Clinopodium vulgare
Clinopodium vulgare | |
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Fiori di Clinopodium vulgare | |
Stato di conservazione | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Ordine | Lamiales |
Famiglia | Lamiaceae |
Sottofamiglia | Nepetoideae |
Tribù | Mentheae |
Sottotribù | Menthinae |
Genere | Clinopodium |
Specie | C. vulgare |
Nomenclatura binomiale | |
Clinopodium vulgare Linnaeus, 1753 | |
Sinonimi | |
Calamintha clinopodium | |
Sottospecie | |
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Il clinopodio dei boschi (Clinopodium vulgare L.) è una pianta erbacea della famiglia Lamiaceae[1], affine alla menta.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]È una pianta erbacea perenne, a maturità alta dai 30 ai 70 cm, con fusti in parte striscianti e in parte eretti. Ha peli patenti o crespi di 1-1,5 mm.
Le foglie hanno una lamina di forma ovale o lanceolata, con brevissimi dentelli sul margine; a maturità sono larghe da 15 a 23 mm e lunghe da 32 a 46 mm. Hanno un picciolo di 2–6 mm.
L'infiorescenza è composta da alcuni verticillastri, che possono comprendere da 14 a 40 fiori, posti all'ascella delle foglie. Alla base dei fiori sono presenti delle bratteole filiformi larghe 0,2 mm e lunghe 10–13 mm. I fiori hanno un calice gamosepalo di 7–12 mm, con denti lunghi la metà o due terzi del tubo, e una corolla bilabiata lunga 12–14 mm, di colore rosa o porpora. Fiorisce da giugno ad agosto.
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]Il Clinopodium vulgare cresce in boschi di latifoglie, fino a 1500 m di quota.
Questa pianta ha una distribuzione circumboreale; in Italia la subsp. vulgare è presente su tutto il territorio ad eccezione delle isole, mentre la subsp. arundanum è presente in Sardegna, Sicilia, Toscana, Marche, Friuli Venezia Giulia, e tutte le regioni del meridione a partire da Molise e Campania.
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]La specie Clinopodium vulgare appartiene al genere Clinopodium della famiglia Lamiaceae.
Si possono distinguere due sottospecie:
- C. vulgare subsp. vulgare, con calice piccolo (da 7 a 9,5 mm), in Italia diffusa soprattutto nelle regioni settentrionali;
- C. vulgare subsp. arundanum (Boiss.) Nyman, con calice maggiore (da 9,5 a 12 mm).
Usi
[modifica | modifica wikitesto]È una pianta officinale, le foglie e i fiori hanno proprietà toniche, stimolanti e carminative.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Clinopodium vulgare, in The Plant List. URL consultato il 21 luglio 2016.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Sandro Pignatti, Flora d'Italia, vol. 2, Bologna, Edagricole, 1982, p. 485, ISBN 88-506-2449-2.
Altri progetti
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