Luigi Rava
Luigi Rava | |
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Senatore del Regno d'Italia | |
Legislatura | dalla XXV |
Gruppo parlamentare | Sinistra liberale |
Sito istituzionale | |
Deputato del Regno d'Italia | |
Legislatura | XVII, XVIII, XIX, XXI, XXII, XXII e XXIV |
Gruppo parlamentare | Sinistra liberale |
Circoscrizione | Ravenna (XVII, XVIII e XIX) e Vergato (XXI, XXII, XXIII e XXIV) |
Sito istituzionale | |
Sindaco di Roma | |
Durata mandato | 25 novembre 1920 – 23 maggio 1921 |
Predecessore | Adolfo Apolloni |
Successore | Giannetto Valli |
Ministro dell'agricoltura, dell'industria e del commercio del Regno d'Italia | |
Durata mandato | 3 novembre 1903 – 24 dicembre 1905 |
Monarca | Vittorio Emanuele III |
Capo del governo | Giolitti, Tittoni, Fortis |
Predecessore | Guido Baccelli |
Successore | Alessandro Fortis (interim) |
Ministro dell'Istruzione Pubblica del Regno d'Italia | |
Durata mandato | 2 agosto 1906 – 11 dicembre 1909 |
Monarca | Vittorio Emanuele III |
Capo del governo | Giovanni Giolitti |
Predecessore | Guido Fusinato |
Successore | Edoardo Daneo |
Dati generali | |
Titolo di studio | laurea in giurisprudenza |
Professione | docente universitario, magistrato |
Luigi Rava (Ravenna, 29 novembre 1860 – Roma, 12 maggio 1938) è stato un giurista e politico italiano. Fu sindaco di Roma e Senatore del Regno.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Il padre, Giuseppe Rava, era stato collega di Alfredo Baccarini al Comune di Ravenna ed aveva conosciuto Domenico Farini e Gioacchino Rasponi.
Attività accademica
[modifica | modifica wikitesto]La carriera accademica di Luigi Rava fu precoce: a soli 23 anni ebbe accesso all'insegnamento universitario come libero docente[1]. Ottenne il primo incarico a Siena, poi insegnò a Bologna, quindi a Pavia. Le sue materie di insegnamento furono filosofia del diritto, scienza delle finanze e diritto amministrativo. Tornò a Bologna, dove fu chiamato a ricoprire la cattedra di Scienza dell'amministrazione presso l'università felsinea, carica che tenne ininterrottamente fino al 1915, quando fu nominato membro del Consiglio di Stato e quindi si trasferì a Roma.
Carriera politica
[modifica | modifica wikitesto]Rava iniziò molto presto anche la carriera politica: nel 1891, ad appena 31 anni, fu eletto deputato al Parlamento nel collegio della città natale per la Sinistra liberale. Nel 1892 fu riconfermato. L'anno seguente entrò al governo come sottosegretario. Dalle elezioni del 1900 fu candidato al collegio di Vergato, paese dell'Appennino bolognese, dove fu eletto per quattro legislature[2]. Il 3 ottobre 1920 fu nominato Senatore[2].
Luigi Rava, che fu un grande ammiratore del naturalista forlivese Cesare Majoli (1746 – 1823), è stato padre delle prime leggi di tutela dell'ambiente e dei beni culturali emanate in Italia. La legge 411 del 1905 "per la conservazione della Pineta di Ravenna", fu la prima legge paesaggistica d'Italia[3]. La legge 20 giugno 1909, n° 364, pose per la prima volta sotto protezione le antichità nazionali. Rava scrisse il testo in collaborazione con l'archeologo Corrado Ricci, anche lui ravennate. Rava favorì l'istituzione della «Speciale soprintendenza ai Monumenti di Ravenna», la prima soprintendenza per i beni culturali istituita in Italia.
Massone, non si sa dove e quando fu iniziato. È noto che l'8 ottobre 1906 fu regolarizzato Maestro massone nella Loggia Roma di Roma. Nella sua qualità di sindaco di questa città, al Campo Verano, tenne un discorso funebre per la tumulazione del già Gran maestro del Grande Oriente d'Italia Ernesto Nathan[4].
Incarichi ricoperti
[modifica | modifica wikitesto]- Fu consigliere alla Provincia di Ravenna per 30 anni
- Deputato eletto nel 1891 e poi confermato ininterrottamente per altre sei legislature fino al 1920, quando fu nominato senatore
- Sottosegretario alle poste e ai telegrafi (1893-96)
- Sottosegretario all'agricoltura (1900-01)
- Ministro dell'agricoltura, dell'industria e del commercio del Regno d'Italia nei Governi Giolitti II, Tittoni e Fortis I (1903-05)
- Ministro dell'istruzione pubblica nel Governo Giolitti III (1906-09)
- Ministro delle finanze nel Governo Salandra I (1914)
- Vicepresidente della Camera dei Deputati (1914-19)
- Membro del Consiglio di Stato (1915-30)
- Sindaco di Roma (25 novembre 1920-23 maggio 1921)
- Incarichi accademici
- Presidente nazionale della Società Dante Alighieri (1902-06)
- Socio corrispondente dell'Accademia dei Lincei (9 ottobre 1925)
- Incarichi dirigenziali
- Vicepresidente della Banca Popolare di Ravenna (dal 1896)
- Vicepresidente della Cassa di Risparmio di Ravenna (dal 1892 al 1918; nel 1919 fu Presidente)
- Presidente dell'Ente Nazionale Industrie Turistiche (ENIT)
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze italiane
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze straniere
[modifica | modifica wikitesto]Opere
[modifica | modifica wikitesto]- La pineta di Ravenna. Roma, Forzani e C. tipografi del Senato, 1897
- La restaurazione pontificia in Romagna: 1814-1831. Roma, Forzani e C. tipografi del Senato, 1898
- L'Emilia e la Romagna nel Risorgimento italiano. Roma, tipografia della Tribuna, 1899
- Angelo Frignani. Un episodio della restaurazione pontificia in Romagna. Bologna, Zanichelli, 1899
- Adeodato Ressi, economista e martire dell'indipendenza (1768-1822). Bologna, Stabilimenti poligrafici riuniti, 1923
- La pineta di Ravenna. Piccola storia di una grande bonifica. Roma, Ente Nazionale Industrie Turistiche, 1926
- Lord Byron e P. B. Shelley a Ravenna e Teresa Guiccioli Gamba: note. Roma, Società nazionale Dante Alighieri, 1929
- La Romagna nel 1798. Diario del cittadino Diego Guicciardi, commissario della Repubblica Cisalpina (a cura di). Modena, Societa tipografica modenese, 1933
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Speciale centenario della Legge Rava e Beni ambientali, su dev.racine.ra.it. URL consultato il 20 novembre 2015.
- ^ a b Scheda senatore RAVA Luigi, su notes9.senato.it, Senato della Repubblica. URL consultato il 24 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- ^ Tutela del paesaggio, su instoria.it. URL consultato il 20 novembre 2015.
- ^ Vittorio Gnocchini, L'Italia dei Liberi Muratori, Erasmo ed., Roma, 2005, p. 232.
- ^ Incarichi di Governo di Luigi Rava, su storia.camera.it.
- ^ Incarichi parlamentari di Luigi Rava, su storia.camera.it.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikisource contiene una pagina dedicata a Luigi Rava
- Wikiquote contiene citazioni di o su Luigi Rava
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Luigi Rava
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Rava, Luigi, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- RAVA, Luigi, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1935.
- Rava, Luigi, su sapere.it, De Agostini.
- Antonella Meniconi, RAVA, Luigi, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 86, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2016.
- Opere di Luigi Rava, su MLOL, Horizons Unlimited.
- (EN) Opere di Luigi Rava, su Open Library, Internet Archive.
- Luigi Rava, su storia.camera.it, Camera dei deputati.
- RAVA Luigi, su Senatori d'Italia, Senato della Repubblica.
- Luigi Rava, in Archivio storico Ricordi, Ricordi & C.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 76304283 · ISNI (EN) 0000 0001 2281 9939 · SBN RAVV009981 · BAV 495/72034 · LCCN (EN) n86054438 · GND (DE) 117690856 · BNE (ES) XX1410946 (data) · BNF (FR) cb102252805 (data) · J9U (EN, HE) 987007280258605171 · NSK (HR) 000066547 · CONOR.SI (SL) 105935203 |
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