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Questo è l'ebraismo!/Appendice

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Indice del libro

Fatti essenziali

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Per approfondire, vedi Sovranità Ebraica.

L'ebraismo è stato fondato circa 3.000 anni fa in Medio Oriente.

Credenze basilari

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L'ebraismo si basa sul monoteismo, la fede in un unico Dio-creatore. Il Dio del popolo ebraico è onnisciente, onnipotente e onnipresente, anche se non in tutto. Tradizionalmente, gli ebrei credono che Dio sia separato e al di sopra della Sua creazione – l'umanità e l'universo – ma sia coinvolto negli eventi naturali e umani sulla Terra. La Bibbia ebraica o Tanakh contiene la Torah, la sacra scrittura dell'ebraismo, donata da Dio a Mosè sul Monte Sinai.

Festività ed eventi importanti

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Per approfondire su Wikipedia, vedi la voce Festività ebraiche.
  •  Rosh Hashanah, (ebr. ראש השנה, letteralmente capo dell’anno) è il capodanno civile. Infatti quello religioso, descritto nel Pentateuco ricorre nel mese di Abib, il primo mese, in cui venne istituita la Pasqua.
  • Yom Kippur (יום כפור yom kippùr, ovvero "Giorno dell'espiazione") è la ricorrenza religiosa ebraica che celebra il giorno dell'espiazione. Nella Torah viene chiamato Yom haKippurim (יום הכיפורים, "Giorno degli espiatori"). È uno dei cosiddetti Yamim Noraim (letteralmente "Giorni terribili", più propriamente "Giorni di timore reverenziale"). Gli Yamim Noraim vanno da Rosh haShana a Yom Kippur, che sono rispettivamente i primi due giorni e l'ultimo giorno dei Dieci Giorni del Pentimento.
  •  Sukkot, Il termine Sukkot o Succot (סוכות o סֻכּוֹת entrambi sukot) si riferisce a una festa di pellegrinaggio che in Israele dura sette giorni, otto al di fuori di Eretz Israel. I primi due e gli ultimi due sono di Yom Tov. È conosciuta anche come festa delle capanne o festa dei tabernacoli. Nell'ebraismo è una delle festività più importanti.
  • Hanukkah, Chanukkah, Hannukkah, Chanukkà, o Channukah, (חנוכה o חֲנֻכָּה, ḥănukkāh) è una festività ebraica, conosciuta anche con il nome di Festa delle luci o Festa dei lumi. In ebraico la parola chanukkah significa «inaugurazione» o «dedica»: infatti la festa commemora la conquista di Gerusalemme e la consacrazione di un nuovo altare nel Tempio di Gerusalemme avvenute nel 164 EV, nelle prime fasi della ivolta dei Maccabei contro l'Impero seleucide.
  • Purim, La festività ebraica di Purim (פורים, Sorti) cade il giorno 14 del mese ebraico di Adar. Ricorda eventi narrati nella Meghillà di Estèr, avvenimenti che risalgono al V secolo EV. A Gerusalemme, a Susa (capitale della Persia) e nelle città cinte da mura ai tempi di Giosuè, la festa durava 2 giorni e si concludeva probabilmente al tramonto del 15 di Adar. Il digiuno del giorno precedente ricorda quello fatto da Ester e Mardocheo per invocare l'aiuto del Dio d'Israele nel far cambiare idea al Re Assuero, quando il perfido Amàn, consigliere del Re di Persia Assuero (Serse I), tramando per liberarsi degli ebrei, con l'autorità conferità dall'anello con il sigillo reale che ricevette dal Gran Re emesse un decreto atto a ucciderli tutti. La moglie del Re, Ester, riuscì a ribaltare le sorti e a salvare il popolo ebraico residente nei territori della Persia. Questo digiuno viene quindi chiamato Digiuno di Ester e dura dall'alba fin dopo tramonto, a sera inoltrata.
  •  Pesach, o Pesah detta anche Pasqua ebraica, è una festività ebraica che dura otto giorni (sette nel solo Israele) e che ricorda la liberazione del popolo ebraico dall'Egitto e il suo esodo verso la Terra Promessa. Nel Tanakh, il nome di Pesach indica particolarmente la cena rituale celebrata nella notte fra il 14 e il 15 del mese di Nisan in ricordo di quella che aveva preceduto la liberazione dalla schiavitù in Egitto; i successivi sette giorni vengono chiamati Festa dei Pani non lievitati (o Festa dei Pani Azzimi). Questa settimana trae origine da un'antica festa per il raccolto delle prime spighe d'orzo e il loro utilizzo per preparare focacce senza lasciare il tempo necessario per il formarsi di nuovo lievito e così ottenere la fermentazione della nuova farina. La Pesach, quindi, segna il principio della primavera ed è anche chiamata Chag haaviv, cioè "festa della primavera".
  • Shavuot, noto come Festa delle Settimane in italiano e come Pentecoste (Πεντηκοστή) in greco antico, è una festività ebraica che cade al sesto giorno del mese ebraico di Sivan (tra il 15 maggio e il 14 giugno). È una delle tre feste bibliche di pellegrinaggio (Shalosh Regalim). Gli ebrei di lingua greca diedero il nome di pentecoste (πεντηκόστη) poiché cade 50 giorni dopo Pesach. Escludendo il giorno stesso di Pesach, la festa cade 49 giorni più tardi. Questa festa pone termine al Conteggio dell’Omer.

Leader della Fede

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  • Abramo. La sua storia è narrata nel Libro della Genesi ed è ripresa nel Corano. Secondo Genesi (17:5), il suo nome originale era Abram אַבְרָם [ʔaβ.ˈraːm], poi cambiato da Dio in Abraham. La cronologia interna alla Bibbia colloca Abramo verso il 2000 AEV. La redazione del testo biblico che parla di lui pare essere opera di un redattore sacerdotale, ai tempi dell'esilio babilonese (tra il VII e il VI secolo EV). Come in genere succede per i testi riguardanti i patriarchi, non si tratta di biografie, né di racconti storici nel senso comune del termine, ma di fissazione per iscritto di tradizioni orali. La Torah lo riporta nativo di Ur dei Caldei, una città dell'area babilonese nell'odierno Iraq. Alcuni studiosi ritengono che i racconti su Abramo siano il risultato di tensioni tra gli ebrei: quelli che erano rimasti in Giuda durante la cattività babilonese affermavano il proprio diritto alla terra sulla base di una discendenza da Abramo, mentre i giudei di ritorno dall'esilio attribuivano autorità esclusivamente alla Torah e legavano il diritto alla terra all'Alleanza stretta da Dio con Mosè secondo la tradizione dell'Esodo.
  •  Mosè (latino: Moyses; Moisè in italiano arcaico; in ebraico: משֶׁה, standard Moshé, tiberiense Mōšeh; greco: Mωϋσῆς, Mōysễs; arabo, موسىٰ, Mūsā; in copto: Ⲙⲱⲥⲛ, Mōsē; ge'ez: ሙሴ, Musse) fu per gli ebrei il rav per antonomasia (Moshé Rabbenu, Mosè il nostro maestro), e tanto per gli ebrei quanto per i cristiani egli fu la guida del popolo ebraico secondo il racconto biblico dell'Esodo; per i musulmani, invece, Mosè fu innanzitutto uno dei profeti dell'Islam la cui rivelazione originale, tuttavia, andò perduta.
  •  Rabbi Mosè Maimonide (Cordova, 30 marzo 1135 – Il Cairo, 12 dicembre 1204), conosciuto anche con l'acronimo di Rambam (RaMBaM, הרמב"ם, ovvero Rabbī Mōsheh ben Maymōn), Maimonide divenne, grazie al suo enorme lavoro di analisi del Talmud e sistematizzazione dell'Halakhah, il rabbino e filosofo ebreo di maggior prestigio e influenza del Medioevo; le sue opere di diritto ebraico vengono ancora oggi ritenute le migliori nell'ortodossia, e sono, insieme al commentario di Rashi, un caposaldo indispensabile della letteratura rabbinica. Importanti sono i suoi 13 principi della fede.
Per approfondire, vedi Dati statistici sulla popolazione ebraica e Storia degli ebrei.

La popolazione mondiale ebraica ammonta a circa 16 milioni di persone.

« Throughout our history there have been weaker elements who have shirked the sacrifices which Judaism entailed. They have been swallowed, long since, in the great majority; only the more stalwart have carried on the traditions of their ancestors, and can now look back with pride upon their superb heritage. Are we to be numbered with the weak majority, or with the stalwart minority? It is for ourselves to decide. »
(Cecil Roth, History of the Jews, 1961)
Per approfondire, vedi Serie misticismo ebraico, Serie delle interpretazioni e Serie maimonidea.