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Movimento Fascismo e Libertà - Partito Socialista Nazionale

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da MFL-PSN)
Movimento Fascismo e Libertà-Partito Socialista Nazionale
StatoItalia (bandiera) Italia
SedeStrada del Cavallero, 4
San Paolo Solbrito (AT)
AbbreviazioneMFL-PSN
Fondazione25 luglio 1991
Derivato daMovimento Sociale Italiano
IdeologiaFascismo[1]
Nazionalsocialismo[1]
Sindacalismo nazionale[1]
Socialismo nazionale[1]
Corporativismo[1]
Democrazia organica[1]
Socializzazione dell'economia[1]
CollocazioneEstrema destra
Partito europeonessuno
Gruppo parl. europeonessuno
Affiliazione internazionaleWorld Union of National Socialists
Seggi Camera
0 / 400
Seggi Senato
0 / 200
Seggi Europarlamento
0 / 76
Seggi Consigli regionali
0 / 896
TestataIl Lavoro Fascista
Organizzazione giovanilenessuna
Iscritti1500
Colori     Nero      Rosso
Sito webwww.fascismoeliberta.it

Il Movimento Fascismo e Libertà - Partito Socialista Nazionale (MFL-PSN), è un partito politico italiano, di ispirazione neofascista, fondato il 25 luglio 1991 dal giornalista e senatore del MSI Giorgio Pisanò con la denominazione Movimento Fascismo e Libertà (MFL) cambiata poi nell'attuale nel 2009.[2]

Fascismo e Libertà[3] nel 1989 nasce come corrente politica interna al Movimento Sociale Italiano - Destra Nazionale, facendo riferimento al senatore Giorgio Pisanò e al suo settimanale Candido.[4]

Fascismo e Libertà nel luglio 1991 esce dal Movimento Sociale Italiano dell'allora segretario Gianfranco Fini.[3]

Giorgio Pisanò guida la frangia dei camerati irriducibili fondando il 25 luglio 1991 il nuovo soggetto politico profondamente mussoliniano denominato Movimento Fascismo e Libertà (MFL).

Nel 1994 il MFL partecipa ad un progetto di conservazione missina con una decina di ex-dirigenti del MSI guidati da Pino Rauti, fondando il 3 marzo 1995 il Movimento Sociale Fiamma Tricolore. Alcuni mesi più tardi, dopo una breve esperienza minoritaria all'interno del nuovo soggetto, il MFL esce dal Movimento Sociale Fiamma Tricolore, ritrovando, (e da allora mantenendo), la sua unicità identitaria.

Dopo la morte di Pisanò nel 1997, il movimento è stato dilaniato da lotte interne circa la titolarità dei vertici.[5][6]

Nel 2009, il Movimento Fascismo e Libertà (MFL) ha aggiunto la dicitura Partito Socialista Nazionale (PSN) alla originaria denominazione.[7]

Le accuse di ricostituzione del PNF

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Il MFL-PSN è stato numerose volte citato in giudizio per supposta ricostituzione del disciolto Partito Nazionale Fascista e per apologia del fascismo (a causa dell'utilizzo di simbologia fascista).[8][9]

Partecipazione a elezioni

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L'unica partecipazione del Movimento Fascismo e Libertà alle elezioni politiche nazionali avviene nel 1992. Il simbolo e la dicitura nella loro interezza non sono accettati: quello che rimane è la scritta «Libertà» lungo il cerchio di contorno. La lista, presente solo in Calabria per la Camera e in Lombardia per il Senato, ottiene rispettivamente lo 0,21% e lo 0,11% nelle due regioni.

Il movimento fa successivamente qualche sporadico ingresso in assemblee elettive, a partire dal 1999, presentando il suo simbolo in varie elezioni amministrative, ottenendo l'elezione di un piccolo numero di consiglieri comunali nel corso degli anni.[10] Ad esempio alle elezioni amministrative 2010, il MFL-PSN elegge un consigliere comunale a Parella (TO) con 14 voti, mentre nel 2011 nel comune di Roatto (AT) ottiene 16 voti per il suo candidato a Sindaco; nel 2015 a Cellarengo (AT) elegge 3 consiglieri comunali, che si riconfermano nel 2020. Alle elezioni amministrative in Italia del 2017 ottiene tre consiglieri di opposizione nel comune di Mura (BS) con 41 voti, pari all'11,8%.[11]In occasione delle elezioni politiche di aprile 2006, il simbolo viene nuovamente ricusato dal Ministero dell'Interno. La dirigenza, così, presenta un altro simbolo, definito dalla stessa «autocensurato» (si tratta in realtà di sostituire l'emblema del fascio e la parola «fascismo» con la scritta in colore bianco «censurato» su una macchia grigia). Nonostante la modifica, il MFL-PSN non riesce a partecipare all'elezione delle camere del Parlamento a causa del mancato raggiungimento delle firme necessarie alla presentazione delle liste. Il simbolo «Censurato e Libertà» è presente alle elezioni comunali di Torino, svoltesi il mese successivo alle politiche, con Carlo Gariglio come candidato a sindaco.[12]

Il MFL-PSN è partito dichiaratamente fascista e nazista, nonché l'unico in cui compaia la denominazione "fascismo" sul simbolo stesso, che include e pone in evidenza al centro un fascio littorio repubblicano[13][14] di colore rosso.

Il MFL-PSN, rifacendosi al fascismo più ortodosso, prende le distanze dal Movimento Sociale Italiano della leadership di Gianfranco Fini e dai partiti neofascisti quali Casa Pound, Forza Nuova, Fiamma Tricolore, con cui rifiuta accordi o alleanze, ribadendo categoricamente di non essere classificabile come un partito di destra.[1] Non a caso le maggiori critiche del MFL-PSN vengono mosse verso gli attuali movimenti e partiti di estrema destra, accusati di essere estranei al pensiero di Mussolini e di aver tradito l'ideologia del Ventennio.[15]

Fin dall'elezione di Carlo Gariglio alla segreteria nazionale del partito, il MFL-PSN è dichiaratamente antisemita. Alla base del suo programma politico vi è la lotta al presunto "sistema giudaico-massonico".[1][15][16]

Il MFL-PSN aderisce alla World Union of National Socialists, l'internazionale neonazista.

  • I Congresso Nazionale - Prato, 1º marzo 1998
  • II Congresso Nazionale - Trieste, 10 ottobre 1999
  • III Congresso Nazionale - Torino, 2 dicembre 2001
  • IV Congresso Nazionale - Torino, 29 ottobre 2006
  • V Congresso Nazionale - Villanova d'Asti, 6 novembre 2011
  • VI Congresso Nazionale - Villanova d'Asti, 30 ottobre 2016
  • VII Congresso Nazionale - San Paolo Solbrito, 5 giugno 2022
  • Giorgio Pisanò (1991 - 1997)
  • Giuseppe Martorana (1998 - 2001)
  • Carlo Gariglio (2001 - in carica)

Risultati elettorali

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Elezione Voti % Seggi
Politiche 1992 Camera 2.418 0,01
0 / 630
Senato 6.793 0,02
0 / 315
  1. ^ a b c d e f g h i Movimento Fascismo e Libertà - Prima di cominciare, su fascismoeliberta.info. URL consultato il 30 ottobre 2011.
  2. ^ Massino Iaretti, A Villanova, il Congresso Nazionale del "Movimento Fascismo e Libertà", su AtNews.it, Quotidiano online della provincia di Asti e del Monferrato, 5 novembre 2011. URL consultato il 4 aprile 2022 (archiviato dall'url originale il 29 luglio 2012).
  3. ^ a b MSI, SCISSIONE BIS GIORGIO PISANO' SBATTE LA PORTA, in la Repubblica, 12 luglio 1991.
  4. ^ 'VIA FINI DAL MSI' PAROLA D'ORDINE DEI 'VERI FASCISTI', in la Repubblica, 14 novembre 1989.
  5. ^ Seconda sentenza del Tribunale di Milano.
  6. ^ "Camerati di Giorgio Pisanò" - Chi siamo, su cameratigiorgiopisano.org. URL consultato il 30 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 7 settembre 2014).
  7. ^ Movimento Fascismo e Libertà - Partito Socialista Nazionale :: Sito Ufficiale Segreteria Nazionale (archiviato dall'url originale il 3 giugno 2009).
  8. ^ Angela Di Gregorio, Epurazioni e protezione della democrazia. Esperienze e modelli di «giustizia post-autoritaria», Milano, FrancoAngeli.
    «Per quanto riguarda l'ammissibilità dell'uso dei simboli fascisti nel corso delle elezioni le sentenze sono state di vario tipo e a volte, anche a distanza di pochi giorni, il giudizio della magistratura poteva apparire contraddittorio. In alcuni casi infatti tali simboli sono stati ammessi tout-court, in altri è stato consentito solo l'uso (in tutto o in parte) del solo elemento figurativo (in generale il fascio repubblicano) ma sono state vietate diciture quali fascismo o fascista, in altri casi ancora i simboli sono stati ammessi con riserva
  9. ^ Gabriele Maestri, I simboli della discordia. Normativa e decisioni sui contrassegni dei partiti, Giuffrè Editore, 2012.
  10. ^ Movimento Fascismo e Libertà - Partito Socialista Nazionale :: Sito Ufficiale Segreteria Nazionale, su fascismoeliberta.info. URL consultato il 22 febbraio 2011 (archiviato dall'url originale il 3 giugno 2009).
  11. ^ Ministero dell'Interno - Risultati elettorali.
  12. ^ Città di Torino - Elezioni amministrative 2006 - Sindaco.
  13. ^ Movimento Fascismo e Libertà (MFL - Avella [AV]): Differenza fra Fascio Littorio e Fascio Repubblicano. URL consultato il 3 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 22 giugno 2017).
  14. ^ Bologna, manifesti di Fascismo e Libertà in strada autorizzati dal Comune - Il Fatto Quotidiano.
  15. ^ a b Movimento Fascismo e Libertà - Chi siamo, su fascismoeliberta.info. URL consultato il 30 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 10 ottobre 2013).
  16. ^ Il comunismo con la maschera, su fascismoeliberta.info.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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