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Montefiorino

Coordinate: 44°21′N 10°37′E
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Montefiorino
comune
Montefiorino – Stemma
Montefiorino – Bandiera
Montefiorino – Veduta
Montefiorino – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Emilia-Romagna
Provincia Modena
Amministrazione
SindacoMaurizio Paladini (lista civica Civiltà montanara) dal 5-6-2016
Territorio
Coordinate44°21′N 10°37′E
Altitudine797 m s.l.m.
Superficie45,28 km²
Abitanti2 095[2] (30-9-2022)
Densità46,27 ab./km²
FrazioniCasola, Farneta, Gusciola, La Verna, Lago, Macognano, Rubbiano, Vitriola[1]
Comuni confinantiFrassinoro, Palagano, Toano (RE), Villa Minozzo (RE)
Altre informazioni
Cod. postale41045
Prefisso0536
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT036025
Cod. catastaleF503
TargaMO
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[3]
Cl. climaticazona F, 3 323 GG[4]
Nome abitantiMontefiorinesi
PatronoB. V. Maria di Loreto
Giorno festivo10 dicembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Montefiorino
Montefiorino
Montefiorino – Mappa
Montefiorino – Mappa
Posizione del comune di Montefiorino all'interno della provincia di Modena
Sito istituzionale

Montefiorino (Muntfiurèin in dialetto frignanese, Munfiuriin in dialetto locale) è un comune italiano di 2 095 abitanti della provincia di Modena in Emilia-Romagna, situato a sud-ovest del capoluogo. Montefiorino fu il centro della Repubblica Partigiana nella seconda guerra mondiale, cosa che le ha valso il conferimento della medaglia d'oro al valor militare.

È caratterizzato da un'imponente rocca medievale posta al centro del paese.

Terra storicamente abitata dai Liguri Friniati, che comprendevano tutta la montagna modenese e reggiana, spingendosi anche fino alla fascia collinare e all'alta pianura. Essi insieme ai Liguri Apuani, che abitavano la Lunigiana e la Garfagnana, costituivano la famiglia dei Liguri orientali. Con la grande invasione celtica del IV secolo a.C. che vide insediarsi i Galli Boi nell'alta pianura e nell'area collinare reggiana e modenese, vi furono alcune infiltrazioni galliche anche nella montagna, dalla pianura infatti tali popolazioni risalirono le vie fluviali principali, raggiungendo aree più remote come la vallata del torrente Dragone, come attesta l'influsso celtico nella toponomastica locale dell'area.

Età contemporanea

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Durante la seconda guerra mondiale, nell'estate del 1944 la zona fu teatro dell'operazione Wallenstein, una serie di rastrellamenti di partigiani effettuati da forze nazi-fasciste.[5]

Lo stemma è stato riconosciuto con DCG del 7 novembre 1941.

«D'azzurro, a tre fiori bianchi moventi da un monte di quattro colli al naturale.»

Il gonfalone, concesso con regio decreto del 19 luglio 1941, è un drappo di rosso.[6]

Montefiorino è tra le città decorate al valor militare per la guerra di Liberazione, insignita della Medaglia d'oro al valor militare il 28 febbraio 1970 per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale:

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Vessilifero della Resistenza fra numerosi Comuni appenninici, anticipava le libertà democratiche conquistando per primo a "Repubblica" partigiana una vasta zona montana, sul tergo e ad insidia d'importante settore difensivo della linea Gotica. Retto da valoroso alto Comando partigiano e polo d'attrazione di perseguitati e insofferenti di giogo straniero, in alterne vicende il territorio libero di Montefiorino costituiva base offensiva e difensiva d'agguerrite formazioni, ad interdizione d'importanti comunicazioni dello schieramento tedesco; più volte attaccato si difendeva con bravura e, in durissima impari lotta di sopravvivenza, opponeva alla morsa inesorabile di due imponenti rastrellamenti nazifascisti il valore e il sanguinoso sacrificio di migliaia di combattenti e di stremate popolazioni. Dai reparti veterani della sua montagna sottrattisi all'annientamento, logori ma non domi e sempre risorgenti la Repubblica di Montefiorino rigenerava, infine, le formazioni partigiane della riscossa, che, ai passi appenninici e in nobile gara con le forze di pianura e con le martiri popolazioni, davano, per la redenzione della Patria, largo concorso di combattimento e di sacrificio agli eserciti di liberazione, generoso tributo di valore, di sangue e di sofferenza alla causa della libertà. Appennino Modenese, giugno 1944 - aprile 1945»
— 28 febbraio 1970[7]

Monumenti e luoghi d'interesse

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Architetture religiose

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  • Pieve romanica risalente al medioevo e intitolata alla Beata Vergine Assunta, con accanto la canonica vecchia nel territorio di Rubbiano.
  • Chiesa di Sant'Andrea Apostolo nella frazione di Vitriola
  • Chiesa, dedicata alla Beata Vergine di Loreto.
  • Oratorio Madonna degli Zerbini, posto proprio all'inizio del paese, che fungeva da chiesa prima della costruzione di quella più recente.
  • Oratorio di San Giuseppe, a Vitriola.
  • Chiesa di San Michele a Casola.

Architetture militari

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  • Rocca di Montefiorino, castello medievale posto nella parte più alta del paese. Nonostante i molti restauri, presenta ancora molti elementi originali. All'interno della rocca, oltre agli uffici dell'amministrazione comunale, ci sono il Museo della Resistenza e la torre della Rocca. Il primo è un museo riguardante la seconda guerra mondiale, in modo particolare la Repubblica partigiana di Montefiorino; la torre invece aveva un ruolo importante nel Medioevo, mentre oggi è luogo di alcune mostre e offre un panorama unico sulle vallate dei torrenti Dolo e Dragone.
  • Monumento ai Caduti, posto al centro della piazza in memoria dei caduti durante le due guerre mondiali.

Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[8]

Istituzioni, enti e associazioni

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L'economia del comune si basa sulle attività agricole, di allevamento e trasformazione agroalimentare, artigianali e turistiche.

Amministrazione

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Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
29 maggio 1983 5 giugno 1993 Maurizio Paladini Democrazia Cristiana Sindaco [13]
6 giugno 1993 12 maggio 2001 Muriella Guglielmini in Baldelli Partito Democratico della Sinistra Sindaco [13]
13 maggio 2001 14 maggio 2011 Maurizio Paladini Forza Italia Sindaco [13]
15 maggio 2011 4 giugno 2016 Antonella Gualmini Lega Nord Sindaco [13]
5 giugno 2016 in carica Maurizio Paladini Lista civica Civiltà montanara Sindaco [13]

Altre informazioni amministrative

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Il comune fa parte dell'Unione dei comuni del Distretto ceramico.

Montefiorino, essendo una località turistica, ha a disposizione diversi impianti sportivi:

  • una piscina comunale regolamentare e una piscina per bambini, aperte per tutto il periodo estivo
  • due campi da tennis
  • palestra polivalente
  • campo da calcio regolamentare più altri campi da calcio sparsi nelle singole frazioni
  • palazzetto dello sport (inaugurato nell'estate del 2012, adiacente al campo da calcio comunale, comprensivo di ostello per ospitare ritiri di associazioni sportive, è gestito dal CSI).
  1. ^ Comune di Montefiorino - Statuto.
  2. ^ Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ Operazione "Wallenstein": le stragi dell'estate, su eccidinazifascisti.parma.it. URL consultato il 26 aprile 2017 (archiviato dall'url originale il 28 dicembre 2014).
  6. ^ Gonfalone e stemma di Montefiorino, su ACS, Raccolta dei disegni degli stemmi di comuni e città. URL consultato il 6 ottobre 2024.
  7. ^ Comune di Montefiorino, Medaglia d'oro al valor militare, su quirinale.it.
  8. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  9. ^ Cese della Carità Vitriola (MO), su reggioemilia.chiesacattolica.it. URL consultato il 20 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 21 gennaio 2019).
  10. ^ www.casadellacarita.it, su casadellacarita.it. URL consultato il 20 gennaio 2019.
  11. ^ Sandro Chesi, Ed entrò in una casa ..., Nova et Vetera, distribuito da Dehoniana Libri, 1984.
  12. ^ Chiesa di Bologna, su chiesadibologna.it. URL consultato il 20 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 20 gennaio 2019).
  13. ^ a b c d e http://amministratori.interno.it/

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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