21 Invest
21 Invest | |
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Stato | Italia |
Fondazione | 1992 a Treviso |
Fondata da | Alessandro Benetton |
Sede principale | Milano |
Settore | Finanziario |
Prodotti | private equity |
Fatturato | 1,7 mld € (2018[1]) |
Dipendenti | 10 000 (2018[1]) |
Sito web | www.21invest.com/en/ |
21 Invest (fino al novembre 2018 21 Investimenti)[2][3][4] è un operatore italiano di private equity, fondato nel 1992 da Alessandro Benetton.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Dopo due anni alla Goldman Sachs di Londra e il master ad Harvard con Michael Porter, Alessandro Benetton fonda, a 28 anni, la finanziaria[5] che all'inizio si propone come un ponte tra il mondo bancario e le piccole e medie imprese, per poi diventare una delle protagoniste del private equity, acquisendo partecipazioni industriali in imprese con alto potenziale di crescita. All'inizio figura tra gli investitori, con una quota del 10%, anche Marina Berlusconi.[6]
Nel 1998 Benetton si espande come gruppo 21 Partners in Francia istituendo, insieme a Gérard Pluvinet, 21 Centrale Partners SA con sede a Parigi. Nel 2013 apre a Varsavia 21 Concordia[7].
Il gruppo 21 Partners ha 2 miliardi di euro di capitali raccolti presso investitori istituzionali globali e investe nel mid-market europeo attraverso fondi locali di private equity gestiti da team locali in Italia, Francia e Polonia. Dall'inizio dell'attività ha effettuato più di cento investimenti. Molte delle operazioni riguardano passaggi generazionali, accelerazioni dei business model esistenti, espansioni all'estero e consolidamenti di settore. I suoi fondi hanno restituito un rendimento medio annuo del 22%.[8]
Tra le società italiane nelle quali il gruppo ha investito, vi sono Trudi,[9] Bpack Due, Valbart, The Space Cinema, Assicom,[10] Viabizzuno, Farnese Vini, Philippe Model,[11] Pittarello,[12] Forno d'Asolo,[13] Gianni Chiarini,[14] Sifi, Nadella,[15] Carton Pack.[16]
Nel novembre 2018 la società cambia il nome in 21 Invest con un logo dalla grafica completamente rinnovata.[2] Pochi giorni più tardi, il 5 dicembre, la prima operazione con il nuovo marchio: entra, grazie ad un aumento di capitale, nell'azienda vinicola Zonin acquisendo una partecipazione del 36%.[17]
21 Invest aderisce alla Shared Value Initiative, progetto lanciato nel 2012 da Michael Porter della Harvard Business School per la creazione di una comunità globale di organizzazioni che vedono nella risoluzione dei problemi sociali un’importante direzione di sviluppo del business[18][19].
21 Invest ha ricevuto il rating più alto in materia di sostenibilità dal report annuale UNPRI per il ciclo di valutazione 2019-2020, migliorando il suo punteggio da un A ad un A+ nel modulo Private Equity e mantenendo il punteggio A+ nel modulo Strategia e Governance.[20]
Struttura del gruppo
[modifica | modifica wikitesto]21 Partners controlla il:
- 100% di 21 Centrale Partners SA, società francese che gestisce i fondi:
- 21 Développement (81 milioni di patrimonio)
- 21 Développement 2 (100 milioni)
- 21 Centrale Partners III (330 milioni)
- 21 Centrale Partners IV (380 milioni)
- 100% di 21 Investimenti SGR Spa, società di gestione del risparmio che gestisce i fondi:
- Giada Equity Fund (75 milioni)
- Idea Industria (100 milioni)
- 21 Investimenti II (283 milioni)
- 21 Investimenti III (343 milioni)
- 100% di 21 Concordia Partners Ltd che gestisce il fondo 21 Concordia I (100 milioni).
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b SUSTAINIBILITY REPORT (PDF), su 21invest.com. URL consultato il 2 agosto 2019 (archiviato dall'url originale il 2 agosto 2019).
- ^ a b Benetton: 21 Investimenti cambia il nome in 21 Invest, su oggitreviso.it, 28 novembre 2018. URL consultato il 20 gennaio 2019.
- ^ Benetton: 21 Investimenti diventa 21 Invest
- ^ Benetton: nuovo logo per 21 Investimenti, diventa 21 Invest
- ^ Alberto Mazzuca, I numeri uno del made in Italy, op. cit., p.38.
- ^ Alberto Mazzuca, I numeri uno del made in Italy, op.cit., p 37.
- ^ Alessandro Benetton: «21 Partners punta su Varsavia. Operazioni chiuse forse prima dell'estate»
- ^ Repubblica.it, 5 dicembre 2016.
- ^ Benetton e Patriarca cedono la Trudi, su ricerca.gelocal.it. URL consultato il 17 dicembre 2017.
- ^ Sito di 21 Investimenti.
- ^ 21 Investimenti acquisisce Philippe Model, su 21partners.com. URL consultato il 17 dicembre 2017 (archiviato dall'url originale il 13 giugno 2018).
- ^ Pittarosso venduta per 300 milioni, accordo con Lion Capital, su ilgazzettino.it. URL consultato il 17 dicembre 2017.
- ^ 21 Investimenti cede Forno d'Asolo a BC Partners, su it.reuters.com, 18 giugno 2018. URL consultato il 13 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 13 giugno 2018).
- ^ Chiarini acquisita da 21 Investimenti di Benetton, su affaritaliani.it. URL consultato il 17 dicembre 2017.
- ^ 21 Investimenti si mette le sneaker, su repubblica.it, 6 luglio 2016. URL consultato l'8 luglio 2016.
- ^ 21 Investimenti entra nel capitale di Carton Pack, su trevisotoday.it, 4 luglio 2018. URL consultato il 26 novembre 2018.
- ^ Benetton entra con 21 Invest nell'azienda vinicola di Zonin, su ilsole24ore.com, 5 dicembre 2018. URL consultato il 20 gennaio 2019.
- ^ Alessandro Benetton: 21 Invest e Shared Value per il successo delle aziende
- ^ Donne di sport, storie di passioni, muscoli e pensieri. Mercoledì a Una montagna di libri di Cortina
- ^ La 21 Invest di Alessandro Benetton campione di sostenibilità secondo l'Onu, su nordesteconomia.gelocal.it, 19 settembre 2020. URL consultato il 14 ottobre 2020.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Alberto Mazzuca, I numeri uno del made in Italy, Milano, Baldini Castoldi Dalai, 2005 ISBN 88-8490-796-9
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su 21invest.com.