Giunia

Santa Giunia
	Discepola
Nascita	I secolo
Morte	I secolo
Venerato da	Chiesa cristiana ortodossa
Ricorrenza	17 maggio
	Manuale

Giunia fu un'apostola della prima comunità cristiana.

Agiografia

Il nome – femminile, ma in alcuni manoscritti presente al maschile^[1] – compare fra quelli dei cristiani di Roma ai quali san Paolo rivolge i suoi saluti personali: «... miei parenti e compagni di prigionia, illustri tra gli apostoli, e fattisi cristiani prima di me». (Romani 16,7^[2]). Il personaggio così designato doveva essere imparentato in qualche modo con l'apostolo e doveva essersi apertamente convertito prima di lui alla fede cristiana.

Non sappiamo esattamente a quale dei periodi di prigionia, comunque anteriore a quelli di Cesarea e di Roma, allude Paolo dicendo che Andronico e Giunia erano stati anche suoi compagni di prigionia. Andronico, citato nello stesso passo, potrebbe essere marito di Giunia.

Culto

Proclamata santa dalla Chiesa ortodossa, la sua memoria viene commemorata il 17 maggio, insieme ad Andronico. Dei due cristiani non c'è traccia invece nel Martirologio romano.

Sebbene il nome in alcuni manoscritti si trovi al maschile, Giunia era un nome comune per le donne, mentre non c'è attestazione dell'equivalente maschile nel mondo antico^[1]^[3].

Note

^ ^a ^b (EN) Bart D. Ehrman, Misquoting Jesus: The Story Behind Who Changed the Bible and Why, San Francisco, CA, HarperOne, 2005, ISBN 0-06-073817-0.
^ Rm 16,7, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
^ (EN, FR) Eldon Jay Epp, Text-critical, Exegetical, and Sociocultural Factors Affecting the Junia/Junias Variation in Rom 16:7, in Adelbert Denaux (a cura di), New Testament Textual Criticism and Exegesis, Leuven, University Press, 2002, ISBN 90-5867-197-6.

Bibliografia

(EN) Eldon Jay Epp, Junia: the first woman apostle, Fortress Press, 2005, ISBN 978-0-8006-3771-2.
(EN) Yii-Jan Lin, Junia: An Apostle before Paul, in Journal of Biblical Literature, vol. 139, n. 1, 2020, pp. 191-209, DOI:10.15699/jbl.1391.2020.10. URL consultato il 6 marzo 2024.

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Collegamenti esterni

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[ehrman-1] (EN) Bart D. Ehrman, Misquoting Jesus: The Story Behind Who Changed the Bible and Why, San Francisco, CA, HarperOne, 2005, ISBN 0-06-073817-0.

[2] Rm 16,7, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.

[3] (EN, FR) Eldon Jay Epp, Text-critical, Exegetical, and Sociocultural Factors Affecting the Junia/Junias Variation in Rom 16:7, in Adelbert Denaux (a cura di), New Testament Textual Criticism and Exegesis, Leuven, University Press, 2002, ISBN 90-5867-197-6.

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[2]

[3]

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