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Ginés Jesús Hernández

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Sergio María)
Gregorio XVIII
3º papa della Chiesa cattolica palmariana
Elezione15 luglio 2011
Insediamento17 luglio 2011
Fine pontificato22 aprile 2016
(4 anni e 282 giorni)
MottoReceptor Christi[1]
SedePalmar de Troya
Opposto apapa Benedetto XVI, papa Francesco
Sostenuto daChiesa cattolica palmariana
Scomunicato danel 2011 da papa Benedetto XVI
nel 2016 da Pietro III della chiesa palmariana
PredecessorePietro II
SuccessorePietro III
 
NomeSergio María Jesús Hernández
NascitaMula, 1º luglio 1959 (65 anni)
Ordinazione sacerdotale2 dicembre 1984 da Gregorio XVII (Chiesa palmariana)
Consacrazione a vescovo2 dicembre 1984 da Gregorio XVII (Chiesa palmariana)
Creazione a cardinale2010 da Pietro II (Chiesa palmariana)

Ginés Jesús Hernández y Martínez, in religione padre Sergio María, conosciuto dai suoi fedeli come papa Gregorio XVIII[2] (Mula, 1º luglio 1959), è un religioso spagnolo.

Papa della Chiesa cattolica palmariana, si è dimesso il 22 aprile 2016 per passare a vita laicale e sposarsi, abbandonando in aperta critica il movimento e venendo immediatamente scomunicato dal suo successore[3]. È il primo e unico papa palmariano ad oggi a essersi dimesso in carica, riconciliandosi con la Chiesa cattolica.

Originario di Mula, già seminarista della diocesi cattolica di Toledo ed ex militare di simpatie franchiste e carliste, era definito intransigente per quanto riguarda l'osservanza dottrinaria della setta.

Ordinato sacerdote e consacrato vescovo il 2 dicembre 1984, divenne noto nella comunità palmariana col nome di padre Sergio Marìa. Fedelissimo di Pietro II, ha scalato le gerarchie della Chiesa palmariana divenendo Segretario di Stato e braccio destro di Corral durante il suo sessennale pontificato, tanto da essere indicato futuro papa palmariano dal suo stesso predecessore nel 2010.

Alla morte di Corral, Sergio María viene dunque nominato papa proprio come indicato dal suo predecessore. Sceglie quale suo sigillo l'immagine di Cristo presente sulla Sindone di Torino.

Quale primo atto del suo pontificato ha canonizzato il predecessore Pietro II, convocando poi - alla fine del 2011 - il II Concilio della Chiesa palmariana[4], aperto a Palmar de Troya il 6 gennaio 2012, e promulgando per l'intero 2012 l'Anno santo palmariano. Negli anni, pur difendendo il rigore degli insegnamenti della chiesa palmariana, ha concesso una maggiore elasticità sulle ristrettezze imposte ai fedeli, consentendo a chi lo desiderasse di fumare e andare al cinema (sempre comunque tenendo presente quanto prescrive la religione palmariana in materia cinematografica).

Gregorio XVIII ha poi assegnato una data fissa alla Pasqua, da celebrarsi il 27 marzo di ogni anno, indipendentemente dai calcoli lunari e dal giorno della settimana[5].

Ha rinunciato al papato il 22 aprile 2016, abbandonando anche l'Ordine religioso palmariano per iniziare una nuova vita secolare fuori dalla Chiesa insieme ad una compagna[6][7], Nieves Triviño, con la quale si è sposato con rito civile pochi mesi dopo[6][7][8]. Il giorno dopo è stato eletto come suo successore Pietro III[9][10], il quale nella sua prima enciclica lo ha a sua volta scomunicato dalla Chiesa palmariana, definendolo apostata[11].

In seguito si è riconciliato con la Chiesa cattolica[12].

Vicende giudiziarie

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Il 10 giugno 2018, assieme alla moglie, ha scalato le alte mura che circondano la cattedrale di Palmar de Troya, mascherato e armato. Un vescovo dell'organizzazione palmariana, dopo aver scoperto la coppia, ha dato l'allarme e si è personalmente impegnato in uno scontro corpo a corpo coi due, nel quale Hernández uscì pesantemente ferito da un colpo di pugnale al petto, mentre la moglie e il vescovo riportarono solo ferite lievi. Arrestato dalle autorità spagnole il 13 giugno successivo, Hernández e la moglie sono stati accusati di "rapina a mano armata con circostanze aggravanti" dato l'astio evidente che intercorreva tra la sua persona e la Chiesa palmariana. Dopo un interrogatorio iniziale, entrambi i coniugi sono stati arrestati[3], e in seguito condannati a 6 e 5 anni di carcere (la detenzione è stata tuttavia sospesa con la condizionale) e ad un risarcimento economico.[13]

Genealogia episcopale

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La genealogia episcopale è:

Altri progetti

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Predecessore Papa della Chiesa Cattolica Palmariana Successore
Pietro II 2011 - 2016 Pietro III

Predecessore Superiore Generale dell'Ordine carmelitano del Santo Volto Successore
Pietro II 2011 - 2016 Pietro III

Predecessore Segretario di Stato della Chiesa Cattolica Palmariana Successore
Manuel Corral 2005 - 2011 Joseph Odermatt