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Ferrari SF1000

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Ferrari SF1000
Charles Leclerc alla guida della SF1000 nei test prestagionali a Barcellona
Descrizione generale
CostruttoreItalia (bandiera)  Ferrari
CategoriaFormula 1
SquadraScuderia Ferrari[1]
Progettata daSimone Resta
Enrico Cardile
Fabio Montecchi
Andrea De Zordo
Tiziano Battistini
Giorgio Rossetti
Maurizio Bocchi
David Sanchez
SostituisceFerrari SF90
Sostituita daFerrari SF21
Descrizione tecnica
Meccanica
TelaioMateriale composito a nido d'ape con fibra di carbonio
MotoreFerrari 065 1.6 V6 turbo ibrido
TrasmissioneCambio longitudinale Ferrari 8 marce + RM con comando semiautomatico sequenziale a controllo elettronico con cambiata veloce
Dimensioni e pesi
Lunghezza5688 mm
Larghezza2000 mm
Altezza950 mm
Passo3640 mm
Peso746 kg
Altro
CarburanteShell V-power
PneumaticiPirelli
AvversarieVetture di Formula 1 2020
Risultati sportivi
DebuttoAustria (bandiera) Gran Premio d'Austria 2020
Piloti5. Germania (bandiera) Sebastian Vettel
16. Monaco (bandiera) Charles Leclerc
Palmares
Corse Vittorie Pole Giri veloci
17 0 0 0

La Ferrari SF1000 (codice interno 671) è la sessantaseiesima monoposto della Scuderia Ferrari, realizzata per partecipare al Campionato mondiale di Formula 1 2020 sostituendo la Ferrari SF90.

La sigla "SF1000" si riferisce alla millesima partenza in un Gran Premio per la Scuderia – primo team nella storia della Formula 1 a tagliare tale traguardo –, avvenuta nella prima edizione del Gran Premio della Toscana corso al Mugello.

Nonostante il succitato intento celebrativo, la SF1000 si è dimostrata una delle monoposto meno competitive nella storia del Cavallino: con un palmarès di tre podi e un sesto posto in classifica costruttori, risultati decisamente al di sotto del blasone del team, a livello statistico viene ricordata come la peggiore Ferrari da quarant'anni a quella parte.[2]

Vista laterale

La livrea della SF1000 ricalca pressoché quella della precedente SF90, confermandone la verniciatura opaca, la presenza di sezioni in nero e la disposizione dei vari sponsor, e differenziandosi solo per la scelta di un rosso corsa più scuro.[3] Spicca il dettaglio vintage dei numeri di gara, che riprendono lo storico carattere contornato stabilmente usato sulle monoposto Ferrari da fine anni 70 ai primi anni 90 del XX secolo.[3]

Dopo quanto occasionalmente avvenuto nel precedente anno e mezzo, da questa stagione il title sponsor Mission Winnow, sfoggiato solo nei test prestagionali, viene definitivamente rimosso dalla livrea poiché gran parte delle singole legislazioni nazionali percepiscono il marchio, di proprietà Philip Morris International, come una possibile forma di pubblicità indiretta al tabacco.[4]

Per il solo Gran Premio della Toscana, il millesimo nella storia della Scuderia, viene approntata una speciale livrea celebrativa per la SF1000 che rispolvera il rosso amaranto della 125 S del 1947, la prima vettura a marchio Ferrari mai realizzata; la livrea include una grafica ad hoc per i numeri di gara, che ricorda quella usata sulle vetture del Cavallino negli anni 50 del XX secolo, e la scritta celebrativa "1000 GP" riportata in giallo sul cofano motore.[5]

Caratteristiche

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Vista posteriore

La SF1000 riprende il concept di progetto della precedente SF90 del 2019. Per il campionato 2020 è stata resa più estrema l'aerodinamica modificando i profili dell'ala anteriore e di quella posteriore, quest'ultimo più largo e alto; la struttura d'assorbimento a impatto d'urto anteriore è stata uniformata implementando anche tutti quegli aggiornamenti aerodinamici inseriti sulla SF90 a partire dalla seconda parte della stagione 2019. Alla monoscocca vengono aggiunte due appendici aerodinamiche ai lati dell'airbox per garantire dei miglioramenti di resistenza all'avanzamento; i bargeboard sono stati rialzati per convogliare più aria ai radiatori e sono stati sdoppiati i convogliatori aerodinamici. La conformazione dei sidepod è diversa per ospitare una nuova configurazione dei radiatori, portando l'aria a un fondo ridisegnato per garantire stabilità al retrotreno. La struttura d'assorbimento a impatto d'urto posteriore è stata riprogettata per essere montata insieme a un cambio miniaturizzato; il motore è lo 065, risultato di lavori di sviluppo della power unit del 2019.

È proprio il lavoro sul lato power unit a tenere banco durante la lunga pausa invernale: durante i test prestagionali la Federazione Internazionale dell'Automobile (FIA) porta a termine una lunga analisi del propulsore che ha spinto la Ferrari nell'anno precedente.[6]

Presentazione

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La presentazione ufficiale è avvenuta l'11 febbraio 2020 al teatro municipale Romolo Valli di Reggio Emilia. Alla cerimonia, svoltasi con l'accompagnamento di una colonna sonora appositamente composta dal disc jockey Benny Benassi e dal maestro Leonardo de Amicis, hanno partecipato il team principal Mattia Binotto, altri dirigenti della Scuderia e i due piloti, Sebastian Vettel e Charles Leclerc.[7]

Carriera agonistica

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Lo stesso argomento in dettaglio: Test F1 2020.
La SF1000 di Sebastian Vettel strumentata con aero rakes nei test prestagionali a Barcellona

Durante i test invernali disputati sulla pista di Barcellona nel mese di febbraio, la SF1000 non sembra eccellere in nessuna condizione, né sul giro singolo né nei long run, con qualsiasi tipo di mescola Pirelli impiegata, palesando inoltre alcuni problemi di affidabilità che ne limitano il chilometraggio.[8]

Nella prima giornata Leclerc, montando gomme medie C3, si piazza con un tempo di 1'18"289 all'undicesimo posto,[9] mentre il giorno successivo il monegasco migliora di tre posizioni il suo risultato, piazzando con medesima mescola di pneumatici un tempo di 1'18"335; l'altro ferarrista Vettel conclude invece in sesta piazza.[10] La terza e ultima giornata della prima settimana di test si conclude con il tedesco al tredicesimo posto.[11]

La seconda settimana si apre con i due piloti che si alternano alla guida della monoposto durante l'intera giornata: Vettel precede al decimo posto il compagno di squadra, che invece si classifica tredicesimo.[12] La seconda giornata è caratterizzata da un exploit del tedesco, che con un tempo di 1'16"841, facilitato dall'impiego di gomme morbide C5, conquista la vetta della classifica dei tempi.[13] I test prestagionali si concludono con Leclerc al quarto posto.[14]

Stagione 2020

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Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato mondiale di Formula 1 2020.

Si tratta di una stagione molto difficile per la Ferrari, sia sul piano sportivo sia su quello politico. Già prima del via al campionato viene ufficializzato il mancato rinnovo del rapporto con Sebastian Vettel,[15] sostituito in pectore da Carlos Sainz Jr. a partire dal 2021;[16] il tedesco si appresta quindi a vivere la sua sesta e ultima stagione a Maranello nella scomoda situazione di «separato in casa».[17] Inoltre, la drammatica situazione globale dettata dalla pandemia di COVID-19 porta la FIA alla scelta di congelare le parti principali delle vetture anche per la stagione 2021, limitando fortemente le aree di intervento per gli sviluppi.[18]

Vettel in azione al Mugello con una SF1000 in livrea celebrativa per il millesimo Gran Premio della Ferrari in Formula 1, 13 settembre 2020.

Sul fronte politico, l'avvicinamento al campionato 2020 vede il Cavallino e la Federazione arrivare a un accordo per la chiusura dell'indagine sulla power unit della precedente SF90, che nella seconda parte della stagione 2019 più di un team rivale aveva accusato di irregolarità; i termini della transazione vengono mantenuti riservati dalle parti, fatto che esacerba ancor più gli attriti tra le squadre motorizzate Ferrari – oltre alla Scuderia, anche Alfa Romeo e Haas – e il resto del circus.[19] Proprio tale situazione, che nel corso dei mesi precedenti aveva portato la FIA a rilasciare varie direttive tecniche riguardanti l'utilizzo delle power unit, finisce a posteriori per minare alla base il progetto della SF1000, monoposto che fin dall'appuntamento inaugurale della stagione in Austria mostra un'importante perdita di potenza – fatto che ricade, loro malgrado, anche sui team clienti – e un generale calo di performance rispetto alla SF90.

Sono evidenti le lacune nella velocità in rettilineo,[20] situazione ulteriormente aggravata da un comportamento piuttosto impreciso in approccio di curva; ciò a causa di una nuova scatola del cambio che, nell'essere miniaturizzata, ha perso rigidità con conseguenti problemi di torsione,[21] richiedendo un successivo intervento d'irrobustimento con pelli di carbonio.[22] Il difficile esordio porterà inoltre la Ferrari a scegliere di anticipare una serie di aggiornamenti[23] che non si rivelano però sufficienti a migliorare le prestazioni globali,[24] al punto da arrivare alla drastica decisione di cancellare gli sviluppi già programmati e intraprendere invece una fase di analisi dei punti deboli della vettura:[25] oltre al succitato gap di potenza, in generale vari analisti bollano la SF1000 come «nata vecchia» pagando un approccio tecnico fin troppo tradizionale se non superato, mostrandosi carente in particolar modo nell'aerodinamica di muso e pance laterali, nella fluidodinamica interna e nello schema delle sospensioni.[26]

Ciò nonostante, almeno nella parte iniziale del campionato, Charles Leclerc, decisamente più a suo agio sulla monoposto rispetto a Vettel,[20] riesce parzialmente a sopperire alle carenze tecniche della monoposto e, anche sfruttando favorevoli situazioni di gara come penalità e ritiri altrui oltreché safety car, ottiene due insperati piazzamenti a podio chiudendo secondo proprio in Austria[27] e, un mese dopo, terzo in Gran Bretagna.[28]

Nel prosieguo di stagione, tuttavia, emergono i tanti limiti di una SF1000 che non riesce a risalire la china, anche per la mancanza di upgrade significativi, relegando gli alfieri ferraristi a gare incolori condotte perlopiù a centro gruppo e con l'apice negativo dei due appuntamenti consecutivi in Belgio e in Italia: a Spa-Francorchamps il Cavallino dapprima fa registrare la sua peggiore qualifica dal Gran Premio d'Europa 2012,[29] con entrambe le SF1000 fuori dalla Q3,[30] e poi in gara non riesce a raccogliere punti, per un fine settimana considerato «uno dei punti più bassi nella storia» sportiva di Maranello;[31] mentre a Monza la Scuderia chiude con un altrettanto scottante doppio ritiro,[32] una débâcle che nell'appuntamento più atteso dai tifosi della Rossa non si verificava dal 1995.[33]

Per ritrovare una monoposto Ferrari più deludente della SF1000, sesta a fine stagione tra i costruttori, si deve tornare indietro di quarant'anni con la 312 T5 (sopra) che chiuse al decimo posto il campionato 1980

La successiva, anonima prova offerta in Toscana, proprio nella gara che segna la millesima partenza Ferrari in un Gran Premio – e per giunta corsa sull'asfalto del Mugello, circuito di sua proprietà –, sancisce al giro di boa del campionato la definitiva presa d'atto di un progetto SF1000 «minato nelle fondamenta» e ormai dato per irrecuperabile.[34] Nella seconda parte della stagione il Cavallino offre solo qualche sporadico exploit: all'Eifel, in Portogallo e a Sakhir Leclerc fa segnare le migliori qualifiche della SF1000 portandola al quarto posto della griglia, com'era avvenuto in precedenza solo in Gran Bretagna, mentre in Turchia, giovando anche di instabili condizioni meteorologiche, è Vettel a ottenere il suo unico podio stagionale chiudendo la gara sul terzo gradino del podio[35] (dopo che lo stesso Leclerc aveva gettato alle ortiche un possibile secondo posto con un errore all'ultimo giro).[36]

Non totalizzando punti nelle ultime due gare del campionato, conseguenza anche di una SF1000 ormai abbandonata quanto a sviluppo,[2] la Ferrari chiude la classifica costruttori alla sesta piazza finale, frutto di 131 punti e un magro bottino di tre podi quale massimo risultato.[37] Fallito anzitempo l'obiettivo minimo di concludere almeno al terzo posto della graduatoria,[38] dietro alla Mercedes iridata – che peraltro, vincendo il settimo alloro marche consecutivo, batte il record che proprio Maranello aveva stabilito nel sessennio 1999-2004[39] – e alla Red Bull, e facendosi sopravanzare anche da McLaren, Racing Point e Renault, per la Scuderia si tratta del peggiore piazzamento ottenuto dalla stagione 1980[2] oltreché il secondo più negativo assieme a quelli delle annate 1962, 1969 e 1973;[40] nel corso di un 2020 che ha visto quattro diversi team capaci di cogliere almeno una vittoria (Mercedes, Red Bull, AlphaTauri e Racing Point), il Cavallino non riesce neanche a condurre un giro in testa a un Gran Premio, com'era accaduto solo nel 1973 e nel 1992.[40]

L'ottavo posto finale colto dal migliore ferrarista in classifica piloti, Leclerc, manda agli annali la deludente SF1000 come la peggiore Rossa dell'era turbo-ibrida, iniziata nel 2014, e tra le meno competitive di sempre: statistiche alla mano, riesce suo malgrado a fare peggio anche della F14 T del 2014, con cui Fernando Alonso chiuse sesto, e della F92A del 1992, che vide Jean Alesi settimo (in entrambi i campionati la Scuderia ottenne la quarta piazza tra i costruttori), lasciandosi dietro solamente la fallimentare 312 T5, l'ultima Ferrari dell'era boxer, che nel 1980 non andò oltre il decimo posto tra le marche e il quattordicesimo di Gilles Villeneuve tra i conduttori.[41]

Scheda tecnica

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Caratteristiche tecniche - Ferrari SF1000
Configurazione
Carrozzeria: monoposto Posizione motore: centrale Trazione: posteriore
Dimensioni e pesi
Ingombri (lungh.×largh.×alt. in mm): 5688 mm × 2000 mm × 950 mm Diametro minimo sterzata:
Posti totali: 1 Bagagliaio: assente Serbatoio: 110 kg
Masse / in ordine di marcia: 746 kg
Meccanica
Tipo motore: Ferrari 065 V6 turbo ibrido con bancate di 90° Cilindrata: 1600 cm³
Distribuzione: pneumatica Alimentazione: 500 bar-diretta (1 iniettore per cilindro)
Prestazioni motore Potenza: 930 CV / Coppia: 460 N/m
Accensione: Magneti Marelli Statica Impianto elettrico: Magneti Marelli
Frizione: multidisco Cambio: sequenziale longitudinale Ferrari a 8 marce + RM , con comando elettrico semiautomatico a cambiata veloce
Telaio
Corpo vettura in materiale composito a nido d'ape in fibra di carbonio
Sospensioni anteriori: push-rod / posteriori: pull rod
Freni anteriori: Freni a disco Brembo autoventilati / posteriori: Freni a disco Brembo autoventilati
Pneumatici Pirelli / Cerchi: O.Z. da 13 in
Altro
Energia batteria (a giro) MJ Sistema ERS
Potenza MGU-K: 120 kW Giri max MGU-K: 50 000 giri/min Giri max MGU-H: 125 000 giri/min
Fonte dei dati: Scuderia Ferrari Mission Winnow
Piloti ufficiali
Nazione Nome Numero
Germania (bandiera) Sebastian Vettel 5
Monaco (bandiera) Charles Leclerc 16
Piloti di riserva
Nazione Nome Numero
Italia (bandiera) Antonio Giovinazzi 99
Italia (bandiera) Antonio Fuoco 32
Italia (bandiera) Davide Rigon
Germania (bandiera) Pascal Wehrlein

Risultati in Formula 1

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Anno Team Motore Gomme Piloti Punti Pos.
2020 Ferrari Ferrari P Germania (bandiera) Vettel 10 Rit 6 10 12 7 13 Rit 10 13 11 10 12 3 13 12 14 131
Monaco (bandiera) Leclerc 2 Rit 11 3 4 Rit 14 Rit 8 6 7 4 5 4 10 Rit 13
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti/Non class. Grassetto – Pole position
Corsivo – Giro più veloce
Squalificato Ritirato Non partito Non qualificato Solo prove/Terzo pilota
  1. ^ La squadra viene iscritta al campionato come "Scuderia Ferrari Mission Winnow", ma nei singoli Gran Premi il title sponsor viene oscurato, cfr. Mission Winnow, nel 2021 il logo tornerà, su formulapassion.it, 14 gennaio 2021.
  2. ^ a b c Alberto Antonini, Golfo Perso, su formulapassion.it, 13 dicembre 2020.
  3. ^ a b Ecco la Nuova Ferrari F1 2020: si chiama SF1000, su corrieredellosport.it, 11 febbraio 2020.
  4. ^ Matteo Senatore, Ferrari, niente Mission Winnow a Melbourne, su formulapassion.it, 9 marzo 2020.
  5. ^ Gran Premio della Toscana Ferrari 1000 - La livrea della Scuderia Ferrari torna alle origini per il 1000° GP, su ferrari.com, 9 settembre 2020.
  6. ^ Stefano Nicoli, Power Unit Ferrari: controllata dalla FIA sicuramente sì, depotenziata probabilmente no, su fuoritraiettoria.com, 29 febbraio 2020.
  7. ^ Davide Reinato, Ecco la nuova Ferrari SF1000, su quattroruote.it, 12 febbraio 2020.
  8. ^ Paolo Alberto Fina, Formula 1: finiti i test, si guarda al campionato 2020, su alvolante.it, 29 febbraio 2020.
  9. ^ F1 Test Barcellona 2020 - Day-1: Hamilton impressiona, Leclerc 11°, su motorbox.com, 19 febbraio 2020.
  10. ^ F1 Test Barcellona 2020 - Day-2: Raikkonen, 1º posto e poi...rosso, su motorbox.com, 20 febbraio 2020.
  11. ^ F1 Test Barcellona 2020 - Day-3: Hamilton-Bottas, uno-due Mercedes, su motorbox.com, 21 febbraio 2020.
  12. ^ Test F1 Barcellona 2020: tempi e giri Day4, su motorbox.com, 26 febbraio 2020.
  13. ^ Test F1 Barcellona 2020: tempi e giri Day5, su motorbox.com, 27 febbraio 2020.
  14. ^ Test F1 Barcellona 2020: tempi e giri Day6, su motorbox.com, 28 febbraio 2020.
  15. ^ La Scuderia Ferrari Mission Winnow e Sebastian Vettel decidono di non prolungare il contratto, su ferrari.com, 12 maggio 2020.
  16. ^ Carlos Sainz correrà con la Scuderia Ferrari Mission Winnow nelle stagioni 2021 e 2022, su ferrari.com, 14 maggio 2020.
  17. ^ Alessandra Retico, Vettel avvisa Leclerc: "Non avrà vita facile", in la Repubblica, 3 luglio 2020.
  18. ^ F1 2020: col congelamento delle vetture destini già decisi?, su it.motorsport.com, 29 maggio 2020.
  19. ^ Rüdiger Franz Gaetano Herberhold, Dossier: Fia, Ferrari e l'accordo sulla power unit, su guerinsportivo.it, 6 marzo 2020.
  20. ^ a b Franco Nugnes, Binotto: "Abbiamo perso prestazione nel motore!", su it.motorsport.com, 5 luglio 2020.
  21. ^ Rosario Giuliana, F1, Ferrari: problemi di torsione da risolvere al cambio della SF1000, su circusf1.com, 27 maggio 2020. URL consultato il 27 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 6 maggio 2021).
  22. ^ Rosario Giuliana, F1, Tecnica: Risolti i problemi al cambio della Ferrari SF1000, su circusf1.com, 24 giugno 2020. URL consultato il 27 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 6 maggio 2021).
  23. ^ Michele Salvatore, GP Stiria, Binotto: "Anticipiamo gli aggiornamenti previsti per l'Ungheria", su autosprint.corrieredellosport.it, 7 luglio 2020.
  24. ^ Franco Nugnes, Ferrari: come evitare il naufragio della SF1000?, su it.motorsport.com, 11 luglio 2020.
  25. ^ Marco Belloro, Binotto e la SF1000: "Capire l'origine del problema", su formulapassion.it, 12 luglio 2020.
  26. ^ SF1000, tutti i punti deboli, su formulapassion.it, 3 settembre 2020.
  27. ^ Gp Austria: Leclerc da urlo, è secondo! Vittoria per Bottas, su corrieredellosport.it, 5 luglio 2020.
  28. ^ F1, a Silverstone dominio Hamilton, ma al traguardo arriva su tre ruote. Terzo Leclerc, su lastampa.it, 2 agosto 2020.
  29. ^ Escludendo il Gran Premio di Gran Bretagna 2014, in cui la sessione di qualifica fu pesantemente condizionata dalle mutevoli condizioni climatiche, cfr. Rüdiger Franz Gaetano Herberhold, Ferrari e la debacle tecnica di Spa-Francorschamps, su guerinsportivo.it, 29 agosto 2020.
  30. ^ Diletta Colombo, F1, GP Belgio 2020: Ferrari, più in basso di così c'è solo da scavare, su automoto.it, 29 agosto 2020.
  31. ^ Pietro Cabrio, La Ferrari ha toccato il fondo, su ilpost.it, 31 agosto 2020.
  32. ^ Paolo Ciccarone, F1, GP Italia 2020: Ferrari, tramonto rosso, su automoto.it, 6 settembre 2020.
  33. ^ Paolo Sala, Ferrari, che disastro a Monza: doppio ritiro come 25 anni fa, su eurosport.it, 7 settembre 2020.
  34. ^ Roberto Chinchero, Ferrari: il progetto SF1000 è minato nelle fondamenta, su it.motorsport.com, 13 settembre 2020.
  35. ^ Matteo Novembrini, GP Turchia, Vettel: "Sorprendente il podio proprio nel finale, potevamo anche vincere", su autosprint.corrieredellosport.it, 15 novembre 2020.
  36. ^ Formula 1, il team radio di Leclerc in Turchia: "Sono un c...", su sport.sky.it, 15 novembre 2020.
  37. ^ Formula 1 2020: la classifica finale del Mondiale Costruttori, su it.motorsport.com, 13 dicembre 2020. URL consultato il 14 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 13 dicembre 2020).
  38. ^ Matteo Senatore, Binotto: "Conclusione deludente di stagione deludente", su formulapassion.it, 13 dicembre 2020.
  39. ^ Rüdiger Franz Gaetano Herberhold, Mercedes e il settimo titolo costruttori consecutivo, su guerinsportivo.it, 2 novembre 2020.
  40. ^ a b Stefano Ollanu, Zero giri in testa, su formulapassion.it, 14 dicembre 2020.
  41. ^ Marco Belloro, Leclerc dietro ad Alesi e Alonso, su formulapassion.it, 14 dicembre 2020.

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