Monte Velino
Monte Velino | |
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Le "cime gemelle" innevate (Monte Velino a sinistra e Monte Cafornia a destra) | |
Stato | Italia |
Regione | Abruzzo |
Provincia | L'Aquila |
Altezza | 2 487 m s.l.m. |
Prominenza | 1 385 m |
Catena | Appennino abruzzese |
Coordinate | 42°08′49.55″N 13°22′52.89″E |
Mappa di localizzazione | |
Il Monte Velino (2 487 m s.l.m.) è la cima più elevata del gruppo montuoso Sirente-Velino e dell'omonimo massiccio (gruppo montuoso del monte Velino)[1][2], situato nei pressi del confine geografico dell'Abruzzo nord-occidentale (Marsica) con il Lazio orientale (Cicolano), tra la piana del Fucino e le valli dell'Aterno e del Salto. È affiancato dalle montagne della Duchessa a nord-ovest e dal massiccio del monte Sirente a sud-est, dal quale è separato dall'altopiano delle Rocche. Inserito tra i siti di interesse comunitario dell'Abruzzo è compreso all'interno del parco naturale regionale Sirente-Velino[3], al cui interno è istituita anche la riserva naturale Monte Velino.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Etimologia
[modifica | modifica wikitesto]L'origine del nome è incerta; stando a una supposizione deriverebbe dai termini marsi Vel e inu (sorgente, fiume, lago)[4] e rivelerebbe l'imponenza del monte e la presenza sottostante di acqua; il toponimo indicherebbe dunque il dominio della montagna su quello che fu il lago Fucino.
Geomorfologia
[modifica | modifica wikitesto]Il Velino è un monte brullo e sassoso con scarsa vegetazione ai suoi piedi su tutti i versanti, non solcato da strade, con un perimetro di oltre venti chilometri, a cui è affiancato a sud-est il monte Cafornia di poco più basso (2 424 m s.l.m.). Solcato a nord-ovest dalla valle di Teve che lo separa dalle montagne della Duchessa ai confini con il Lazio e a sud-est dalla valle Majelama che lo separa dal gruppo dei monti della Magnola ed ancora più ad est i monti di Campo Felice e il gruppo montuoso di Monte Ocre-Monte Cagno, si caratterizza per la presenza di dirupi e brecciai e per un aspetto desolato e lunare; i versanti sud e sud-ovest digradano in un ripido pendio fino al fondovalle marsicano, mentre il versante nord e nord-ovest presenta numerosi circhi glaciali e una maggiore asprezza geomorfologica[5][6].
Orografia
[modifica | modifica wikitesto]- Monte Velino (2 487 m s.l.m.)
- Monte Cafornia (2 424 m)
- Pizzo Cafornia (2 409 m)
- Cima Avezzano (2 378 m)
- Monte di Sevice (2 355 m)
- Monte Costognillo (2 328 m)
- Punta Trento (2 243 m)
- Punta Trieste (2 230 m)
- Monte Tre Sorelle (2 200 m)
- Costa della Tavola (2 186 m)
- Monte Il Bicchero (2 156 m)
- Costone della Cerasa (2 119 m)
- Colle Il Bicchero (2 075 m)
- Monte Rozza (2 064 m)
Escursionismo
[modifica | modifica wikitesto]Diversi sono i percorsi che portano in vetta. Ognuno di essi deve comunque coprire un dislivello importante a partire dal fondovalle posto a circa 800 metri di quota. Tra i principali percorsi ci sono le vie direttissime che partono dal comune di Massa d'Albe e risalgono i ripidi pendii di sud-ovest con l'immancabile difficoltà alpinistica, tra questi figura il sentiero di Fonte Canale che dal borgo di Forme consente di raggiungere il rifugio Casale da Monte, la valle Majelama e la valle Genzana, due depressioni divise dal crinale di Costa Stellata, mentre più a nord si trova la cresta di Vena Stellante. La rete sentieristica permette di proseguire, oltre il rifugio montano Telespazio, verso il vallone, colle-sella Il Bicchero, l'omonimo monte, Punta Trento e Punta Trieste. Il rifugio Vincenzo Sebastiani è situato a 2 102 m s.l.m. al Colletto di Pezza[7].
Percorsi meno ripidi, ma più lunghi, risalgono oltre il vallone della Chiave e il vallone dell'Orso da Rosciolo dei Marsi o la valle di Teve aggirando il massiccio fino al Colle dell'Orso raggiungibile anche dal versante nord, oppure salendo dal monte Rozza e il monte Sèvice. Il rifugio denominato "Capanna di Sèvice" è situato a quota 2 119 m s.l.m. appena sotto l'omonima vetta. Altri accessi provengono dal versante nord-est di Campo Felice (Monti di Campo Felice) e dai piani di Pezza, rimontando sempre verso il Colle dell'Orso.
Visuale dalla vetta
[modifica | modifica wikitesto]Dalla sommità del Velino è possibile ammirare tutto il bacino del Fucino, sul quale si affaccia in modo imponente. La posizione centrale all'interno dell'Appennino centrale e la quota elevata fa sì che, in una panoramica a 360°, si possano osservare tutti gli altri massicci e i gruppi montuosi dell'Appennino laziale-abruzzese: dal Terminillo ai monti Sibillini, dai monti della Laga al Gran Sasso, dal monte Sirente alla Maiella, dai monti Marsicani ai monti Ernici, dai monti Cantari ai monti Simbruini o ai monti Carseolani. Nelle giornate più limpide si può addirittura arrivare a vedere i due mari che racchiudono a est e a ovest la penisola italiana.
La parte sommitale del Velino è visibile anche da Roma, specie nelle giornate invernali limpide in cui appare innevato, soprattutto dai quartieri ovest e sud della Capitale fino al Gianicolo.
Ambiente
[modifica | modifica wikitesto]La riserva naturale
[modifica | modifica wikitesto]La riserva naturale Monte Velino è una riserva naturale orientata situata nel gruppo del monte Velino, nei territori comunali di Magliano de' Marsi e Massa d'Albe, in provincia dell'Aquila, istituita nel 1987 ed interamente compresa nel parco naturale regionale Sirente-Velino. Con una superficie di 3 550,00 ettari confina a nord con la riserva regionale Montagne della Duchessa, situata nella limitrofa provincia di Rieti.
A Magliano de' Marsi si trova la sede del museo dell'uomo e della natura, dedicato alla biodiversità dell'area protetta. Presenta una flora ed una fauna di grande interesse naturalistico: nelle zone più elevate si può trovare una flora da tundra alpina con silene aculee e viole magellense: sulle quote più elevate sono presenti diverse varietà di ginepro; non mancano uva ursina, dafne alpina, tasso barbasso e varie specie di genziana.
La fauna è simile da quella degli altri monti dell'Appennino centrale; sono scomparsi i grandi mammiferi (anche se di passaggio è segnalato l'orso marsicano), mentre sono presenti il lupo appenninico e il cinghiale; il corvo imperiale e il grifone sono stati reintrodotti negli anni novanta dal Corpo forestale dello Stato[8].
Cartografia
[modifica | modifica wikitesto]- Rete sentieristica del Parco naturale regionale Sirente-Velino.[9]
- Cartografia ufficiale italiana dell'Istituto Geografico Militare (IGM) in scala 1:25 000 e 1:100 000.[10]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Il massiccio del Velino Sirente, su montagneabruzzo.it.
- ^ Riserva naturale orientata del Monte Velino, su countryeurope.net (archiviato dall'url originale il 22 maggio 2015).
- ^ Il massiccio del Velino, su parcosirentevelino.it.
- ^ Montagne della Duchessa-Monte Velino, su riservadelladuchessa.it. URL consultato il 15 maggio 2019.
- ^ Cenni geomorfologici, su montevelinogev.it (archiviato dall'url originale il 21 maggio 2015).
- ^ Monte Velino m.2487, su geomontabruzzo.it (archiviato dall'url originale il 21 maggio 2015).
- ^ Escursionismo. Costa Stellata, su auaa.it. URL consultato il 25 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 2 febbraio 2021).
- ^ Flora e fauna, su montevelinogev.it (archiviato dall'url originale il 19 febbraio 2016).
- ^ Rete sentieristica | Parco Naturale Regionale Sirente Velino, su parcosirentevelino.it. URL consultato il 20 febbraio 2021.
- ^ Geoportale Nazionale, su pcn.minambiente.it. URL consultato il 20 febbraio 2021.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Parco naturale regionale Sirente-Velino
- Riserva naturale Monte Velino
- Sirente-Velino
- Museo dell'uomo e della natura
- Incidente aereo del monte Velino
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Monte Velino
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Monte Velino, su abruzzoturismo.it, Regione Abruzzo. URL consultato il 25 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2021).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 235610944 · LCCN (EN) sh91003470 · J9U (EN, HE) 987007530166605171 |
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