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Neocle di Crotone

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Neocle di Crotone (in greco antico: Νεοκλῆς?, Neoklês; Crotone, ... – ...) è stato un filosofo e medico greco antico.

Su Neocle viene riportata la testimonianza di Ateneo di Naucrati che lo definisce "eccellentissimo filosofo" e "mirabilissimo medico"[1].

Pausania di Gela elogia Neocle annoverandolo tra i medici periodenti[2]«Neocle di Crotone e Geleo di Sicilia, pittagorici...».[3]

Eliano[4] sosteneva che Neocle avesse una teoria secondo il quale i rospi potevano avere due milze: una che potesse togliere la vita, l'altra che potesse ridarla:[5]

«Neocle, filosofo crotonese che diceua che i Rubeti animali hanno due fecati, uno dei quali dona vita e l'alro perché è contrario a quello induce morte.[6]»

  1. ^ Girolamo Marafioti, Croniche et antichità di Calabria, 1601 p.181
  2. ^ Dopo la cacciata dei Pitagorici alcuni medici lasciarono le prescrizioni filosofiche e teurgiche nella applicazione pratica della medicina e si servirono solo di medicine naturali. Questi furono chiamati "periodenti" perché praticavano la medicina "camminando", viaggiando. (In Domenico Scinà, Storia letteraria di Sicilia ne' tempi greci, dalla tipografia Trani, 1840 p.177)
  3. ^ Giornale arcadico di scienze, lettere e arti, Volume 138, Nella Stamperia de Romanis, 1835, p. 192.
  4. ^ Eliano, De historia animalium, VIII.
  5. ^ Camillo Minieri Riccio, Memorie storiche degli scrittori nati nel regno di Napoli, Napoli, Tipografia dell'Aquila di Vincenzo Puzziello, 1844, p. 237
  6. ^ Girolamo Marafioti, op.cit. ibidem