Alfabeto siriaco
L'alfabeto siriaco è il sistema di scrittura utilizzato per scrivere la lingua siriaca a partire dal II secolo.
Si tratta di un abjad semitico, direttamente derivato dall'alfabeto proto-cananeo, composto da 22 consonanti; a seconda delle forme di scrittura, i suoni vocalici non sono indicati oppure vengono indicati tramite segni diacritici. In effetti, tre delle lettere sono mater lectionis, ossia sono consonanti che a volte indicano un suono vocalico:
- la prima lettera, ’ālaph, che rappresenta una pausa glottidale, indica una vocale se all'inizio o al finale di una parola;
- la lettera waw è tecnicamente una w, ma può anche indicare i suoni vocalici o e u;
- allo stesso modo, la lettera yōdh rappresenta sia la consonante y sia i suoni vocalici i ed e.
Il siriaco si scrive da destra a sinistra ed è una scrittura corsiva, in cui tuttavia solo alcune lettere sono collegate tra loro all'interno della stessa parola.
Forme dell'alfabeto siriaco
[modifica | modifica wikitesto]L'alfabeto siriaco ha tre varianti principali:
I) La forma più antica e classica è la ʾEsṭrangēlā (nome derivato dalla parola greca στρόγγυλη, strongyle, rotondo). Benché l'ʾEsṭrangēlā non si usi più per scrivere il siriaco, ne esiste una versione ridotta utilizzata in titoli, iscrizioni e anche in talune pubblicazioni, come ad esempio in una versione del Peshitta dell'Università di Leiden. In alcuni manoscritti antichi, così come in talune iscrizioni, tutte le lettere possono essere legate a sinistra; inoltre vi si trovano antiche lettere dell'alfabeto aramaico - specialmente della Ḥeth e della Mem lunata. Nella ʾEsṭrangēlā solitamente non vengono usati i diacritici per indicare le vocali.
II) Il dialetto siriaco occidentale viene scritto nella forma Serṭā (lineare), conosciuta anche come scrittura maronita o giacobita, nella quale la maggior parte delle lettere sono derivate chiaramente da una semplificazione e una razionalizzazione di quelle dell'ʾEsṭrangēlā. L'alfabeto arabo è basato sull'alfabeto nabateo, che a sua volta è derivato da questa forma di scrittura siriaca. Nella scrittura occidentale, le vocali sono normalmente indicate da piccole lettere greche apposte sopra o sotto la lettera seguente: Α (alfa maiuscolo) rappresenta il suono a, α (alfa minuscolo) rappresenta o, ε (epsilon minuscola) rappresenta e, Ι (iota maiuscolo) rappresenta i, e una combinazione dei simboli Υ (ipsilon maiuscola) e ο (omicron minuscola) rappresenta u.
III) Il dialetto siriaco orientale viene invece scritto normalmente nella forma Maḏnḥāyā (orientale), detto anche alfabeto assiro (da non confondersi con il nome tradizionale dell'alfabeto ebraico), caldeo, e, impropriamente, nestoriano, termine utilizzato all'inizio per designare i cristiani che vivevano nell'Impero Persiano. Le lettere della scrittura orientale sono più simili a quelle della 'Estrangelā che a quelle della Serṭā occidentale. Le vocali vengono indicate con combinazioni di punti posti sopra o sotto le lettere.
Quando l'arabo diventò la lingua dominante nella Mezzaluna Fertile, vennero prodotti testi in arabo scritti in alfabeto siriaco, che vengono detti Karshuni o Garshuni.
ʾEsṭrangēlā
[modifica | modifica wikitesto]Scrittura siriaca Madnhāyā (orientale)
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L'alfabeto siriaco nelle tre varianti
[modifica | modifica wikitesto]Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) L'alfabeto siriaco, su omniglot.com.
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