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Ossie Davis

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Ossie Davis nel 1951

Ossie Davis, nato Raiford Chatman Davis (Codgell, 18 dicembre 1917Miami, 4 febbraio 2005) è stato un attore, regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense, nonché scrittore e attivista politico.

Sposato dal 1948 con l'attrice Ruby Dee (con la quale nel 1980 creò, diresse e interpretò la serie televisiva Ossie and Ruby), Ossie Davis recitò in oltre 100 film e ne diresse cinque. Nel 1969 fu candidato al Golden Globe, come miglior attore non protagonista per il suo ruolo nel film Joe Bass l'implacabile, diretto da Sydney Pollack.

Era il figlio di Kince Charles Davis, ingegnere ferroviario, e di Laura Cooper.[1][2]

Carriera cinematografica

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Ossie Davis debuttò come attore nel 1950, con un ruolo non accreditato in Uomo bianco, tu vivrai!, diretto da Joseph L. Mankiewicz. Dopo aver interpretato alcune serie televisive, nel 1963 fu protagonista di Gone Are the Days!, adattamento della sua opera teatrale Purlie Victorious (1961), che nel 1981 porterà anche sul piccolo schermo.

Nel 1970 debuttò nella regia, dirigendo Pupe calde e mafia nera, un film d'azione che anticipò la blaxploitation: seguiranno altri quattro titoli negli anni settanta. Nel 1988 interpretò un ruolo in Aule turbolente, diretto da Spike Lee, con il quale iniziò un duraturo sodalizio che lo portò ad interpretare altri sei film del regista afroamericano, tra cui il grande successo Fa' la cosa giusta (1989). Nel 1993 affiancò Jack Lemmon e Walter Matthau nel film Due irresistibili brontoloni, dove interpretava un simpatico droghiere amico dei due protagonisti.

Attivismo politico

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Ossie Davis fu anche un attivista politico: insieme alla moglie, l'attrice Ruby Dee, incontrò personalità afroamericane quali Martin Luther King, Malcolm X e Jesse Jackson, e fu uno dei nomi di punta nella lotta per i diritti civili. Al funerale di Malcolm X, Davis lesse l'elogio funebre.

Nel 1995 Davis non partecipò alla Million Man March, la marcia di un milione di uomini afroamericani organizzata da Louis Farrakhan, poiché aveva delle riserve sull'operato di Farrakhan, accusato di essere razzista e misogino. Davis dichiarò: «Credo che la marcia fosse un riconoscimento che il mondo era cambiato. Il mondo che in una certa misura era stato creato da Malcolm veniva occupato da un'altra figura. Il mio legame con Malcolm X non mi permette di essere equo e obiettivo nei confronti di coloro che, in una certa misura, sono suoi detrattori»[3].

Ossie Davis morì per cause naturali, all'età di 87 anni, il 4 febbraio 2005, in una stanza d'hotel a Miami, otto mesi dopo la morte della madre Laura, deceduta il 6 giugno 2004 all'età di 105 anni. Dalla moglie, sposata nel 1948 e con cui rimase fino alla morte, ebbe tre figli: Guy, Nora e Hasna.

Filmografia parziale

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Ossie Davis alla prima di Lei mi odia (2004)

Regista cinematografico

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Doppiatori italiani

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Nelle versioni in italiano delle opere in cui ha recitato, Ossie Davis è stato doppiato da:

Da doppiatore è sostituito da:

Kennedy Center Honors - nastrino per uniforme ordinaria
— 5 dicembre 2004
  1. ^ Ossie Davis Biography, in filmreference, 2008. URL consultato il 22 gennaio 2009.
  2. ^ Davis, Laura Cooper, in The Journal News, White Plains, New York, 9 giugno 2004 (archiviato dall'url originale il 30 gennaio 2013).
  3. ^ Spike Lee, Kaleem Aftab Questa è la mia storia e non ne cambio una virgola. Milano, Kowalski editore, 2005.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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