Caccivio
Comune di Mozzate Parrocchia di Sant'Alessandro martire
Comune di Oltrona Parrocchia di San Giovanni decollato
Comune di Rovello Parrocchia dei Santi Pietro e Paolo
Comune di Turate Parrocchia dei Santi apostoli Pietro e Paolo
Comune di Veniano Superiore e Inferiore Parrocchia di Sant'Antonio abate
  1. ^ a b AA.VV., Una chiesa tra lago e montagne, p. 52.
  2. ^ Pieve di Santo Stefano (sec. XI-1971), su LombardiaBeniCulturali, Regione Lombardia.
  3. ^ Appiano
  4. ^ Forania di Gerenzano
  • Goffredo da Bussero, Liber Notitiae Sanctorum Mediolani, a cura di M. Magistetti e U. Monneret de Villard, Milano, 1917.
  • Istituzione dei nuovi vicariati urbani e foranei, 11 marzo 1971, Giovanni Colombo, arcivescovo di Milano, Rivista Diocesana Milanese, 1971.
  • Diocesi di Milano. Sinodo 46°, Milano, 1972, Pubblicazione curata dall'ufficio stampa della Curia arcivescovile di Milano.
  • G. Vigotti, La diocesi di Milano alla fine del secolo XIII. Chiese cittadine e forensi nel “Liber Sanctorum” di Goffredo da Bussero, Roma, 1974.
  • AA.VV., Una chiesa tra lago e montagne - A Giovanni Paolo II, Como-Lecco, La Provincia S.p.A. Editoriale, 1996.

Voci correlate

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