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Ciccio Barbi

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Ciccio Barbi ne I tartassati (1959)

Ciccio Barbi, all'anagrafe Alfio Francesco Barbi[1] (Trofarello, 19 gennaio 1920Favignana, 26 novembre 1992[2]), è stato un attore italiano, attivo fino alla seconda metà degli anni settanta.

Caratterista di buon livello, cominciò la sua carriera nel teatro d'avanspettacolo e nella rivista, dove lavorò con Macario e Totò, passando al cinema italiano dopo la metà degli anni quaranta, esordendo ne L'onorevole Angelina (1947) di Luigi Zampa.

Dopo aver preso parte a una sessantina di pellicole tra il 1951 e il 1962 (fra le quali, tutte dirette da Steno, Mio figlio Nerone, Un americano a Roma e I tartassati, e anche Finalmente libero di Mario Amendola e Ruggero Maccari, e Porta un bacione a Firenze, del 1955, diretta da Camillo Mastrocinque), passò alla televisione all'inizio degli anni sessanta, apparendo frequentemente in episodi dello storico Carosello. Nel 1968 comparve nello sceneggiato La freccia nera, diretto da Anton Giulio Majano e nel film di Franco Brusati Tenderly, in ruoli minori. Interpretò il suo ultimo film sul grande schermo nel 1977.

Alberto Sordi e Ciccio Barbi in Mio figlio Nerone (1956)

Partecipò alla rubrica pubblicitaria televisiva Carosello, pubblicizzando:[3]

  1. ^ Lancia, Poppi, p. 48.
  2. ^ Ida Biondi, Ciccio Barbi, su mymovies.it.
  3. ^ Marco Giusti, Il Grande libro di Carosello, Milano, Sperling & Kupfer, II edizione, ISBN 88-200-2080-7

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