Muchos hijos, un mono y un castillo
Muchos hijos, un mono y un castillo | |
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Titolo originale | Muchos hijos, un mono y un castillo |
Lingua originale | spagnolo |
Paese di produzione | Spagna |
Anno | 2017 |
Durata | 88 min |
Genere | documentario |
Regia | Gustavo Salmerón |
Soggetto | Gustavo Salmerón, Raúl de Torres, Beatriz Montañez |
Produttore | Gustavo Salmerón |
Fotografia | Gustavo Salmerón |
Montaggio | Raúl de Torres |
Musiche | Nacho Mastretta |
Interpreti e personaggi | |
Gustavo Salmerón, Julita Salmerón |
Muchos hijos, un mono y un castillo è un film spagnolo del 2017 prodotto e diretto da Gustavo Salmerón.[1] e che ha come protagonista sua madre, Julita Salmerón.[2] Ha vinto, tra gli altri, il Premio Goya per il miglior documentario del 2017.
Trama
[modifica | modifica wikitesto]L'attore spagnolo Gustavo Salmerón si mette dietro alla telecamera per filmare i comportamenti eccentrici di sua madre Julita, che aveva tre sogni: di avere molti figli, di possedere una scimmia e di vivere in un castello.[3]
Riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]Il documentario ha vinto i seguenti premi:
- 2017 - Miglior documentario lungometraggio - Festival internazionale del cinema di Karlovy Vary.[4]
- 2017 - Menzione speciale della giuria - Camden International Film Festival.
- 2017 - Migliore documentario - Hamptons International Film Festival.
- 2018 - Migliore documentario - Cinema Eye Honors Spotlight Award.
- 2018 - Premio Ha nacido una estrella - Días de Cine RTVE.
- 2018 - Migliore documentario - Premios José María Forqué[5].
- 2018 - Migliore documentario - Cinema Writers Circle Awards.[6]
- 2018 - Migliore documentario - Premio Goya (per i film del 2017).[7]
- 2018 - Migliore documentario - Premios Platino.[8]
- 2018 - Menzione speciale della giuria - Luxemburg City Film Festival.
- 2018 - Premio del publico - Certamen Pantalla Abierta a los nuevos realizadores del Festival de Cine de Alcalá de Henares.
Accoglienza e giudizi della critica
[modifica | modifica wikitesto]Il documentario ha ottenuto incassi per 504.533,18 Euro[9] con 83.410[9] spettatori; ha inoltre ricevuto recensioni positive da vari critici cinematografici, tra le quali:
Il giornale El País[10][11] pubblicò le seguente valutazioni:
«Il documentario di Salmerón su sua madre mette in scena un vortice di vita e di emozioni»
«Nella cinematografia documentaria spagnola ci sono state anche altre signore memorabili (...) Però la più sorprendente, insolita, graziosa, toccante e surreale che io abbia visto sullo schermo, la mia eroina per l'eternità, si chiama Julia Salmerón ed è stata filmata da suo figlio Gustavo per un periodo di 14 anni.»
El Periódico de Catalunya[12] espresse il giudizio seguente:
«La franchezza del film è uno dei suoi punti di forza. La capacità scenica di Julita – una signora che è stata falangista, repubblicana e massone - e l'abilità con la quale suo figlio Gustavo riesce a rappresentare il meglio di lei senza nessuna forzatura, è un altro ottimo risultato.»
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) IMDb Gustavo Salmerón, su imdb.com. URL consultato il 21 maggio 2019.
- ^ (EN) IMDb Julita Salmerón, su imdb.com. URL consultato il 21 maggio 2019.
- ^ (ES) IMDb Muchos hijos, un mono y un castillo, su imdb.com. URL consultato il 21 maggio 2019.
- ^ (EN) Karlovy Vary International Film Festival, su kviff.com. URL consultato il 21 maggio 2019.
- ^ (ES) Premios José María Forqué, su premiojosemariaforque.com. URL consultato il 21 maggio 2019.
- ^ (ES) Círculo de Escritores Cinematográficas, su cinecec.com. URL consultato il 21 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 25 aprile 2012).
- ^ (ES) Premios Goya, su premiosgoya.com. URL consultato il 21 maggio 2019.
- ^ (ES) Producciones españolas ganan Platinos por documental y teleserie, su efe.com. URL consultato il 21 maggio 2019.
- ^ a b (ES) Ficha Ministerio de educación, cultura y deporte Muchos hijos, un mono y un castillo, su infoicaa.mecd.es. URL consultato il 21 maggio 2019.
- ^ (ES) Gregorio Belinchón, La mujer que perdió un castillo pero ganó una película, in El País, 9 settembre 2017. URL consultato il 21 maggio 2019.
- ^ (ES) Carlos Boyero, A sus pies, surrealista Julita, in El País, 14 dicembre 2017. URL consultato il 21 maggio 2019.
- ^ (ES) Quim Casas, "Muchos hijos, un mono y un castillo": la familia Salmerón, in El Periódico, 14 dicembre 2017.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Muchos hijos, un mono y un castillo, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Muchos hijos, un mono y un castillo, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) Muchos hijos, un mono y un castillo, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC.
- (EN, ES) Muchos hijos, un mono y un castillo, su FilmAffinity.
- (EN) Muchos hijos, un mono y un castillo, su Box Office Mojo, IMDb.com.